ROMA-SASSUOLO 3-0: QUINTA FINALE CONSECUTIVA!

Le ragazze dell'AS ROMA Femminile omaggiano la compagna di squadra Giada GREGGI dopo il brutto infortunio patito domenica scorsa.

DOPO LA VITTORIA DELL’ANDATA, LA ROMA LIQUIDA LA PRATICA SASSUOLO ED ENTRA NELLA STORIA DELLA COPPA ITALIA.

Forti dell’1-3 ottenuto in terra emiliana lo scorso 15 febbraio, le giallorosse attuali detentrici della Coppa battono nuovamente il Sassuolo, e accedono così alla QUINTA Finale di Coppa Italia consecutiva: record per le squadre femminili di calcio in Italia!

Mister Spugna schiera una formazione imbottita di seconde linee, per dare minutaggio a chi ha giocato di meno in stagione, e soprattutto perché domenica arriva l’Inter che riposa da tre settimane – quando la Roma ha giocato spingendo al massimo domenica scorsa in casa della Juve, per poi tornare in campo anche oggi.
Così rivediamo Ceasar tra i pali, mentre nel quartetto difensivo trova posto Aigbogun a sinistra, coppia centrale inedita con Minami e un’arretrata Troelsgaard, mentre Thøgersen è inamovibile a destra. Centrocampo orfano di Greggi (ne parliamo a breve) con Giugliano, Marta Pandini e Kühl in cabina di regia bassa – un ruolo alla Kumagai, per capirci. Davanti a sinistra finalmente Pilgrim, Giacinti al centro dell’attacco, e Glionna a completare il tridente.

Mister Rossi prova a mettere in difficoltà le padrone di casa, e schiera il tridente ClellandChmielinskiDhont.

Commovente l’omaggio delle romaniste alla compagna di squadra con il numero 20, l’eccezionale Giada Greggi, che ha patito un brutto infortunio domenica scorsa (“lussazione della spalla sinistra con lesione dell’ancora bicipitale”): la sua maglietta viene mostrata al momento della foto di rito, e lei sorride lusingata in tribuna avvolta in un vistoso tutore.

La partita ha poco da dire e inizia in maniera abbastanza lenta, quasi sonnolenta a tratti. Il Sassuolo appare quasi rassegnato, e le romaniste ci mettono un po’ a trovare il gioco visto che molte di loro non sono tra le titolari fisse.
Colpisce però in positivo l’intraprendenza e la lucidità di Kühl, che si prende in carico di smistare un grandissimo numero di palloni e portare palla con alcune progressioni degne di nota.

Dopo l’avvio lento, al 30’ la Roma decide di fare sul serio: Pilgrim entra in area da sinistra, finta l’affondo e poi sterza bruscamente mettendo letteralmente a sedere Brustia e ubriacando capitan Orsi, per concludere con una staffilata secca sul primo palo, battendo Lonni. 1 a 0 per noi!

Dopo soli 9’, il gol-copertina di questa edizione della Coppa Italia: Troelsgaard serve dalla tre quarti Giacinti in area, e la numero 9 si coordina per una spettacolare rovesciata: palla in rete, Sassuolo basito, stadio in piedi ad applaudire un gol di rara bellezza. 2 a 0.

Emiliane non pervenute nel primo tempo: Ceasar deve aspettare il 50’ per fare il primo intervento.
Al 58’ è invece nuovamente la Roma a bussare alla porta di Lonni: Aigbogun imprendibile a sinistra (tunnel alla malcapitata Orsi), palla al centro con sponda di Glionna per Giacinti che resiste a un contrasto e libera il tiro dall’area piccola, ma Lonni para.
Nemmeno un minuto dopo, Giacinti ci prova di nuovo con un pallonetto che non beffa l’estrema del Sassuolo per pochissimi centimetri.

Al 63’ è Kühl che conclude verso la porta ma solo per esaltare i riflessi della numero 1 neroverde, con un ottimo inserimento “alla Perrotta” su imbeccata di Glionna dalla destra.

Ormai in campo c’è solo la Roma e il gol è assolutamente nell’aria; arriva al 64’, ancora con Valentina Giacinti, con un diagonale sinistro (sul quale Lonni appare non del tutto incolpevole) su suggerimento di Pandini. 3 a 0: partita e qualificazione in ghiaccio, e ormai si gioca solo per divertirsi – e infatti in tante provano la via del gol.

Mister Spugna decide quindi di effettuare un po’ di rotazioni per sperimentare, nell’alveo di una partita che ormai non ha più molto da dire. Entrano così Dragoni, Cissoko, Di Guglielmo (apparsa in grande spolvero) e Haavi; soprattutto il tecnico regala il tanto sospirato esordio alla giovanissima (19 anni) Liliana Merolla, terza portiera proveniente dalla Primavera e fin qui praticamente sempre presente in panchina – una grande emozione per lei, che le si legge sul volto al momento dell’ingresso in campo.
Fascia di Capitano che cambia due volte, dunque: prima da Giugliano a Ceasar, e poi a Haavi.

Non accade più molto: una punizione di Glionna sulla barriera, Giacinti che tenta la tripletta in un paio di occasioni (una nitida al termine dell’ennesima cavalcata box-to-box di Kühl), un bel colpo di testa di Haavi parato in due tempi sempre su suggerimento della giovane danese.
Dopo il dominio giallorosso visto stasera (e all’andata), sale ancora di più l’amarezza al pensiero che entrambe le sfide di campionato contro il Sassuolo siano terminate 1-1, in casa e fuori.

Il triplice fischio decreta che la Roma potrà difendere in finale il Trofeo guadagnato lo scorso 24 maggio a Cesena contro la Fiorentina.

Ora resta da sapere chi sarà l’avversaria: l’altra semifinale si gioca giovedì 6 marzo alle 18 a Biella, tra Juve e Fiorentina. L’andata ha visto le bianconere prevalere 3 a 2 al Viola Park.

Si attende anche l’indicazione definitiva della FIGC sulla data e sullo stadio in cui avrà luogo l’ultimo atto di questa competizione: probabilmente il 17 maggio, resta da vedere dove.

Come detto, è invece alle porte un appuntamento importantissimo per il campionato: domenica 9 alle 12.30 al Tre Fontane torna l’Inter, che al momento ci sopravanza di tre punti in classifica.
È quindi più di uno scontro diretto, è un vero e proprio crocevia per cercare di ambire almeno al secondo posto – match chiave per il quale le giocatrici della nostra Roma hanno bisogno di tutto il nostro supporto!

FORZA RAGAZZE, DAJE ROMA!  

Lorenzo Avenali – Lupi di Londra