Napoli-Roma (Coppa Italia) 0-1: dal turnover spunta Dragoni

ANDATA DEI QUARTI: A NAPOLI LA DECIDE LA GIOVANE DELLA MASIA (DOPO UN RIGORE SBAGLIATO DA TROELSGAARD).

Per dimenticare la sconfitta contro l’Inter, ma soprattutto lo scempio arbitrale che l’ha decretata, la Roma torna in campo: si va a Cercola nello stadio Giuseppe Piccolo, con una meravigliosa vista sul Vesuvio. C’è Napoli-Roma per l’andata dei quarti di finale di Coppa Italia (e nonostante la location, si sentono quasi solo i cori romanisti).

Giocare servirà anche a mettere un freno alle polemiche che ancora infiammano la piazza della Capitale, specialmente dopo la comunicazione delle ben TRE giornate di squalifica rifilate a Valentina Giacinti per l’espulsione (fallo di reazione) di domenica sera. E cosa dire allora del fatto che non sia partita per Napoli perché sta recuperando da un versamento dopo il colpo subìto da Milinkovic (nemmeno ammonita)?

A non partire per Napoli sono anche altre giocatrici: le infortunate Pilgrim, Pante, Ceasar (oltre alle lungodegenti Valdezate e Lukášová, che infatti hanno presenziato martedì sera alla serata per i 25 anni dell’UTR), ma l’assenza più eclatante è quella di Saki Kumagai. La pluripremiata campionessa nipponica è al centro di una clamorosa voce di mercato: pare sia arrivata un’offerta di quelle irrinunciabili (forse dalla NWSL, la Premier League femminile?) e la nostra Saki-San ci stia pensando.
Intanto il mercato in entrata langue in maniera preoccupante…

Mister Spugna, nella settimana che porta alla Juve, approfitta dell’appuntamento non proprio proibitivo per effettuare un massiccio turnover: tornano in campo per accumulare minuti le recuperate Di Guglielmo e Viens, poi partono titolari alcune “seconde linee” come Cissoko, Troelsgaard, Pandini, Corelli; specie Alice si farà notare per un’ottima prestazione di grinta, cuore e tecnica – CORElli de Roma!
Neanche questa sera trova invece un posto da titolare Dragoni, ormai quasi ai margini delle scelte tecniche; è chiaro che tornerà al Barcellona a fine prestito, e tutti i tifosi romanisti non possono che rammaricarsene.

Nel Napoli invece le chiavi del gioco vengono affidate da Mister Mango ancora una volta a Manuela Sciabica: diciottenne, ma con una grande visione di gioco. Un ottimo prospetto anche per la nazionale.

È il Napoli a partire forte, e infatti colpisce già la traversa (su deviazione di Kresche) al 3’ con Andrup.
Dopo questo acuto, però, si spalanca un primo tempo piatto, quasi soporifero. Le squadre costruiscono poco, non si pungono l’un l’altra. Unico altro momento degno di nota, un palo preso da Pandini al 30’.

Nell’intervallo entrambi i tecnici capiscono che devono dare una scossa alle proprie giocatrici, così Mister Mango cambia le due attaccanti Jelčić e Sciabica (dolorante per una caduta) con Banusic (ex) e Kullashi, mentre Alessandro Spugna decide di inserire più fosforo a centrocampo: dentro Giugliano e (finalmente) Dragoni. Viens esce non avendo ancora i 90 minuti, Greggi invece lascia la fascia ad una quasi inedita capitana: Moeka Minami!

Il gioco ne guadagna in dinamismo e precisione, e con l’alzarsi del livello la Roma prende in mano il pallino del gioco.
Corelli, che ora si trova nella sua posizione di prima punta, gioca una grande partita: dialoga con la squadra, fa salire le compagne, attacca la profondità ed è l’incubo delle centrali azzurre.
Al 56’ prova un tiro dalla distanza che accarezza il palo (guardato a vista dalla giovane portiera Beretta), finalmente un sussulto.
Al 59’ è sempre la numero 16, stavolta in ripiegamento a centrocampo, che provoca il primo giallo della partita ai danni di Giordano del Napoli.

Nel frattempo sono entrate Haavi e Thøgersen (autrice della rete del momentaneo pareggio contro l’Inter), evidentemente il Mister della Roma vuole aumentare il dinamismo per mettere in difficoltà le padrone di casa.
Nel Napoli, piccola curiosità, entra Debora Novellino: nipote dell’allenatore Walter.

Al 61’ c’è la migliore occasione del match: Corelli, sempre lei, attacca la profondità, supera l’avversaria diretta, e quando si trova sola davanti al portiere e sta per battere a rete, solo un miracoloso recupero di Pettenuzzo le nega la gioia del gol.

La Roma però sente che può finalmente sbloccare il match e attacca con maggiore intensità.
Al 62’ è Dragoni a sfiorare l’incrocio dei pali dalla lunetta. Al 66’ bel movimento di Corelli sul primo palo su cross da destra di Thøgersen, alto.

Poi, al minuto 69, nessuna riesce a prendere Haavi: entra in area, finta, controfinta, e Lundorf abbocca e la stende. Rigore ineccepibile.
Va sul dischetto Troelsgaard (come mai non Giugliano? Forse perché non partiva titolare?) ma Beretta PARA! La palla torna sui piedi della numero 52 danese, che però fallisce anche il tap-in. Rigore tirato in maniera approssimativa, sprecata quindi la chance di passare in vantaggio.

Al 72’ ancora un’azione di Corelli, con tiro violento ma parato ancora dell’ottima Beretta. Poi Glionna cade in area ma viene ammonita dal signor Dorillo per simulazione (giusto).
Ormai si gioca in una sola metà campo. E infatti al 73’, sull’ennesimo scatto dell’imprendibile Corelli, arriva il gol della Roma: la numero 16 va via fino sul fondo, entra in area e mette una palla facile all’indietro per l’accorrente Giulia Dragoni, che la piazza in rete senza fatica. Napoli-Roma 0-1.

Ci provano ancora Haavi al 76’, Troelsgaard al 79’, Giugliano all’80’ e Glionna all’87’, a certificare il monologo giallorosso. Ma il match ormai non ha più molto da dire: il triplice fischio sancisce la vittoria romanista a Napoli.
Il ritorno dei quarti di finale di Coppa Italia sarà al Tre Fontane mercoledì 29 gennaio alle 18.

Prima però c’è il big match di domenica 19 (15.30) contro la Juventus capolista: ultima chiamata per non perdere ogni speranza di giocarsi la stagione fino in fondo.

Ci si vede domenica all’Eur, quindi, a tifare tutti insieme:


FORZA RAGAZZE, DAJE ROMA!  

Lorenzo Avenali – Roma Club Lupi di Londra