a cura di Gianni C. – Roma Club Parma
Fermiamo per un secondo il tempo e godiamoci questi tre punti perché la sorte e il coraggio sono stati dalla nostra parte e quando questo accade di solito vinci la lotteria.
La sorte ci porta in dono un Frosinone che sbaglia il più facile dei gol con Kaio Jorge al centro dell’area di rigore romanista.
Il coraggio invece è quello di mister De Rossi che toglie dalla partita Lukaku e Huijsen, il secondo fino a quel momento autore del gol romanista del vantaggio e Romelu, uno dei pochi centravanti che fanno reparto da soli quando giocano.
I due elementi combinati insieme portano in dote altri 2 gol e il punteggio è più che mai rotondo: 3 a 0 in trasferta allo Stirpe.
Il Frosinone non è il Feyenoord che la Roma affronterà in un Olimpico sold out (dov’è la novità?) ma per ammissione dello stesso De Rossi, i ciociari, tra le squadre affrontate finora, sono la squadra che ha messo più in difficoltà la Roma nel palleggio.
Nel primo tempo infatti è stato un monologo ciociaro con Svilar, alla prima da titolare quest’anno in campionato, ad esibirsi in parate decisive.
Al 38° Huijsen, nell’incredulità generale, sfodera un gol da cineteca: prende palla nella metà campo giallorossa, salta una prima pressione, dribbla con una finta un altro giocatore del Frosinone e di destro la piazza a mezz’altezza sul secondo palo.
Dopo un’esultanza alla Cristiano Ronaldo, zittisce lo stadio che fino a quel momento lo aveva fischiato perché a gennaio aveva rifiutato il trasferimento al Frosinone, preferendogli la Roma.
Nella ripresa mister De Rossi, dopo le urla dell’intervallo nello spogliatoio, ridisegna la Roma e con Pellegrini e Llorente la squadra ha più stabilità e i giocatori sono più liberi di potersi esprimere.
Il Frosinone cala inevitabilmente e la Roma ne approfitta.
Prima ci prova El Shaarawy con una botta da fuori che finisce alta.
Poi Cristante al 70° minuto sempre con un tiro da fuori e sulla respinta Azmoun è il più veloce di tutti e sigla il suo secondo gol in campionato.
La Roma insiste e Baldanzi pesca il jolly: tiro a giro dentro l’area ciociara e Okoli ci mette il braccio e poi il petto. Per l’arbitro è rigore dopo consulto con il VAR.
Dal dischetto Paredes fa 3 a 0 e mette la parola fine all’incontro.
De Rossi, chiude in bellezza la partita restituendo il campo da gioco a Smalling, fermo da 5 mesi per i problemi di tendinite.
Passato lo spauracchio Di Francesco, la Roma può concentrarsi sul match di giovedì dell’Olimpico contro il Feyenoord.
L’Europa passa dall’Olimpico e se la Roma vuole continuare a giocarci deve solo vincere!
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