LA POULE SCUDETTO SI APRE CON UNA PARTITA EMOZIONANTE, MA CHE TOGLIE OGNI SPERANZA DI RIMONTA ALLA ROMA.
Terminata la prima fase, o regular season, della Serie A femminile eBay 2024-25, si è disputata nel fine settimana la prima giornata della seconda fase con le dieci squadre della Serie A suddivise in due raggruppamenti: la “poule scudetto” dove le prime cinque classificate punteranno al titolo di Campione d’Italia, e la “poule salvezza” che decreterà chi dovrà retrocedere.
Ricordiamo appunto che quest’anno soltanto l’ultima squadra classificata scenderà in serie B, e non è previsto lo “spareggio-salvezza” tra la penultima e la seconda classificata tra i cadetti, in quanto verranno promosse tre squadre per formare la nuova Serie A femminile a dodici squadre a partire dalla stagione 2025-26.
Nella poule scudetto l’AS Roma ritrova la Juventus, prima, poi l’Inter, la Fiorentina e il Milan entrato nel gruppo al fotofinish, superando il Como per un’incollatura.
In questa prima giornata, la Roma è andata subito in campo a Biella, in casa della capolista Juventus.
Ne è nato un match molto vivace e combattuto, con un’altalena di emozioni tali da meritare il titolo di “montagne russe” che abbiamo dato a questo resoconto.
Purtroppo, l’unica chance che i tifosi della Roma avevano per essere ancora autorizzati a sognare una rimonta che aveva il sapore dell’impresa era di ottenere una vittoria in entrambi gli scontri diretti con le bianconere; ecco, già alla prima giornata possiamo dire che ogni speranza sia sfumata.
La Juve è riuscita infatti a vincere, e si avvia ad una tranquilla cavalcata verso il titolo finale, esattamente come fu l’anno scorso per la squadra giallorossa.
La partita si preannunciava dura, contro una Juve che fin qui è stata una vera schiacciasassi (pur senza i numeri impressionanti della Roma della precedente annata). Il mercato di gennaio ha poi portato a Mister Max Canzi dei rinforzi interessanti come Abi Brighton e Mathilde Harviken (non a caso ieri entambe titolari) a fronte delle poche giovani “di belle speranze” approdate al Giulio Onesti: Pante, Oladipo, Kim.
Mister Spugna ha schierato quindi la formazione titolare, sicuramente con le più motivate: Kresche-Di Guglielmo,Linari,Minami,Thøgersen-Greggi,Giuliano,Dragoni-Haavi,Viens,Corelli. Panchina per Troelsgaard, reduce dal titolo di MVP nella sfida Italia-Danimarca di martedì scorsa, vinta dalle scandinave.
È infatti la Roma a partire forte: al 5’ Giugliano coglie una traversa (con deviazione insidiosa di Brighton) e sulla stessa azione Viens prova un paio di tap-in murati dalla difesa avversaria.
Intorno al 20’ iniziano le emozioni a raffica: prima (al 19’) su una punizione dalla tre quarti per la Juve la palla spiove in area romanista, Minami la respinge ma troppo vicino ad Harviken; la norvegese in perfetta coordinazione gira un bolide imparabile sotto la traversa. Primo gol in campionato per lei in maglia bianconera, e le padrone di casa sono in vantaggio per 1-0.
Solo pochi giri di lancette e la Roma si trova a battere un calcio d’angolo al 22’: Giugliano scambia con Dragoni per poi mettere la palla al centro, qui Minami trova uno stacco imperioso e devia la palla di testa nell’angolino basso, imparabile per Pauline Peyraud-Magnin. Una centrale di difesa risponde ad una pari ruolo, Juve-Roma 1-1.
Nemmeno due minuti, e Haavi si avventa come una tigre su un rinvio maldestro di Lenzini, porta un po’ a spasso la difesa avversaria e poi scaglia un destro potente e preciso che fulmina nuovamente PPM. Risultato ribaltato, ora è 1-2.
Finita qui? Nemmeno per sogno. Un minuto dopo (quindi solo cinque minuti dopo che lo 0-0 si era sbloccato) arriva il 2-2: lo segna la leggenda Cristiana Girelli, che alla soglia dei 35 anni sta vivendo una stagione da incorniciare, con 16 reti in 17 presenze di campionato fin qui. La numero 10 della Juve sfrutta una disattenzione di Linari per piazzare la palla dal limite, con Kresche che non sembra del tutto incolpevole sul gol subìto.
Comparata alla sbornia di gol di questo scorcio di primo tempo, fino all’intervallo succede poco o nulla.
Nel secondo tempo riparte bene la Juventus che capisce che può affossare ogni discorso sul campionato chiudendo la partita. E così, al 54’ Lenzini pennella un preciso cross in area che Girelli corregge in rete con un delizioso tocco d’esterno – lasciata in questa occasione troppo libera di colpire dalle centrali giallorosse.
È il 3-2, che dura anche stavolta solo pochi minuti; al 57’ infatti Giugliano batte un angolo con il contagiri all’interno dell’area piccola, lo stacco imperioso di Linari sorprende l’estrema bianconera che tocca la palla ma la lascia a galleggiare sulla linea di porta dove a Viens basta solo spingerla dentro.
Pareggio, siamo 3-3.
Ma… non è finita finché non lo decide Cristiana Girelli, sembra essere il titolo di questa partita. E così al 60’, dopo soli tre minuti dal pareggio, questa leggenda del calcio azzurro si libera in area (Minami troppo lenta nella chiusura) per raccogliere un ottimo assist da sinistra di Kullberg, e trova una rete da sogno girandosi di tacco per insaccare alla sinistra di Kresche. Un gol da antologia, che riporta la Juventus in vantaggio, 4-3.
Tripletta per Girelli, che si porta così il pallone a casa.
Bisogna ammettere che la Roma non si dà per vinta, e continua a provarci soprattutto con tiri da fuori area. Al 72’ il bel destro di Greggi indirizzato verso l’incrocio viene disinnescato da un super-intervento di Peyraud-Magnin, mentre all’82’ è il turno di Kühl (subentrata con Giacinti e Pilgrim) a colpire la traversa, la seconda di giornata. Prima di gettare la spugna, all’85 è ancora Greggi di destro dal limite a chiamare la portiera avversaria ad una parata salva-risultato sul primo palo.
Alla fine anche l’ottima Roma vista oggi si deve arrendere ad una Juve più fisica, più ordinata, e trascinata da una incontenibile campionessa, Girelli.
Sicuramente c’è anche un pizzico di sfortuna con i due legni colpiti, che portano il totale di questa stagione a 21 in campionato (NOVE in più della seconda), 26 in tutte le competizioni – più di qualunque altra squadra in Europa.
Le ragazze di Mister Spugna hanno giocato bene, con convinzione, totalizzando oltre il 60% di possesso palla e tirando molto di più delle avversarie (26 tiri a 7). Purtroppo, le solite pecche difensive hanno pesato e non poco sull’andamento del match.
La stagione è ormai compromessa definitivamente (ma lo era già anche prima di questa partita, secondo molti), e la Juve ha già lo Scudetto praticamente cucito sul petto.
Per la Roma restano due obiettivi, comunque importantissimi: il secondo posto, che garantirebbe un accesso più semplice alla Champions League; e soprattutto la Coppa Italia, dove nell’eventuale finale ritroverebbe quasi sicuramente la Juventus.
Intanto, l’altro incontro di giornata ha visto Fiorentina e Milan (le due “peggiori tra le migliori”) chiudere 0-0, senza smuovere molto la classifica. Ha riposato l’Inter, che verrà al Tre Fontane domenica prossima senza fatica nelle gambe, mentre noi avremo anche quella della semifinale di Coppa.
Nella “poule salvezza”, invece, vincono Lazio e Sassuolo e scavalcano entrambe il Como che riposava, battendo rispettivamente le “Cenerentole” Samp (3-0) e Napoli (3-1). L’ultima lotta avvincente rimasta è proprio quella per evitare l’ultimo posto, con le partenopee a quota 10 punti seguite dalle blucerchiate a 8: sabato lo scontro diretto a Genova.
Gli appuntamenti per i tifosi giallorossi sono quindi i seguenti: mercoledì 5 alle 18:00 arriva a Roma il Sassuolo per il ritorno della semifinale di Coppa Italia – l’andata finì 3 a 1 per noi, in Emilia.
Domenica 9 è nuovamente scontro diretto: alle 12.30 al Tre Fontane torna l’Inter, da cui ci separano tre punti in classifica.
Appuntamenti da non perdere! I biglietti sono già in vendita sul sito ufficiale dell’AS Roma, perciò… non mancate!
FORZA RAGAZZE, DAJE ROMA!
Lorenzo Avenali – Lupi di Londra
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