La prima puntata del 2025 dopo la pausa natalizia riguarda la Liga spagnola.
In Spagna mai come quest’anno stanno accadendo cose che voi umani calciofili non potete immaginare.
Sul piano giudiziale, è notizia di qualche ora fa che il Ministero dello Sport ha concesso una deroga al Barcellona per iscrivere nella lista tesserati della Liga e per le manifestazioni nazionali Dani Olmo e Pau Victor pur avendo il club blaugrana una montagna di debiti, fisco spagnolo compreso.
Sul piano umano, invece come ogni anno, fa discutere la partita Valencia Real Madrid perché i valenciani allo stadio si confermano razzisti come nessun altro in Spagna e Vinicius Junior continua a combattere in campo e fuori una battaglia che continua a perdere; quest’anno addirittura espulso!
Sul piano sportivo, invece fa notizia la leadership dell’Atletico Madrid in campionato; dopo scossoni interni allo spogliatoio, aggiustamenti tattici importanti e vicende societarie da rotocalco, il Cholo Simeone ha ritrovato la retta via che aveva smarrito e ora guida il club come ai vecchi tempi.
Il nostro viaggio inizia in terra catalana con la conferma di un talento che ormai non fa più scalpore.
L’anno scorso annullò Osimhen nell’incontro vinto per 3 a 1 dal Barcellona che segnò anche il suo esordio nella competizione continentale; nella stessa partita infranse il record come giocatore più giovane di sempre ad esordire in UEFA Champions League e al termine dell’incontro ottenne anche il premio come uomo partita, a seguito della prestazione fornita contro la formazione partenopea.
Quest’anno si sta confermando come uno dei difensori più forti di Spagna e i paragoni con Gerard Piquè si sprecano!
Lui è Pau Cubarsì Paredes 17 anni (!) nato a Estanyol nella provincia di Girona a pochi chilometri da Barcellona, da non confondere con la celebre spiaggia di Estanyol nell’isola di Ibiza.
Prima del suo esordio veniva considerato come uno dei talenti generazionali della Masia, tanto da scalare gerarchie come pochi altri campioni.
Dopo una breve parentesi nelle giovanili del Girona è stato acquistato dal club blaugrana nel 2018 e nel 2023 ha iniziato ad allenarsi con la prima squadra, mentre nel mese di luglio del 2023 ha firmato il suo primo contratto professionistico.
In 6 mesi ha debuttato prima col Barcellona B poi a gennaio in Copa del Re con il Barcellona e qualche giorno dopo anche in Liga e infine a marzo contro il Napoli in Champions.
In questa stagione, già 27 presenze e 1 assist tra Copa del Re, Supercopa, Liga e Champions League con 2089 minuti giocati, praticamente sempre titolare.
Prima Xavi e ora Flick si fidano ciecamente di lui e soprattutto non riescono a privarsene.
D’altronde stiamo parlando di un difensore centrale fortissimo nell’anticipo, bravo nel gioco aereo e con un intelligenza tattica fuori dal comune.
Di piede destro, è in grado di far ripartire subito l’azione sia con passaggi filtranti che con lanci millimetrici.
Non è altissimo e forse questo è l’unico difetto che ha, ma atleticamente è veramente impressionante per corsa e resistenza atletica.
Ha già disputato 5 partite nella nazionale delle Furie Rosse e via via sta diventando un perno inamovibile anche lì.
In ultimo, non possiamo non menzionare anche l’exploit fatto a livello di valore economico: a dicembre 2023 il suo cartellino valeva 1,5 milioni di euro oggi ne vale 70!
Il secondo talento di oggi si chiama Beñat Prados Díaz nato 23 anni fa a Pamplona e gioca nell’Athletic Bilbao.
Non è la sola stella di cui bisognerebbe parlare in casa basca, ma quest’oggi ci sembrava doveroso menzionare questo talento che ha preso fisicamente in mano le chiavi del centrocampo e ora le tiene strette vicino al “cinturon”.
Cresciuto nelle giovanili del Txantrea, approda giovanissimo nel 2015 nella Lezama, il centro di allenamento del club di Bilbao.
L’incredibile centro del club è solo l’apice della maniacale struttura di reclutamento che il club adotta in tutta la regione dei Paesi Baschi.
Da lì è un continuo crescendo, fino in prima squadra con l’intervallo di due prestiti al Basconia e al Mirandes.
La crescita è esponenziale e a giugno 2023 quando rientra alla base non si muove più.
Nel frattempo nel 2022 aveva firmato il primo contratto professionistico e nel giugno del 2024 lo ha rinnovato fino al 2031! E’ assistito dalla CAA Stellar di Joshua Barnett.
Insomma, sembra che non ne voglia sapere di cambiare squadra e questo attaccamento fa parte della cultura di squadra che il Bilbao insegna ai giovani calciatori facendoli sentire parte di un sistema, di una società e di una squadra prima ancora di essere calciatori professionisti.
Di ruolo è un centrocampista, molto duttile capace di fare entrambe le fasi e con un’incredibile visione di gioco e un’altrettanto capacità di inserimento.
Tecnicamente è dotato di un tiro violentissimo e di discrete capacità di passaggio. Abile in interdizione e nella corsa preventiva, è un caparbio lottatore in mezzo al campo.
Ma, nella fase offensiva dà il meglio di sé avendo un indole quasi da attaccante pur essendo un centrocampista; è elegante e caparbio nella manovra.
Quest’anno per lui 21 presenze e 2 gol tra Liga, Copa del Re, Europa League e Supercopa per un totale di 1179 minuti giocati.
Ernesto Valverde non rinuncia alle sue capacità e ormai, come abbiamo detto, gli ha consegnato le chiavi del centrocampo della squadra bianco rossa.
In nazionale maggiore non ha ancora esordito ma è questione di tempo nonostante in quel ruolo in mezzo al campo, le furie rosse sono ampiamente coperte.
Anche per lui la crescita della valutazione economica è stata sorprendente: in un anno da dicembre 2023 è passato da 3 milioni a 20 e sicuramente continuerà a crescere.
L’ultimo talento di oggi Thierno Mamadou Barry nato a Lyon in Francia 22 anni fa da genitori guineani.
Cresciuto nelle giovanili del Toulon, è approdato nella seconda squadra del Sochaux prima e successivamente è migrato in Belgio nel Beveren prima di affacciarsi al calcio importante in Svizzera, nel Basilea.
Qui gioca un ottimo campionato condito da 9 gol e 5 assist in 35 presenze, oltre all’apparizione in Conference League con gol e alla doppietta in Coppa Svizzera nell’unica partita disputata.
Tanto è bastato per ricevere una chiamata dal Villareal per sostituire, niente meno che Sorloth vice “Pichici” della passata stagione, ora passato all’Atletico Madrid.
Il Basilea, che lo aveva acquistato in Belgio per 3 milioni di euro, lo ha rivenduto a 14 con una plusvalenza pazzesca.
Barry ha spaccato il campionato con prestazioni importanti e gol a raffica: 7 marcature e 2 assist in 17 presenze oltre a 2 presenze in Copa del Re.
Fino a due anni fa giocava praticamente in un campionato semi professionistico in Francia e ora in classifica marcatori è dietro a Vinicius Junior in Spagna.
Tecnicamente è un attaccante molto mobile, dotato di lunghe leve che può agire su tutto il fronte dell’attacco.
Alto 195 centimetri è abilissimo nel difendere la palla dagli avversari e allo stesso tempo, molto veloce palla al piede.
Nonostante i suoi movimenti caracollanti, avanza e dribbla gli avversari come birilli uno dietro l’altro.
Fortissimo di testa e molto abile nel gioco di squadra, possiede un’ottima forza fisica pur non avendo tanta massa corporea.
Buon piede destro, abile al calcio con una discreta tecnica, sa essere anche un buon opportunista sotto porta.
Il ragazzo ha tutte le carte in regola per sfondare ma ovviamente, non tutte le ciambelle riescono col buco.
La nazionale è il suo grande cruccio e prima di decidere per quale giocare ha provato niente meno che quella gallese dall’under 17 all’under 21. Ma quando finalmente è arrivata la chiamata dall’under 21 francese, suo grande sogno, purtroppo si è infortunato e non ha potuto rispondere alla chiamata.
Sentir suonare la Marsigliese è questione solo di poco tempo per questo giocatore che ha tutto dalla sua parte per diventare il prossimo “Pichici” della Liga.
Una curiosità: ha lo stesso procuratore di Ademola Lookman; L’Atalanta preparerà il colpo?