a cura di Gianni C. – Roma Club Parma
La Roma europea vista contro il Milan fa la spavalda contro il Bologna e viene punita.
Pesa sicuramente la stanchezza e la poca lucidità sotto porta dei giallorossi. Clamorose le occasioni mancate da El Shaarawy dopo pochi minuti, da Paredes al 20’ minuto e da Pellegrini sul risultato ormai di 3 a 1 per i bolognesi.
I giallorossi sono apparsi molto sicuri dei propri mezzi ma troppo spavaldi nel voler sconfiggere il Bologna.
La calma predicata da De Rossi per tutta la partita però non è stata recepita dai suoi giocatori in campo; partiti a mille, i giallorossi, si sono ritrovati ad inseguire già al 13’ minuto dopo la splendida conclusione in acrobazia di El Azzouzi.
Nell’azione del gol, Pellegrini avrebbe potuto intercettare il pallone di testa ma non è intervenuto per non rischiare l’incolumità del capo.
Il giocatore del Bologna invece ha pensato bene di dirigersi verso la Curva Sud per festeggiare il suo gol scatenando le rimostranze dei giocatori della Roma.
L’arbitro Maresca ha spinto e strattonato i giocatori del Bologna per allontanarli da una possibile rissa con i giallorossi.
Il fischietto napoletano si è reso protagonista in campo anche per la sua severissima distribuzione di cartellini gialli. L’emblema della sua direzione è il cartellino giallo dato al sesto minuto del primo tempo a Paredes pur dopo aver subito un fallo da Zirkzee. L’argentino era diffidato e salterà la sfida proprio contro il Napoli.
La direzione di gara è continuata su questi binari e farne le spese sono stati Angeliño, Pellegrini, El Shaarawy nel primo tempo e Llorente nella ripresa anche lui diffidato e quindi salterà la gara col Napoli.
Al di là dell’arbitraggio del signor Maresca, la Roma non è apparsa lucida nelle scelte e nelle trame di gioco ma soprattutto è apparsa appannata rispetto alle reali capacità fisiche.
Gli errori sotto porta sono stati determinanti e il Bologna ne ha saputo approfittare chiudendo il primo tempo sul 2 a 0 grazie al gol di Zirkzee.
Anche in questa azione Pellegrini non è intervenuto sull’inserimento di El Azzouzi che è stato determinante servendo poi il pallone a Zirkzee che ha trafitto Svilar.
Prima del gol il Bologna si era reso protagonista con una punizione di Saelemaekers spedita sulla traversa.
La prima frazione si è conclusa con il risultato di 2 a 0 per il Bologna.
La ripresa si è aperta con un azione corale della Roma in area bolognese conclusa da El Shaarawy che da fuori area ha centrato in pieno volto Posch a portiere battuto; la fortuna non ha aiutato il faraone.
De Rossi ha cercato linfa vitale nella panchina giallorossa operando tre cambi: dentro Karsdorp, Azmoun e Spinazzola e fuori Çelik, Abraham e Angeliño.
L’inglese era alla prima da titolare dopo undici mesi dal suo infortunio.
I cambi sortiscono l’effetto sperato poiché Pellegrini con un cross dalla fascia destra pesca in area Azmoun che prima di testa e poi di piede (due volte) ribatte in gol le parate di Skorupski.
L’azione del gol è molto simile a quello di Lukaku realizzato contro l’Udinese anche se in quell’occasione fu Cristante a crossare per Big Rom.
Il gol dell’iraniano serve a poco perché dieci minuti più tardi Dybala perde un pallone fatale a centrocampo e consegna al Bologna la più facile delle ripartenze con la squadra giallorossa tutta proiettata in avanti.
Zirkzee offre a Saelemakers il più classico degli assist e il belga si invola tutto solo davanti a Svilar: pallonetto e 3 a 1 in cassaforte.
La Roma prova con tutte le energie a riaprire la partita ma i felsinei si rintanano nella propria area e chiudono a doppia mandata la propria porta.
La Roma incassa la seconda sconfitta all’Olimpico nella gestione De Rossi.
I giallorossi giovedì saranno di nuovo impegnati ad Udine per il recupero dei 18 minuti della gara sospesa per il malore occorso a Ndicka.
La società giallorossa aveva inviato una lettera alla Lega chiedendo che il recupero avvenisse lo stesso giorno di Fiorentina Atalanta, sospesa per la morte del dirigente Viola Joe Barone.
La Lega ha risposto che si è attenuta al regolamento e il presidente Casini ha così puntualizzato la sua decisione in un intervista: “Sono rimasto molto sorpreso perché quella della gara interrotta era un’ipotesi ben regolata dallo statuto. Non capitava da almeno 15 anni e questa ipotesi prevede che il recupero dei minuti mancanti vengano fatti il giorno successivo. Le squadre non hanno voluto e, quindi, da statuto, c’erano 15 giorni per fissare il recupero. Nonostante questo ho ritenuto opportuno coinvolgere l’organo collegiale di governo per verificare se vi fosse la possibilità di andare incontro alla Roma. Questa possibilità, leggendo lo statuto, non esisteva quindi si è indicato il recupero e siccome sono solo 18 minuti, si è chiesto alla Roma di scegliere l’orario e il giorno per giocare con il Napoli offrendo la massima disponibilità possibile per una decisione dove non c’era nessun margine di discrezionalità da parte mia”
La Roma non ha gradito e lo ha fatto capire molto bene nelle parole di De Rossi al termine della partita Roma Bologna, rispondendo al cronista che gli ha chiesto come avrebbe gestito le energie della squadra in questo tour de force: “Non siamo stati molto aiutati su questo aspetto… Non è un discorso di energie giocare 20 minuti, probabilmente facciamo più fatica dal punto di vista fisico in un allenamento. Preparare una partita dopo due giorni non sarà semplice, ma facciamo finta che sia una partita di Europa League.”
Anche i tifosi in settimana e allo Stadio Olimpico non hanno gradito la decisione della Lega Serie A.
Numerosi gli appelli via social e molto forti gli striscioni apparsi in Curva Sud soprattutto in risposta al polemico intervento del Senatore Claudio Lotito, membro federale Figc, il quale aveva dichiarato: “Hanno rimandato una partita per un codice giallo”.
Il Senatore Lotito, nonché presidente anche di un altro club che fa parte della Serie A, non deve aver letto molto Oscar Wilde altrimenti avrebbe colto una delle sue frase più celebri evitando così il suo intervento: “A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio.”
Al netto delle schermaglie dialettiche che appartengono al mondo del pallone, la Roma dovrà riprendere il proprio cammino proprio da quei 18 minuti di Udine dove il 25 aprile in giornata andrà e tornerà a Roma.
La domenica successiva infatti sarà di scena a Napoli contro i partenopei reduci da una pesante sconfitta contro l’Empoli.
Senza gli squalificati Paredes e Llorente, De Rossi, conterà sulla disponibilità almeno di Lukaku che dovrebbe aver recuperato dal suo infortunio.
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