Risuona ancora nelle mente il boato dello stadio per il gol di Saud che è già tempo di rituffarsi nel campionato.
Dopo aver realizzato per la prima volta in stagione due vittorie consecutive, la Roma cerca conferme e punti nella trasferta di Como; l’importanza di questa partita non va neanche sottolineata ma non sarà così semplice per i ragazzi di Ranieri portare a casa l’intera posta.
Il Como è una squadra che gioca, che da un bel ritmo alle sue partite e che ha sposato completamente il credo del suo allenatore. La mentalità che da due anni Fabregas ha portato sulle rive del lago ha fatto fare un salto di qualità enorme ai lariani; è vero che il suo gioco espone spesso la squadra a subire qualche rete di troppo (seconda peggior difesa del campionato), ma è anche vero che il Como non rinuncia mai a fare la sua partita in casa come in trasferta.
Occhi puntati su Nico Paz, il giovane talento argentino proveniente dal Real Madrid ha già dimostrato di saperci fare con i piedi; Belotti è invece l’ex di turno che sta facendo passare notti insonni ai tifosi giallorossi dopo aver ritrovato il gol nella partita di Venezia.
In casa Roma ancora assenti Cristante e Paredes ma Ranieri può contare su un buon numero di giocatori; Dovbyk non sembra ancora al meglio ed è quindi probabile che si vada verso una riconferma di Dybala come falso-nueve e di Pellegrini alle sue spalle; difesa blindatissima che sembra aver trovato una sua compattezza da quando Hummels ne ha preso le redini, sulle fasce esterne rientra Angeliño da una parte e il buon Saud Abdulhamid potrebbe essere riconfermato dopo i fasti di giovedì sera.
Nelle ultime 9 reti realizzate dalla Roma manca la firma di un attaccante vero, il centravanti ucraino dopo un discreto inizio sembra essere un po impanne; le difese italiane sanno come affrontare un giocatore con le sue caratteristiche e Dovbyk deve ancora imparare come fare a “sportellate” con loro e magari ogni tanto ricordarsi che è possibile usare anche il piede destro.
Le curiosità legate a questa partita hanno un sapore dolce amaro. La prima è dolcissima perchè il 14 settembre del 1980 a Como ci fu il debutto ufficiale con la maglia giallorossa di Paulo Roberto Falcao; nella stessa partita ci fu un debutto anche tra i comaschi, per la prima volta si presentò in serie A un certo Pietro Vierchowod…il destino aveva già iniziato a gettare le basi per lo scudetto 82’-83’.
Anche la seconda curiosità ci parla di un debutto importante quando in Como-Roma del 2003 ci fu la prima da titolare di Daniele De Rossi; era la Roma di Fabio Capello e quello fu anche l’ultimo scontro tra le due formazioni.
La terza curiosità rappresenta invece uno sliding-doors incredibile per tutti i tifosi portandoci alla stagione 1985-86; la Roma dopo un’incredibile rimonta di 13 punti sulla Juventus arriva a giocarsi lo scudetto nelle ultime due giornate, l’ultima è proprio a Como sotto una pioggia incessante che portò addirittura all’esondazione del lago. La partita decisiva di quella stagione come sappiamo fu quella precedente all’Olimpico contro il Lecce, che ci condannò al secondo posto. Lecce in casa e trasferta a Como si ripetono quindi dopo 38 anni.
Sarà Rapuano l’arbitro della partita assistito da Bresmes e Berti; quarto uomo Perenzoni e, squilli di tromba, al VAR “il simpatico” Marco Serra protagonista nel febbraio del 2023 in quel di Cremona quando fece espellere José Mourinho. Paternà sarà invece all’AVAR.
Il 13 dicembre viene ricordato come il giorno della nascita di uno dei mostri sacri della musica, Frank Sinatra; “The Voice” ancora oggi rimane un punto di riferimento importante per chiunque si affacci alle scene musicali. Vogliamo ricordarlo con uno dei suoi brani più famosi, My Way ( Reprise Records – 1969) con l’auspicio che su quel ramo del lago di Como anche la Roma possa celebrare la via ritrovata.
Probabili formazioni:
Como (4-2-3-1): Reina; Van Der Brempt, Goldaniga, Kempf, Sala; Mazzitelli, Engelhardt; Strefezza, Nico Paz, Da Cunha; Belotti.
Allenatore: Fabregas
Roma (3-4-2-1): Svilar; Mancini, Hummels, NDicka; Saud, Konè, Pisilli, Angeliño; Saelemaekers, Pellegrini; Dybala.
Allenatore: Ranieri
Luca Panno – Roma Club Parma
A fine settembre del 1986 arrivai a Roma dalla Puglia per il mio anno di militare. Pugliese di Bari e non di Lecce; più o meno è come essere di Sparta e non di Atene o, per dirla meglio, romanista e non laziale. Questo può saperlo solo un pugliese.
Ricordo i postumi dello scudetto perso e l’accoglienza, non esattamente “bella”, ricevuta dai commilitoni romanisti. Ci è voluto un po’ di tempo, ma alla fine hanno capito che non ero loro avversario. Non come barese, almeno… 😉