MAMMA MIA!

Prima trasferta europea per la Roma che, dopo il pareggio casalingo con l’Athletic Bilbao, vola in terra di Svezia sul campo sintetico dell’Elfsborg.
Mr. Juric ritrova Oscar Hiljemark sulla panchina dei padroni di casa. Il tecnico degli svedesi era stato chiamato proprio da Juric al Genoa a metà della stagione 2016-2017 quando militava nel Palermo di Zamparini.

Quasi tutto confermato nelle formazioni iniziali, l’unica vera sorpresa è rappresentata dalla presenza fin dal primo minuto di Saud Abdulhamid; Paredes (capitano) viene chiamato alla gestione della palla e del centrocampo così da lasciare Cristante a rifiatare in panchina.

Gli svedesi iniziano tenendo una linea molto alta ma al 3’ una bella manovra della Roma da destra a sinistra porta Angeliño al tiro in porta, il portiere Isak Pettersson blocca a terra.

La squadra di casa non fa sconti e nei primi 7’ si contano già diversi falli ruvidi sulle caviglie giallorosse. La Roma prova a far salire i giri del motore, Paredes tocca e smista palloni a ripetizione attivando a destra come a sinistra i compagni;

Al 10’ un tentativo di Baidoo con un tiro che non impensierisce Svilar; la Roma spinge e i padroni di casa provano con qualche veloce contropiede ad alleggerire la pressione.
Altro grosso rischio al 15’ quando ancora Baidoo non riesce ad agganciare il pallone al limite dell’area che l’avrebbe portato a tu per tu con il portiere giallorosso.
E un minuto dopo è Zeneli che invece chiama all’intervento in corner Svilar; sul seguente angolo colpo di testa di Henriksson che chiama ancora il portiere giallorosso alla respinta. Primi segnali che qualcosa va sistemato.

E così mentre i padroni di casa prendono fiducia, la squadra di Mr. Juric sembra perdere alcune certezze.

La Roma si ricompatta, palla a terra e con una fitta rete di passaggi ricomincia a macinare gioco andando più volte al tiro; bella occasione per Shomurodov al 27’ che meritava maggior fortuna.

40’ miracolo di Svilar su tiro al volo di Zeneli, l’arbitro però viene richiamato al VAR per valutare un potenziale fallo di mano di Baldanzi…rigore per gli svedesi.
Dal dischetto Baidoo spiazza il portiere giallorosso infilando il pallone nell’angolo alla destra dell’estremo difensore giallorosso.

Si chiude così un primo tempo interrogativo, la squadra ha gestito a lungo il pallone (74% di possesso) ma non è mai stata veramente pericolosa; al contrario l’Elfsborg ha chiamato al lavoro Svilar in più occasioni sfruttando i buchi che la difesa troppo spesso ha concesso.
Questa volta non sono i fantasmi di Genova a manifestarsi ma quelli di Bodø, chissà cosa stanno pensando i circa 600 tifosi giallorossi arrivati alla Borås Arena.

Nessun cambio all’intervallo, si ricomincia con gli stessi ventidue dei primi 45’.

Bello spunto al 52’ di Abdulhamid che costringe al fallo e all’ammonizione Hult.
È l’unico sussulto nei primi 10’ della ripresa; la Roma tiene palla ma non riesce a rendersi pericolosa, la sensazione è che ci sia bisogno di effettuare qualche cambio.

Ancora Abdulhamid innesca una bella azione che porta Baldanzi alla conclusione verso la porta, tiro deviato in calcio d’angolo.
La Roma prova ad accendersi, scambio in velocità tra Baldanzi e Shomurodov che porta ad un nuovo tiro dalla bandierina.

Prima dell’angolo Juric decide di cambiare, dentro El Shaarawy, Dybala e Dovbyk per Saud, Soulé e Shomurodov.
La squadra sembra recepire il messaggio, cross di El Shaarawy dalla destra e tiro al volo di Pisilli che chiama prima ad una super parata il portiere svedese e poi alla respinta del difensore Buhari.

Al 71’ è il momento di Pellegrini che prende il posto di Baldanzi, il tempo passa e bisogna accelerare per trovare almeno il goal del pareggio.
Subito il numero sette giallorosso si ritrova un buon pallone all’interno dell’area avversaria ma la conclusione non è fortunata.

75’, Dybala per Dovbyk a centro area che difende il pallone e lo offre a Pellegrini, controllo e tiro di sinistro che si spegne sulla rete esterna della porta dando l’illusione del goal.

El Shaarawy lanciato a rete viene fermato con le cattive da Abdullai, il difensore prende il pallone ma travolge in modo pericoloso il giocatore giallorosso (77’).

La Roma va a tratti, non riesce ad imprimere ritmo e si espone a qualche rischio in contropiede.

Si capisce che non è la serata di Pellegrini quando all’82’ riceve palla al limite dell’area e calcia rapidamente in porta, il pallone si stampa sulla traversa e viene poi allontanato dalla difesa.

Cristante per Paredes è l’ultima carta che Juric gioca per riprendere il risultato (85’) ma c’è poca lucidità nelle giocate della squadra; gli svedesi con la giusta attenzione e chiudendosi ordinatamente nei pressi della propria area portano la partita fino al 94’ con il punteggio di 1-0.

Arriva la prima sconfitta dell’era Juric e arriva nel peggiore dei modi. Non possono essere un buffo rigore e un campo sintetico le scusanti per l’ennesima brutta figura rimediata in Nord Europa.
Il cammino ora in Europa League si complica pesantemente e quello in campionato rimane sempre in bilico, la partita di domenica a Monza può rappresentare il vero bivio di tutta la stagione.

E se queste sono le premesse di questa annata al quattro ottobre, come dicevano quattro ragazzi di Stoccolma qualche anno fa, è il caso di dire…MAMMA MIA!

Luca Panno – Roma Club Parma