Les talents de la Ligue 1

Dai “talentini” della Youth League ai talenti del campionato d’oltralpe. La Ligue 1 fa parte dei cinque migliori tornei continentali e nonostante la monotonia con cui il PSG lo domina, da quando è arrivato “monsieur” Nasser Al-Khelaïfi, rimane comunque un torneo affascinante soprattutto per la quantità di giovani che vi giocano. Presto però il regno dorato del reggente della famiglia qatariota potrebbe finire perché è notizia di questi giorni che l’uomo più ricco di Francia “monsieur” Bernard Arnault e la Red Bull, stanno acquistando il Paris FC, squadra in testa al campionato di Ligue 2.

Alle belle notizie si susseguono anche le brutte: L’Olympique Lyonnais o più comunemente Lione, squadra con un passato glorioso nel calcio femminile (8 Champions vinte) e un po’ meno in quello maschile (solo 7 campionati francesi) è sull’orlo di una crisi finanziaria. Il club francese qualora non dovesse riuscire a risolvere la propria situazione debitoria rischia di non iscriversi al prossimo campionato di Ligue 1.

Proprio dalla città che domina la valle del Rodano iniziamo il nostro viaggio in terra francese.

Il primo talento di oggi si chiama Malik Martin Fofana 19 anni, nato in Belgio a Aalst ma di origini familiari guineane (papà) e filippine (mamma).

Cresciuto nel settore giovanile dell’Aalst è passato in quelle del Gent già nel 2014 e nel 2022 ha firmato il suo primo contratto professionistico, di durata biennale. A luglio ha fatto il suo esordio in prima squadra, in occasione dell’incontro di Supercoppa del Belgio contro il Club Bruges. Nel settembre successivo ha esordito anche nelle competizioni europee, disputando l’incontro vinto per 3-0 contro lo Shamrock Rovers, valido per la fase a gironi di Conference League.

A gennaio 2024 viene acquistato dall’Olympique Lione per 19,5 milioni di euro e firma un contratto di 4 anni e mezzo fino a giugno 2028.

La sua esplosione in questa stagione è già storia! 18 presenze, 6 gol e 2 assist tra Ligue 1 ed Europa League. Ma qualcosina l’aveva già fatta vedere nella stagione calcistica precedente: da gennaio a giugno 2024 aveva messo a segno 4 gol e 1 assist in 21 presenze tra Ligue 1 e Coupe de France.

Tecnicamente è un ala sinistra di piede destro, bravissimo nel dribbling, meglio quando corre palla al piede. Deve migliorare nella precisione del tiro ma è sulla strada buona in virtù anche della sua giovane età.

Nel Lione gioca praticamente con i piedi sulla linea laterale del campo e dopo un paio di dribbling (quasi sempre riusciti) si ritrova a servire i compagni o a calciare in porta di destro.

Non ha molta ambivalenza nei piedi e questo crescendo potrebbe essere un problema per la sua completezza nel ruolo ma al momento con il destro sa essere ugualmente letale.

Il folletto di Aalst ha già debuttato anche in nazionale maggiore dopo aver fatto la trafila in quelle giovanili.

Non ha mai avuto dubbi e ha sempre scelto la nazionale belga e proprio contro l’Italia nell’incontro di Nations League ha segnato il numero uno nella casella delle presenze con i “diavoli belgi”.

Attualmente il suo valore di mercato è sui 30 milioni di euro ma molto dipenderà dalle sue prestazioni da qui a fine anno. Se come preannunciato il Lione sarà destinato a fare cassa per ripagare i propri debiti sicuramente per lui non sarà difficile essere ceduto a quel prezzo. Chi sarà il miglior offerente? Staremo a vedere.

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Il secondo talento di oggi viene direttamente dal Brasile, dalle spiagge bianche di João Pessoa, la città più a oriente del continente americano. Lui si chiama Luis Henrique Tomaz de Lima 21 anni esterno sinistro dell’Olympique Marsiglia.

Cresciuto calcisticamente giocando sulla sabbia della sua città (come tanti giocatori in Brasile), si trasferisce giovanissimo a giocare per il Club Tres Passos a quasi 4000km di distanza da casa sotto la regia del Botafogo. I gialloneri sono solo un club di passaggio tant’è che appena compie diciassette anni si trasferisce presso “O Glorioso” de Rio de Janeiro.

Con i bianconeri esordisce nel Brasileirão a 19 anni e dopo una stagione e mezza gli scout francesi del Marsiglia lo notano e lo portano sulle sponde del Mediterraneo.

Contratto di quattro anni e mezzo e ambientamento difficile: troppa “saudade” non lo aiutano ad inserirsi nel club che vanta già diversi problemi interni sia tattici che tecnici oltre a quelli economici che ormai da anni stanno travolgendo tutto il calcio francese.

Il rientro al Botafogo in prestito è quasi d’obbligo, pur di non perdere per strada il talento che possiede, e infatti con i bianconeri dopo un anno e mezzo ritrova smalto, gol e assist.

Il ritorno a Marsiglia è di quelli trionfali soprattutto perché finalmente il piccolo “garotinho” è maturato e con il cambio di allenatore in panchina ha tutte le chances per affermarsi.

De Zerbi è l’allenatore giusto e i numeri lo confermano: 6 gol e 4 assist in 13 presenze in campionato quest’anno.

L’esterno sinistro tutto dribbling e agilità è diventato calciatore. Gioca con la squadra e per la squadra e i dettami tattici non sono più un problema; d’altronde senza sacrificio non c’è successo.

Anche la fisicità è dalla sua parte essendo cresciuto ha messo su chili e centimetri che gli permettono di affrontare al meglio i duelli con i difensori franco africani della Ligue 1.

Se dovesse confermare quanto di buono fatto vedere fin d’ora (1 gol ogni due partite) a fine stagione il Marsiglia si ritroverà un tesoro tra le mani.

E naturalmente la Seleçao ringrazia; anche se da quelle parti è difficile smuovere un monumento come Vinicius jr.

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L’ultimo giocatore di oggi è colui che viene definito il nuovo talento di Francia. Da Le Parisienne a Le Monde passando per France Football descrivono questo talento come l’astro nascente del calcio francese.

Sto parlando di Ayyoub Bouaddi 17 anni nato a Senlis cittadina ad un’ora a nord da Parigi.

Origini marocchine le sue ma la sua appartenenza alla Francia non gli ha mai fatto avere dei dubbi come dimostra la scelta della nazionale con cui giocare: Le Bleus!

Fino ad ora ha disputato solo partite con l’under 15, l’under 16, l’under 17, l’under 18, l’under 20 e in ultimo l’under 21 francese.

Clairefontaine è diventata praticamente la sua seconda casa visto che qualsiasi commissario tecnico non esita a chiamarlo in nazionale aspettando la chiamata di Deschamps.

Nel frattempo il piccolo talento francese matura nel Lille di Bruno Genesio.

La sua storia calcistica però nasce nel Creil e solo nel 2021 si trasferisce nelle giovanili del Lille. Qui brucia praticamente tutte le tappe fino ad esordire in prima squadra il 5 ottobre del 2023, all’età di 16 anni e 3 giorni in Conference League, diventando il più giovane debuttante nella storia delle competizione, e più in generale di tutte le competizioni internazionali europee, nonché del Lilla stesso.

Da lì a poco ha esordito anche in Ligue 1 nell’incontro casalingo vinto 1-0 contro il Brest.

Ma è in questa stagione che si sta affermando e sta esprimendo tutto il potenziale che possiede.

Numeri importanti per un ragazzino di soli 17 anni: 15 presenze e 1 assist tra Ligue 1 e Champions League.

Nelle quattro presenze europee gioca 26 minuti contro lo Sporting Lisbona e la squadra francese perde 2 a 0. Nelle altre presenze da 90 minuti ciascuno il Lille batte il Real Madrid 1 a 0, pareggia con la Juventus 1 a 1 e vince a Bologna 2 a 1.

Non è una casualità soprattutto quando giochi contro squadre del genere e hai gli occhi puntati addosso di milioni di spettatori.

Bouaddi non ha badato a questi risultati anzi ha continuato a giocare come se niente fosse restando con i piedi per terra.

Il suo è un profilo interessantissimo non solo per la giovane età ma anche per le qualità che possiede.

Grandissima visione di gioco, piedi delicati, ottimo geometra (ma qui parliamo già di un architetto) del centrocampo, lanci millimetrici e buonissima interdizione. All’occorrenza sa fare anche il cosiddetto “box to box”, tanto ricercato dagli allenatori.

Insomma per diventare il futuro “Roi” della Francia calcistica e prima di essa del Losc Lille ha veramente tutto; Non gli resta che continuare così e far vedere ancora di più di cosa è ancora capace.

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