a cura di Gianni C. – Roma Club Parma
Il mondo delcalcio guarda con occhi ammalianti al ruolo del portiere, vero trend del momento
Per anni questa figura era solamente un ruolo marginale in quanto doveva evitare che gli attaccanti avversari facessero gol.
Poi con il cambio del regolamento calcistico in cui il portiere non poteva più prendere con le mani un passaggio del proprio compagno anche il portiere è diventato un giocatore di movimento.
Prima lo si è equiparato al ruolo del vecchio libero con licenza di spazzare ogni pallone all’occorrenza e infine è diventato il primo costruttore di gioco nel moderno concetto della costruzione dal basso.
Il nostro viaggio alla ricerca dei migliori talenti questa volta fa il suo giro in Europa e prende in esame due scuole molto importanti nel ruolo: quella ucraina e quella francese.
Il primo talento di oggi è l’estremo difensore del Benfica capolista nel campionato portoghese.
Si tratta di Anatoliy Trubin, 22 anni nato a Donetsk.
Cresciuto calcisticamente nella squadra più rappresentativa della sua regione, lo Shakhtar Donetsk, si è trasferito lo scorso agosto nel Benfica per solo 10 milioni di euro: un affare!
Il periodo poco felice nel paese ucraino e l’incertezza del campionato seguito alle idee del tecnico Pusic, hanno portato Trubin ad accettare un trasferimento in un paese più sicuro e soprattutto in un club che aveva intenzione di puntare su di lui seriamente.
Il Benfica ha dato il benservito al portiere greco Vlachodimos e ha scommesso sul talento ucraino.
Tecnicamente è un portiere moderno, alto 199 centimetri, abile nei duelli aerei, atletico, coraggioso e con buoni riflessi. Abile nelle uscite di piede e attento nelle prese.
La sua enorme statura fa di lui un vero e proprio muro ma purtroppo pecca in agilità soprattutto nella reattività di andare a terra per le prese basse.
Quest’anno ha totalizzato 33 presenze, 27 gol subiti e 13 clean sheet tra campionato, Taca de Portugal, Champions League, ed Europa League.
In nazionale è un titolarissimo di Rebrov.
I fondamentali ci sono tutti e probabilmente lavorare con la scuola italiana lo aiuterebbe non poco a migliorare già l’altissimo livello che sta dimostrando.
Il secondo talento proviene dalla Championship inglese e gioca nel Leeds
I Whites stanno andando alla grande nella serie B inglese e molto del merito lo devono al loro giovane portiere.
Illan Meslier, 23 anni francese nato a Lorient.
Cresce nelle fila del club della sua città ma i bretoni decidono di fargli attraversare la Manica e di darlo in prestito al Leeds per farsi le ossa.
Lui cresce e soprattutto migliora stagione dopo stagione tant’è che diventa titolare nel Leeds a 20 anni in Premier League.
La prima stagione nel massimo campionato inglese va alla grande e contribuisce alla salvezza dei Whites.
Dopo due anni in Premier League complice anche alcune vicende societarie e tecniche, il Leeds retrocede e lui resta sempre titolare di una squadra che ora è seconda in classifica e che punto a tornare in Premier.
Quest’anno ha messo a referto 34 partite, 26 gol subiti e 15 clean sheet tra campionato ed FA Cup.
Tecnicamente è un portiere molto reattivo nonostante la sua struttura di 197 centimetri, con molta forza nello slancio e un ottimo posizionamento, bravo nei rigori.
Molto abile nell’uno contro uno e veloce nell’andare a terra in presa bassa. Bravo anche nell’uso dei piedi.
Da migliorare la costruzione del gioco e del lancio lungo ma ha ancora tanta strada da fare.
Maignan può stare tranquillo e certo del posto in nazionale ma con un talento così non è detto che ai prossimi europei non ci sia posto anche per lui.
Il terzo talento appartiene sempre alla scuola francese e gioca nel Lille di Fonseca.
Si chiama Lucas Chevalier, 22 anni di Calais.
Cresciuto nel Lille Olympique Sporting Club, dove ha fatto tutte le giovanili, viene mandato in prestito a farsi le ossa nel Valenciennes all’età di 20 anni.
In Ligue 2 si dimostra un portierino attento e capace.
Il Lille lo riprende l’anno seguente e oramai da due anni è il titolare inamovibile per mister Fonseca, alla guida del club delle Fiandre francesi dal 2022.
Quest’anno ha totalizzato 35 presenze, 33 gol subiti e 12 clean sheet.
Titolare dell’under 21 francese fino allo scorso anno, quest’anno per raggiunti limiti di età dovrà puntare alla nazionale maggiore o provare a staccare il pass per quella olimpica visto le Olimpiadi che si giocheranno a Parigi.
Tecnicamente è un portiere moderno che inizia spesso l’azione, bravo con i piedi e dotato di grandissimi riflessi. Alto 189 centimetri riesce ad andare velocemente in presa bassa ed è un buon para rigori.
Si è distinto in campionato per il buon posizionamento ma soprattutto per i salvataggi ravvicinati.
Ha già vinto il campionato da terzo portiere con Galtier in panchina ma allora non disputò nemmeno una partita.
Dato il vuoto che ha fatto il PSG quest’anno sarà molto difficile ripetere l’impresa ma non è impossibile puntare ad una possibile qualificazione in Champions per i Mastini poiché il secondo posto dista solo cinque punti e Chavalier può fare la differenza nel raggiungere l’obiettivo avendo mostrato finora delle qualità importanti.
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