Roma-Olympique Lyon 0-3: troppo Lione per la Roma

ALLA ROMA NON RIESCE IL MIRACOLO SPERATO, E NON TROVA PUNTI CONTRO IL TOP TEAM FRANCESE

Tornano ad accendersi le magiche luci della Women’s Champions League, e al Tre Fontane è arrivata la corazzata Lyon, una delle squadre più forti della storia del calcio femminile in Europa.

Basti ricordare che l’albo d’oro della più prestigiosa competizione europea, appunto l’UWCL, vede il Lione primissimo con ben OTTO titoli (la seconda, il Francoforte, è a quattro) di cui cinque consecutivi tra il 2015 e il 2020, ultima squadra a vincerla prima del recente biennio blaugrana. Nel loro campionato, la Première League (occhio alla grafia, non è la Premier), sono prime con già sedici reti fatte in tre giornate.
Insomma, il peggior cliente possibile.

Eppure, le padrone di casa affrontano le francesi dall’insperata posizione di leader del raggruppamento: infatti, dopo due giornate, Roma e Lione sono appaiate a sei punti ma con le giallorosse sopra grazie ad una migliore differenza reti.

All’arrivo delle squadre, bellissima l’accoglienza della tifoseria d’oltralpe a Saki Kumagai: la nostra numero 8 ha infatti trascorso otto gloriose stagioni a Lione, vincendo cinque Champions e sette campionati francesi – i suoi ex-sostenitori la ricordano con stima e ammirazione.

Le francesi schierano delle giocatrici eccezionali, come la capitana Renard – una vita a difendere quei colori – o Tabitha Chawinga, due stagioni fa capocannoniera della Serie A con la maglia dell’Inter e la bellezza di 23 reti segnate in 23 partite. Mister Joe Montemurro può concedersi il lusso di lasciare in panchina giocatrici del calibro di Majri (una che ha vinto sette Champions), dato l’altissimo tasso tecnico di tutta la rosa lionese. L’allenatore australiano sembra inoltre aver ripreso subito la mano dopo il brusco allontanamento dalla Juventus nel durante la scorsa stagione.

La Roma deve invece fare i conti con un’infermeria sempre più affollata, che lascia poche scelte a Mister Spugna: out -come previsto- Dragoni e Pilgrim (oltre alle lungodegenti Lukášová e Valdezate), Viens appena rientrata ma in forma precaria, recupera invece in tempo per giocare titolare Lucia Di Guglielmo.
La Roma si schiera quindi quasi con le stesso undici di sabato scorso, con Ceasar tra i pali, Di Guglielmo-Minami-Linari-Thøgersen in difesa, Kumagai-Giugliano-Greggi a tentare di contrastare l’organizzato e molto fisico centrocampo avversario, e Haavi-Giacinti-Glionna davanti, con la numero 18 unica novità rispetto alla gara con la viola.

Il duello ha visto la Roma tentare di giocare in scioltezza; inizialmente le ragazze non si sono fatte intimidire dalla netta superiorità fisica delle avversarie, quasi tutte più alte e massicce delle nostre. La cerniera di destra Thøgersen-Glionna ha affondato un paio di volte, sbattendo però sull’ottima organizzazione difensiva francese. Greggi a centrocampo ha lavorato per tre, rubando palloni in continuazione. Purtroppo, quello che è sembrato mancare ieri sera è la vena creativa di Manuela Giugliano, un po’ sottotono da un paio di partite – da una come lei ci si aspetta di più.

Se non azzanni il leone per primo, però, finisce che vieni azzannato. Così le giocatrici dell’O.L. iniziano ad alzare il baricentro. Al 15’, un calcio d’angolo (il primo di tantissimi) diventa pericoloso quando Renard devia il pallone che sfiora il palo a Ceasar battuta. La risposta, due minuti dopo, è tutta in un tiro da fuori di Haavi che si spegne a lato.

Il Lione a questo punto segna due volte, al 20’ con Gilles e al 26’ con Horan, ma entrambe le reti vengono annullate: la prima per un fallo in attacco, la seconda per netto fuorigioco.

Al 32’ una magistrale cavalcata di Greggi scaturita da una sua splendida giocata per liberarsi risulta in un tiro dalla distanza: se nelle ultime due partite aveva segnato così, stavolta il tiro è troppo centrale per impensierire la portiera Endler.

È l’ultimo squillo giallorosso. Al 33’, sempre da corner, Egurrola devia ma Ceasar c’è. Ma al 35’ sempre dalla bandierina la difesa romanista pasticcia e serve a Dumornay un pallone che l’haitiana trasforma con una conclusione imparabile.
Poco dopo, al 41’, Greggi sbaglia l’unico pallone della partita servendo nuovamente Dumornay; l’attaccante vede Ceasar fuori dai pali e da dentro il cerchio di centrocampo tira, segnando un gol da cineteca.

C’è tempo per un bel diagonale di Giacinti sul primo palo parato da Endler in due tempi, e poi si va a riposo sullo 0-2.
Si sperava in un miracolo per fermare queste campionesse, ma il miracolo non si è visto.

Nel secondo tempo il Lione chiude subito il match: dopo una bella azione di Chawinga culminata con un diagonale deviato da Ceasar, si batte un ennesimo tiro dalla bandierina. Svava batte direttamente in porta, Ceasar para con difficoltà ma la palla arriva a Gilles per il più facile dei tap-in. È 0-3 al 52’, e la partita virtualmente finisce qui.

La Roma, infatti, smette anche di provarci. Spugna inizia a pensare al derby di domenica e ai punti da recuperare in campionato, togliendo Glionna e Greggi, al loro posto Corelli e Pandini.

Al 66’ Lione nuovamente pericoloso -indovinate?- da calcio d’angolo. Stavolta però Ceasar para, seppure con qualche difficoltà.

All’84’ delizioso tacco con tunnel in area di Giacinti per Kumagai, che viene messa giù; per la signora Byrne però non è rigore, e si continua.

87’, tiro da fuori di Becho che mette in difficoltà Ceasar, che para in due tempi.

La partita finisce così, era difficile sperare di fare punti contro questa squadra fortissima. Sarà ancora più dura tra una settimana esatta a Lione, ma ogni partita è una storia a sé, e si dovrà andare in Francia credendoci.

Nell’altra partita del girone il Wolfsburg vince sul campo del Galatasaray per 5 a 0. Dopo tre giornate quindi la classifica vede il Lione primo a punteggio pieno, Roma seconda a 6 punti, Wolfsburg a 3 e le giallorosse di Istanbul a zero (con quattordici gol subiti e solo uno all’attivo, nel 1-6 contro di noi).
Insomma, non tutto è perduto: le ragazze di Spugna sono ora attese da due trasferte durissime, prima in Francia e l’11 dicembre in Sassonia. Fortunatamente l’ultima partita del girone sarà in casa contro il Galatasaray, il 17 dicembre.

Nel gruppo C, invece, la Juventus Women ha perso martedì a Biella contro l’Arsenal con un pesante 0-4, che segue la precedente sconfitta tra le mura amiche per mano del Bayern (0-2). Bianconere terze a tre punti nel girone, qualificazione molto a rischio.
Dunque, in questa giornata, zero punti e zero gol fatti per le squadre italiane.

Ora però è tempo di pensare al “derby”, cioè la partita contro la squadra che gioca a Formello (vero!): domenica 17 alle 15.30 arriveranno a Roma da fuori città, e noi saremo pronti ad accoglierle al Tre Fontane! Ci sono ancora pochi biglietti in vendita sul sito dell’AS Roma, non mancate e venite a sostenere i nostri colori!


FORZA RAGAZZE, DAJE ROMA!

Lorenzo Avenali – Roma Club Lupi di Londra