ELDOR-ADO GIALLOROSSO

Atmosfera da brividi quella che accoglie Roma e Athletic Club per il primo atto degli ottavi di finale di Europa League, l’Olimpico di Roma è un tripudio di giallo e rosso impressionante!

Ranieri ancora una volta sorprende nella formazione iniziale, sembra quasi che il tecnico romano si diverta a spiazzare continuamente pubblico e addetti ai lavori, ma i risultati sono dalla sua parte e quindi non gli può rimproverare nulla.

Terreno di gioco in discrete condizioni anche se qualcuno l’avrebbe definito campo gibboso (cit.)

Avvio contratto dei giallorossi che subiscono la spinta iniziale degli spagnoli; anche senza creare pericoli per la porta difesa da Svilar, le capacità di palleggio dei ragazzi di Valverde sono evidenti trascinati da un Iñaki Williams in grande forma.
Tanti i contrasti duri fin dai primi minuti con un paio di duelli in evidenza da entrambe le parti, Dovbyk contro Vivian e Mancini contro Sannadi; la Roma con il passare dei minuti cresce trascinata dall’ardore del pubblico e da un Dybala ancora una volta in grande serata, passa in mezzo agli avversari ricordando il buon Alberto Tomba tra i paletti di Calgary nel 1988.

Clamorosa occasione al 20’ per Dovbyk imbeccato da un lancio preciso di Pisilli, l’attaccante ucraino difende la palla in corsa, entra in area, si sposta il pallone sul destro ma scivola con il piede di appoggio e calcia malamente tra le braccia del portiere; al termine dell’azione Vivian chiede la sostituzione, problemi respiratori obbligano il numero 3 dell’Athletic a lasciare il posto ad Aitor Paredes, colui che nella partita del 26 settembre scorso realizzò il gol del pareggio a pochi minuti dalla fine.

I giallorossi si scuotono e provano a spingere con più convinzione anche se faticano a coinvolgere e a trovare le accelerazioni classiche sulle fascie, sopratutto Angeliño non è riuscito nei primi 45’ a trovare i soliti spazi poichè chiamato ad un compito più di contenimento che di attacco.

Baldanzi al 40’ si esibisce in una rapina del pallone da manuale in area avversaria ai danni di Alvarez confezionando per Dybala un appoggio perfetto che chiama al gol, il tiro dell’argentino però si infrange sulla traversa!

La prima parte di gara si chiude con due iniziative degli spagnoli che da calcio d’angolo prima e con una bella azione sulla sinistra con Inaki poi, mettono qualche brivido alla difesa giallorossa.

L’inizio del secondo tempo rispecchia quello del primo con la differenza che l’Athletic trova subito la rete del vantaggio. Calcio d’angolo per i baschi, Paredes colpisce di testa a centro area trovando sul secondo palo due compagni indisturbati, per Iñaki è fin troppo semplice spingere la palla alle spalle di Svilar sempre di testa.

La Roma che qualche mese fa si sarebbe sciolta in una situazione del genere reagisce invece da vera squadra; grande occasione per Baldanzi da fallo laterale, Dovbyk fa la sponda per Dybala che vince un contrasto e riesce a servire il numero 35 giallorosso che da ottima posizione spara altissimo; due minuti e Pisilli lascia partire un potente tiro di esterno destro al volo su appoggio di Dovbyk, la palla sfiora i pali difesi da Agirrezabala.

Poi succede quello che non ti aspetti, un gol di Angeliño di destro! Çelik (altra ottima partita del turco) arriva fin sul fondo della sua fascia e mette in mezzo all’area una palla che sorprende difesa e attaccanti, Angeliño si avventa sul pallone con forza e anticipando Inaki lascia partire un destro preciso e angolato che si appoggia sul palo alla sinistra del portiere e gonfia la rete, 1-1 e Olimpico che esplode!

Il vento sembra spingere alla spalle dei giallorossi e Ranieri cerca di sfruttare il momento con un doppio cambio, dentro El Shaarawy e Saelemaekers per Baldanzi e Rensch; l’effetto però non è quello sperato perchè la squadra sembra non avere più gamba e forza per attaccare ridando nuovo vigore agli ospiti.

Ma l’uomo venuto da Testaccio sa leggere le situazioni e dopo 10’ corre ai ripari con un nuovo doppio cambio sorprendente, richiama in panchina Dovbyk e Dybala inserendo Shomurodov e Soulé: come per magia l’energia torna a scorrere nel sangue e nelle gambe dei ragazzi.

Valverde richiama Nico Williams in panchina a 15’ dal termine, prestazione opaca quella del campione spagnolo ben contenuto dalla difesa giallorossa; l’Athletic sembra accontentarsi del pareggio pensando già alla partita di ritorno, ma non ha fatto i conti fino in fondo con la legge dell’Olimpico.

La Roma ci prova emozionando i propri tifosi per la grinta e la determinazione che l’accompagna fino alla fine; all’84’ Alvarez trattiene Shomurodov sulla trequarti, secondo cartellino giallo e partita finita per il numero 5; pochi istanti dopo tiro in diagonale di Saelemaekers bloccato a terra da Agirrezabala; al 90’ scambio in velocità Soulé-Saelemaekers, l’argentino si trova nei pressi della porta avversaria ma la sua conclusione viene respinta in angolo da Berenguer.

E mentre i titoli di coda sulla partita iniziano a scorrere arriva il premio per la caparbietà dimostrata. Soulè raccoglie palla al limite dell’area e, mentre qualche mese fa avrebbe tirato in porta, serve Saelemaekers che inventa un passaggio filtrante per Shomurodov in mezzo all’area, controllo di sinistro dell’uzbeko, piroetta su se stesso e tocco mancino che supera l’estremo difensore spagnolo. Gol vittoria al 93’ e pandemonio sul cielo di Roma!!!

Ancora una volta Europa League e Roma sono un binomio che significa vittoria. Bella davvero la partita di questa sera contro un avversario tosto e ben organizzato che si sta già leccando le ferite in attesa del ritorno fra sette giorni; ma oggi c’è spazio solo per la gioia di essere romanisti e di appartenere ad un popolo di tifosi unico al mondo, gli spalti hanno parlato e raccontato di un Amore che supera qualsiasi confine.

Ranieri porta a casa l’ennesima capolavoro riuscendo a coinvolgere sempre più giocatori nel suo progetto; non guarda in faccia a nessuno ne prima ne durante la partita, l’unico obiettivo è vincere per la Roma. La qualificazione è ancora aperta ma adesso sappiamo che possiamo andare in terra di Spagna senza paura e che i nostri avversari nutrono un grande rispetto per i nostri colori.

Finché vedrai…

Luca Panno – Roma Club Parma