CUORE ROMA!

Atmosfera elettrica all’ Hotspur Stadium, teatro della sfida tra Tottenham e Roma per la quinta giornata di Europa League.

Rispetto alle previsioni della vigilia il tecnico romano presenta una mini rivoluzione nella formazione iniziale soprattutto nello schieramento tattico con la difesa a tre e Paredes a centrocampo. Si preannunciavano scintille in mezzo al campo con il rientrante Bentancur, entrambi i giocatori hanno un passato nel Boca Junior, e infatti ci sono state: tra argentini e uruguagi..amici mai!

I tremila supporter giallorossi sono stati accolti in terra inglese dal Roma Club “Lupi di Londra” fin dalle prime ore del pomeriggio, fonti non ufficiali parlano di centinaia di pinte consumate in al 18 Goodge Street, precisamente al Fitzrovia Pub.

Inizio di partita shock per gli uomini di Ranieri, quando dopo appena 4’ l’arbitro è richiamato dal VAR a rivalutare l’entrata di Hummels su Sarr in piena area di rigore; penalty quindi per la squadra londinese e 1-0 realizzato da Son.
Veramente incredibile l’avventura del difensore tedesco fino ad ora, 3 presenze con autogol a Firenze, errore su Lukaku a Napoli e adesso un intervento fuori tempo.

La Roma non rinuncia a giocare e prova a reagire alla svantaggio iniziale con convinzione; al 17’ Dybala ha una buona chance ma non riesce a concludere come vorrebbe da posizione favorevole.

Ci pensa Ndicka dopo due minuti a riportare le cose in ordine. Punizione dalla trequarti di Dybala che trova il giocatore della Costa d’Avorio pronto a girare di testa (spalla?) verso la porta avversaria, un bacino al palo e palla che atterra nella rete.

Ma non finisce qui, ancora due minuti ed El Shaarawy trova il goal del vantaggio con un preciso tiro di destro al volo dal limite dell’area, ancora una volta però il VAR ci regala una delusione annullando la rete per un fuorigioco millimetrico.

Altri due minuti e panico nella difesa giallorossa, uscita sbagliata di Svilar in presa alta, salvataggio sulla linea di Angeliño su tiro di Brennan Johnson, nuovo tiro di Solanke e Svilar para spedendo la palla in calcio d’angolo.

Arriviamo al 27’: Dybala in azione personale si sposta il pallone sul mancino appena dentro l’area del Tottenham e impegna Forster in una bella parata in tuffo.
Un minuto dopo errore di Paredes che porta al tiro di Sarr, Svilar c’è.

Partita ricca, bella e piena di emozioni da entrambe le parti, era tanto tempo che non assistevamo ad una partita della Roma di questo tipo.
Nel frattempo doppia ammonizione per Paredes e Kulusevski per reciproche scorrettezze.

Minuto 33, la Roma perde palla in attacco, Kulusevski si fa trovare pronto sulla fascia destra, controllo, progressione sul fondo e cross rasoterra all’indietro dentro l’area per l’accorrente Johnson (diagonale in ritardo di Angeliño) che di piatto infila nuovamente la porta di Svilar, 2-1 per gli inglesi e tutto da rifare.

Sbandamento giallorosso quando dopo altri due minuti lo stesso Kulusevski prende in pieno il palo dopo un’azione personale sempre sulla destra difensiva della Roma, sulla ribattuta Son spara incredibilmente alto sopra la traversa.

Questa volta la Roma accusa il colpo e il Tottenham inizia a gestire con più convinzione il gioco; nuovo tiro di Son al 39’ che chiama ancora una volta Svilar ad un difficile intervento in calcio d’angolo.

Calano leggermente i ritmi e il primo tempo si chiude senza nuovi scossoni.
Peccato davvero andare a riposo sotto nel punteggio, per 40’ abbiamo visto una Roma con buona personalità e vogliosa di fare, ancora tanti però gli errori e le distrazioni che puntualmente si trasformano in reti per gli avversari;

Cambio per la Roma all’intervallo, la squadra rientra in campo con Soulé al posto di Dybala, ottima occasione per il giovane talento argentino di mettersi in evidenza.
Roma che prova a spingere per recuperare ma rischia subito in contropiede quando si trova in una situazione di 2 contro 5, ottimo l’intervento di Hummels a salvare la situazione.

Ancora il VAR sul cammino dei giallorossi quando una bella azione corale da sinistra a destra porta Çelik al cross basso per Dovbyk che con un tocco elegante mette in rete, tutto inutile per un nuovo millimetrico fuorigioco del giocatore ucraino.

E dove non c’è il VAR ci pensano i legni ad impedire il pareggio agli uomini di Ranieri; al 59’ scambio Soulé-Çelik sulla destra, cambio di gioco veloce dalla parte opposta per Angeliño che colpisce a volo. La palla leggermente deviata si stampa sulla traversa con Forster ampiamente battuto.

Nuovo pericolo per la Roma in contropiede, Gray va via in velocità ad Hummels sulla fascia destra, arriva sul fondo e mette in area un pallone che ha solo bisogno di essere spinto in rete, provvidenziale il recupero in scivolata di Paredes.

Ranieri cerca ancora più spinta ed inserisce Zalewski per Çelik, discreta la partita odierna del giocatore turco al netto di qualche amnesia difensiva.

Koné liscia il palo con un tiro che forse meritava miglior fortuna al 67’; ancora una bella azione da una fascia all’altra che porta Angeliño al cross dalla linea di fondo.

Il Tottenham è sempre pericoloso nelle ripartenza ma sembra iniziare ad essere stanco, Postecoglou corre ai ripari con un doppio cambio, Maddison e Bissouma per Johnson e Sarr; risponde Ranieri richiamando El Shaarawy e rilanciando Saelemaekers, al rientro dopo l’infortunio alla quarta di campionato in quel di Genova.

Tempo un minuto e brutta entrata di Bentancur proprio sul giocatore belga della Roma, cartellino giallo inevitabile e gesto inqualificabile dell’uruguaiano che poteva fare danni molto grandi.

Traversa anche per gli inglesi con Solanke al 79’, cross di Gray e da posizione molto ravvicinata l’attaccante inglese non riesce a chiudere i giochi, Ndicka libera con affanno.

I giallorossi non sono più brillanti nella gestione della palla ma provano con tutte le forze a raggiungere un giusto pareggio; ma è il Tottenham però ad andare più volte alla conclusione richiamando sempre all’attenzione Svilar.

Le speranze sembrano spegnersi all’87’ quando un clamoroso errore di Pedro Porro mette Dovbyk davanti al portiere inglese ma l’ucraino non è fortunato né lesto ad approfittare dell’occasione.
C’è invece spazio per il miracolo di Forster al 91’ su tiro ravvicinato di Mancini, palla in calcio d’angolo e imprecazioni che si sprecano.

Dalla bandierina di destra Soulé mette bene la palla in area che finisce dalla parte opposta, Saelemaekers addomestica il pallone aspettando l’inserimento di Angeliño che in corsa mette un fendente teso come non ha mai fatto in vita sua e Hummels (proprio lui) schiaffa in rete la palla!!! Enorme soddisfazione per la squadra e per il giocatore tedesco che dimostra cosa vuol dire essere un “Campione” soprattutto nei momenti più difficili.

Finisce la partita dopo 4’ minuti di recupero e finalmente per una sera possiamo sentirci soddisfatti ed esultare anche senza aver vinto. Perchè al di la di tutto è l’atteggiamento e la “cazzimma” dimostrata in campo che ci fa sperare per uno switch importante della stagione.

La più bella prestazione della Roma di quest’anno senza discussione, su un campo difficile e contro una squadra in gran forma; aver saputo reggere i ritmi e le giocate degli avversari ha dimostrato che non tutto è da buttare via in questa squadra, ci vuole solo il coraggio di osare un pò di più e di credere nel lavoro. E questa sera Ranieri ha avuto coraggio, fuori Pellegrini e Cristante (e fuori sono rimasti per tutta la partita), rilancio di Paredes ed Hummels dal primo minuto e nuove proposte di gioco molto interessanti con continui cambio di campo da una fascia all’altra che hanno portato a tanti cross sia di Angeliño che di Çelik.

Sarò ripetitivo, ma ancora una volta uno straordinario Manu Koné, presente in ogni zona del campo per 90’ recuperando palloni su palloni e arrivando sempre più a contatto anche con la porta avversaria.

Lunedì sera arriva all’Olimpico arriva il caterpillar Atalanta, forse la sfida migliore per poter confermare la prestazione di stasera o scoprire se abbiamo assistito ad un grande bluff; per la prima volta nella stagione però le sensazioni sono quantomeno positive; ai posteri l’ardua sentenza!

Luca Panno – Roma Club Parma