Bologna e intervista al Roma Club Bologna

Domenica 12 Gennaio alle ore 18:00 la Roma affronterà la prima trasferta del 2025 nella “Città delle Torri”: Bologna.

Il capoluogo emiliano è raggiungibile da Roma tramite i treni veloci Italo e Freccia in poco più di 2 ore, in automobile tramite l’autostrada A1 (380 km) ci si impiegano tra le 4 e le 5 ore, mentre in aereo basta un ora scarsa.

STADIO RENATO DALL’ARA, Via Andrea Costa 174. L’impianto calcistico felsineo non è molto lontano dal centro storico, basta una passeggiata di 25 minuti, dalla stazione a piedi ci si impiegano 45 minuti, con i bus (n°21,14,20,671) sempre dalla stazione il tempo di percorrenza è di 20 minuti. Chi dovesse raggiungere lo stadio in automobile, dopo l’uscita del casello autostradale basta seguire le indicazioni stradali e con 25 minuti siete alla meta.

STORIA DI BOLOGNA

La storia della città ha origine nel 1000 A.C. circa, quando i Galli Boi (una delle tante tribù di Galli Cisalpini provenienti dall’odierna Svizzera) fondarono un piccolo villaggio in una zona di intensa ruralizzazione preistorica. Nel VII A.C. giungono le prime notizie dell’etrusca Felsina che diventerà, durante i secoli successivi, una delle più importanti città della Lega Etrusca. Nel 189 A.C. arrivarono i romani che tracciarono la Via Emilia. La strada prende nome dal suo costruttore: il console romano del 187 A.C. Marco Emilio Lepido. Tutt’ora in uso questa importante arteria stradale è lunga 262 km, ha inizio a Cesena e termina a Piacenza toccando le città di Imola, Bologna, Parma, Reggio dell’Emilia e Modena. La Repubblica Romana introdusse in queste aree numerosi gruppi di coloni che, sulla vecchia città etrusca, fondarono Bononia. Durante il lungo periodo della “pax romana” nella città fiorirono i commerci e aumentò la popolazione. L’invasione longobarda del 732 non cambiò l’importanza della città e dal 780 con la “restaurazione carolingia” Bologna diventò un punto di passaggio obbligatorio per tutti gli imperatori del Sacro Romano Impero che si recavano a Roma, per ricevere l’ambita incoronazione papale. Non sarà forse un caso che l’ultimo imperatore “tedesco” ad essere incoronato da un pontefice fu Carlo V proprio a Bologna da Clemente VII nel 1534. Nel X secolo è una delle città più popolose d’Europa, nel 1088 viene fondata l’Università che a buon ragione può essere definita una delle più antiche del mondo. Siamo nel 1116 quando l’imperatore Enrico V concede ai cittadini bolognesi una serie di privilegi che decretano la nascita del Comune cittadino. L’afflusso di studenti da tutto il vecchio continente, i prolifici commerci favoriti dalla riapertura integrale della Via Emilia e lo sviluppo di ricche famiglie gentilizie che costellarono la città di imponenti torri e palazzi maestosi portarono la popolazione a superare i 60.000 abitanti. La disastrosa peste nera del 1349 decimò il numero degli abitanti ma nonostante tutto Bologna riacquistò il vecchio prestigio e venne collegata al sistema idro viario della Pianura Padana grazie alla fondazione del porto sul fiume Reno. Nel 1506 Papa Giulio II, lo stesso che ingaggiò per primo le Guardie Svizzere come milizia vaticana nel 1506 e che iniziò nello stesso anno la ricostruzione della Basilica Vaticana e diede inoltre a Michelangelo il compito di affrescare il soffitto della Cappella Sistina (1508-1512), incluse stabilmente Bologna nello Stato Pontificio dopo una lunga campagna militare guidata da lui stesso alla testa del suo esercito. Restò suddita del Papa fino al 1801 quando entrò a fare parte della Repubblica Cisalpina istituita dalle truppe Napoleoniche che la ridiedero a Pio IX dopo il Congresso di Vienna del 1815, esattamente 46 anni anni dopo la città emiliana entrò a far parte del Regno d’Italia. Oggi Bologna è la settima città italiana per numero di abitanti: 390.000, la sua funzione “nodale”, che collega il Nord Italia col resto dello stivale, è attestata dalla rete ferroviaria e viaria che ne fanno un centro strategico di comunicazione. Il carattere dei suoi abitanti e l’incredibile numero di giovani che frequentano i suoi atenei ne fanno uno dei centri più animati d’Italia famoso anche per la sua ricca gastronomia.

COSA VEDERE

Nonostante la sua lunga e gloriosa storia, le sue famosissime torri, i suoi palazzi, cattedrali e collezioni d’arte; la città è poco frequentata dalle correnti turistiche rispetto a Roma, Firenze e Venezia. Il suo ricco patrimonio di arte e di storia mal si presta al culto del “capolavoro singolo”(Cappella Sistina, Arena di Verona, Torre di Pisa, Ultima Cena di Leonardo) e quindi al nefasto “turismo di massa” che gli abitanti di Roma stanno sperimentando, ahimè, sulla loro pelle.

Il centro storico è visitabile a piedi, totalmente pianeggiante, si possono ammirare le famose torri medievali, tra le più alte del “vecchio continente”, Piazza Grande con la Basilica, il Palazzo Comunale e percorrere le vie porticate che custodiscono negozi e locali per aperitivi “ben rinforzati” come tradizione vuole. Essendo in pieno inverno, con il rischio di pioggia o freddo pungente i miei consigli si baseranno su siti riparati dagli agenti atmosferici.

MUSEO DUCATI: Via Antonio Cavalieri Ducati n°3, il museo è dedicato all’azienda motociclistica fondata a Bologna nel 1926 da Antonio Cavalieri Ducati. Inizialmente la Ducati era una società scientifica di radio brevetti che riuscì, per la prima volta nella storia, a collegare tramite radio a onde corte l’Italia con gli Stati Uniti d’America (Guglielmo Marconi ci riuscì ma tramite onde lunghe). Solo nell’immediato secondo dopo guerra gli eredi del Cavalier Antonio convertirono l’azienda nella produzione di motociclette. Il museo nasce ufficialmente il 26 Giugno 1998; espone i numerosi trofei vinti durante le competizioni iridate, i modelli di motociclette dalla prima creata nel 1946: Il Cucciolo, fino alla serie di Desmosedici prodotta dal 2003 per le competizioni in Moto GP.

MUSEO CIVICO MEDIEVALE: Via Manzoni n°4, posto ideale per scoprire la storia di Bologna. Il periodo longobardo, quello comunale, la gloria dell’Università con i sepolcri dei “dottori” più eminenti e molto altro fino al 1500. Fanno da mostra vetrate gotiche finemente decorate, i ritratti dei papi come Bonifacio VIII, dottore in Diritto e famoso per aver aperto la Porta Santa nel primo Giubileo della storia; Gregorio XIII pontefice bolognese che donò al mondo intero, a fine ‘500, il calendario che ancora porta il suo nome e Gregorio XV, anch’egli bolognese, qui magistralmente ritratto dal grande Gian Lorenzo Bernini.

MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO: Via dell’Archiginnasio n° 2, lungo le ampie sale del museo sono esposti innumerevoli materiali, ritrovati nella provincia di Bologna, risalenti alla preistoria fino al tardo impero romano. Percorrendo le gallerie il visitatore incontrerà le sezioni dedicate ai primi abitanti dell’area: i Galli Boi fino ad arrivare agli etruschi e alla vasta sezione romana. Il museo accoglie una delle collezioni Egizie più importanti d’Europa con più di 3.500 oggetti che documentano 3000 anni di storia.

PINACOTECA NAZIONALE: Via delle Arti n° 56, il museo offre una vastissima panoramica della pittura emiliana dal XIII al XVIII secolo. Qui si possono ammirare autentici capolavori come il Polittico di Bologna, proveniente dal Monastero degli Angeli, firmato da Giotto. Sono esposti La Madonna in Gloria di Perugino, L’Estasi di Santa Cecilia di Raffaello nonché Gesù Cristo e il Buon Ladrone di Tiziano. Non possono mancare le opere dei grandi artisti che portarono la Scuola Bolognese ad essere conosciuta in tutto il mondo e soprattutto a Roma come I Carracci, Guido Reni, Mattia Preti, Guercino e Domenichino.

Ciao Massimo (presidente RC Bologna), ti ringrazio ancora per averci concesso questa intervista, in primis vorrei sapere la data di nascita del vostro R.C, chi furono e quanti furono i fondatori e quanti siete attualmente.

Il club nasce nel 2018 con l’obiettivo di aggregare alcuni tifosi giallorossi che per motivi personali/professionali si trovavano sul territorio bolognese. Tra i primi soci ricordiamo Giuseppe Calciano il fondatore, Stefano Rippa, l’ex presidente Alessio Antonellis, Marino Savoldi, Gianni Andreoli e tanti altri ce ne sarebbero. Ad oggi il club si compone di 96 soci iscritti.

Avete una sede ufficiale dove riunirvi, organizzare le trasferte, vedere le partite o fare attività extra calcistica?

Non abbiamo una sede fisica, ci raduniamo in due, tre locali di riferimento in base alla disponibilità degli stessi,  all’orario delle partite e al numero dei soci partecipanti. Per le attività extracalcistiche oltreché davanti a una buona birra in qualche pub ci incontriamo online utilizzando i moderni strumenti di online meeting.

Ho saputo che state organizzando qualcosa di speciale nel prepartita di domenica per accogliere i tifosi romanisti, di che cosa si tratta?

Si stiamo organizzando un pranzo pre-partita che vedrà la partecipazione di oltre 80 tifosi giallorossi provenienti anche dagli altri club emiliano-romagnoli (Parma, Rimini, Forlì) ma anche da Roma e Zagabria. Doveva esserci anche il Roma Club Padova che però purtroppo alla fine non potrà partecipare. L’obiettivo è far vivere a tutti una giornata all’insegna del romanismo e dell’amicizia.

Da dove provengono gli associati del Club?

Gli associati provengo un po da tutta Italia. La fanno da padrone romani e bolognesi chiaramente ma abbiamo soci anche da Lombardia, Abruzzo, Marche, Toscana, Calabria, Campania. Sono rappresentate anche le isole, insomma un pò tutta Italia.

Riuscite a partecipare a tutte le trasferte della Roma in nord Italia e andate anche in Europa? Ieri sera (5 Gennaio 2025) ho saputo che eravate parecchi al Derby e sparsi in diversi settori, venite sempre anche all’Olimpico?

Cerchiamo di avere una rappresentanza del nostro club in ogni partita della As Roma nonostante per noi, come per tutti i club non romani, siano tutte trasferte con tutti i disagi economici che questo comporta. Cerchiamo di seguire anche la squadra femminile e la primavera non appena si presenta l’occasione. Siamo sempre all’Olimpico e domenica eravamo oltre 30!

Parlando di calcio giocato, pensi che la cura Ranieri stia dando finalmente i suoi frutti e la grande vittoria del derby potrà infondere ulteriore coraggio nei ragazzi e riportare giocatori come Pellegrini ai livelli che conosciamo tutti?

Sir Claudio ha avuto il grande merito di dare serenità al gruppo che non poteva essere diventato scarso all’improvviso visto che la maggior parte di loro sono quelli che ci hanno portato in finale e poi semifinale di Europa League. Inoltre ha dato certezze e personalità alla squadra facendo cose semplici e facendo giocare nel loro ruolo naturale alcuni giocatori. Poi conosce l’ambiente ed è un grande conoscitore di calcio. Il derby vinto darà grande spinta e consapevolezza e sono sicuro che Ranieri riuscirà a incanalare positivamente queste energie.

Quali sono state le trasferte più belle che ricordi e quali le più lontane o pericolose?

Ce ne sono tante e credo sia difficile fare una graduatoria ma tra le più belle sicuramente Milano in coppa dello scorso anno, pericolose nessuna in particolare viviamo sempre la trasferta come un esperienza cercando di vivere un po la città dove andiamo e non con rancori o aggressività, la più lontana personalmente Liverpool.

Una volta con i tifosi del Bologna c’era un bellissimo gemellaggio, oggi i rapporti tra le 2 tifoserie si sono deteriorati a tal punto che non ho potuto acquistare il biglietto della partita di domenica perchè c’è il famoso divieto ai residenti nella regione Lazio, voi che rapporti avete con i tifosi rossoblù e gli abitanti della bella Bologna?

Bologna è una città particolare per assurdo molto più vicina al basket che al calcio. Nell ultimo anno con la galoppata fatta con Thiago Motta il bolognese ha ricominciato a parlare un po di calcio, ma è una tifoseria molto esigente e quasi snob. Noi siamo sempre stati accolti bene, lo scorso anno eravamo a vedere Roma-Bologna poi terminata con la loro vittoria in un locale con oltre 70 bolognesi, qualche sfottò nostro, qualcuno loro, ma tutto in goliardia e in tranquillità.

Vivendo a Bologna sicuramente puoi consigliare ai nostri amici che verranno a vedere la partita qualche posto segreto della città che magari pochi conoscono e ovviamente qualche ristorante tipico visto che Bologna è una delle più rinomate capitali gastronomiche del mondo.

Be non posso far altro che inviatrli a contattarci e a unirsi a noi per il pranzo certo che si troveranno benissimo.

Poi la città offre un panorama enogastronomia tra i più ricchi quindi non si troveranno male da nessuna parte. La zona di San Vitale dentro le mura o la zona di via del Pratello (quest’ultima però un pò troppo ravvicinata allo stadio e quindi si potrebbe incontrare qualche gruppo di tifosi bolognesi) sono ricche di locali e ristoranti.

Grazie

Grazie a voi per l’opportunità di far conoscere il nostro club e le nostre attività ai tanti amici giallorossi! FORZA ROMA SEMPRE

Riccardo Rizzo – Roma Club Florida