Inter-Roma 1-1: la Lupa non azzanna

LA ROMA SPRECA MILLE OCCASIONI PER VINCERE E VIENE RAGGIUNTA NEL FINALE

Il big match della quinta giornata di Serie A femminile va in scena all’arena civica Gianni Brera, e vede l’Inter ospitare la Roma, uno scontro quindi tra le due società Campioni d’Italia in carica nelle Serie A maschile e femminile.
Ma questa è anche la partita delle grandi ex, specie nelle fila interiste: se la Roma infatti schiera Thøgersen che ha fatto a Milano una sola stagione, e Dragoni che annovera solo quattro apparizioni in maglia nerazzurra, dall’altra parte Serturini e Bartoli hanno scritto veramente la storia della squadra della Capitale. La ormai ex capitana se n’è andata questa estate in una nuvola di polemiche e dubbi irrisolti, e vederla giocare con altri colori fa male al cuore dei tifosi giallorossi.

Le squadre scendono in campo consce che a entrambe servirebbero tre punti per restare nella scia di una Juventus al momento lanciatissima (e che infatti in serata ha battuto la Samp portandosi a 15 punti, punteggio pieno).

Mister Piovani, l’anno scorso al Sassuolo, lancia Sertu e Bartoli confidando nel dente avvelenato delle due ex romaniste, mentre tiene in panchina Polli e la rientrante franco-algerina Karchouni, al termine del lungo calvario che l’ha vista lontana dai campi per quasi un anno, dopo un infortunio al crociato.
Mister Spugna risponde con la quinta formazione diversa in cinque giornate: sintomo negativo di grande incertezza o positivo di un organico di primo livello?
Colpisce la mossa di Dragoni schierata teoricamente nel tridente, anche se poi giocherà centrocampista avanzata, in una sorta di 4-3-2-1, con Haavi e Viens negli altri ruoli d’attacco.

La Roma disputa un ottimo primo tempo, quasi un monologo schiacciante. Per spiegarlo, basti dire che Ceasar è impegnata una sola volta, quando al 18’ blocca facilmente un tiro di Serturini, forte ma centrale.
Particolarmente ispirata è Haavi, che ingaggia una specie di duello rusticano con la portiera interista Rúnarsdóttir, la quale le nega il gol almeno in CINQUE occasioni con interventi a volte strepitosi.

La cronaca vede già all’8’ minuto un bel cross di Haavi, con Giugliano che al centro dell’area prova il tiro al volo, ribattuto sui piedi di Dragoni; il tiro di quest’ultima non impensierisce l’attenta Rúnarsdóttir.

17’, gran botta da fuori di Dragoni, parata sotto la traversa.

Al 30’ inizia l’“Emilie Haavi show”: prima si accentra e lascia partire un diagonale da fuori area che sfiora il palo. Un minuto dopo l’Inter perde palla in uscita, Viens serve nella lunetta la norvegese che d’istinto scaglia un gran destro di prima intenzione deviato in angolo dalla portiera islandese.
Al 39’ incredibilmente un nuovo episodio della sfida tra le due scandinave: Haavi prende palla a sinistra, converge e tira un pallone destinato all’incrocio dei pali. Ci vuole un prodigioso intervento di Rúnarsdóttir per negare la gioia del gol all’11 giallorossa.

Al 42’ si sblocca la partita, su un angolo di Giugliano (procurato, indovinate? Da un tiro di Haavi deviato). La palla tesa della numero 10 viene deviata in porta da un colpo di testa, non si capisce se sia un autogol di Milinkovic o una realizzazione di Dragoni, che comunque esulta (ma a tabellino finirà poi l’autorete). È quindi 0-1 per noi.

Prima dell’intervallo la Roma va vicina anche al 2 a 0, con Haavi che serve Giugliano libera dal dischetto; il tiro della Capitana è però facile preda della portiera ambrosiana.

Dopo l’intervallo Mister Piovani fa entrare Polli, che è evidentemente in giornata si: al primo minuto semina già mezzo centrocampo giallorosso con una splendida serpentina, annullata poi al momento del passaggio decisivo da Di Guglielmo (oggi schierata a specchio proprio contro Bartoli…).

Dopo il primo tempo tutto di marca giallorossa, inizia a vedersi anche l’Inter. Così, dopo un colpo di testa di Linari su calcio d’angolo che però non impensierisce la retroguardia avversaria, Polli innesca un veloce contropiede che termina con Michela Cambiaghi che chiude troppo il diagonale mancino e sfiora il palo alla sinistra di Ceasar.

Al 56’ entra Karchouni, e subito l’Inter trova l’azione più pericolosa del match: l’algerina pesca Wullaert a centro area, questa allarga per l’accorrente Bartoli che di prima intenzione crossa in area; il colpo di testa di Robustellini è praticamente a botta sicura, e solo un incredibile riflesso felino di Ceasar sventa il pareggio. Intervento superlativo della nostra estrema.

Cresce l’Inter ma la Roma non molla: al 76’ Giacinti tiene palla e fa salire la squadra, poi passa a Kumagai che pesca Haavi libera a sinistra, questa carica il mancino ma Rúnarsdóttir blocca a terra.
Sarà l’ultimo atto di questa tenzone tutta scandinava, perché dopo poco la nostra numero 11 uscirà per il tanto atteso debutto stagionale di Alayah Pilgrim.

All’87’ la Roma paga, e a caro prezzo, il non aver saputo chiudere una partita per lunghi tratti dominata: lancio lungo dell’ottima Ivana Andrés, torre di testa di Cambiaghi per servire Polli in area. La numero 9 difende il pallone con esperienza, e Minami combina il patatrac: commette un fallo ingenuo, rovinando addosso all’attaccante interista. È rigore netto, purtroppo.
Sul dischetto va Karchouni che non sbaglia, spiazzando Ceasar. È 1 a 1.

La partita termina qui, con un punto per uno che alla fine non accontenta nessuno. O meglio, è ottimo per la Juventus, che ne approfitta per lanciarsi in una volata solitaria.
Le bianconere chiuderanno infatti la giornata vincendo sul campo della Sampdoria per due a zero (doppietta dell’eterna Cristiana Girelli) e raggiungendo quota 15 punti. Segue la Fiorentina a 12 (sconfitta solo dalla Juve), Inter a 11 e Roma a 9.
È evidente che la squadra deve accelerare, anche se il gioco sembra essere tornato, almeno per lunghi tratti della partita disputata.

E domenica prossima (il 13 alle 15.30) si va proprio in casa della Juventus. Attenzione, per l’occasione pare si giocherà addirittura nell’Allianz Stadium! Una passerella di lusso per le due squadre che hanno segnato la storia della Serie A femminile negli ultimi tre anni.

Prima però c’è un impegno ancora più importante, e decisamente ancora più difficile: martedì 8 alle 18.45 al Tre Fontane arriva il Wolfsburg, per il nostro debutto stagionale nella prestigiosa Women’s Champions League.
Ricordiamo che le tedesche nel turno preliminare di UWCL hanno maltrattato la Fiorentina, eliminandola con uno spaventoso aggregato di 12 a 0 (7 a 0 all’andata a Firenze, 5 a 0 in Germania). Un cliente tutt’altro che semplice per mister Spugna e le ragazze in giallorosso.

Per la Champions e per il Campionato, è quindi nostro dovere di sempre tifare:

FORZA RAGAZZE, DAJE ROMA!

Lorenzo Avenali – Roma Club Lupi di Londra