Libertadores Talents

Angolo Del DS Libertadores

Nell’emisfero settentrionale del mondo pallonaro i campionati di calcio hanno ripreso il loro corso e anche le coppe continentali hanno giocato la prima giornata.

Champions League ed Europa League hanno subito una profonda rivoluzione trasformandosi di fatto in due leghe europee più che in due coppe continentali.

Il numero di squadre è aumentato e le partite anche per il piacere di sponsor, stakeholders e soprattutto mister Ceferin.

Qualcosa hanno guadagnato anche i tifosi che vanno in trasferta: i biglietti per le partite non potranno costare più di 40€ almeno per l’Europa League.

Mentre in Europa accade tutto questo in Sudamerica non si è mai smesso di giocare: fatta eccezione per il Brasilerao, nei vari paesi si stanno giocando i tornei di Clausura e le coppe continentali sono giunte agli ottavi di finale.

In Copa Libertadores nell’andata degli ottavi, Colo Colo e River Plate se le sono date di santa ragione anche se la partita è terminata 1 a 1; Al ritorno hanno vinto gli argentini per 1 a 0. Altro pareggio ma pieno di pali è stato quello tutto brasiliano tra Botafogo e San Paolo; Al ritorno ha vinto il Botafogo ai rigori in una gara molto equilibrata anche nelle espulsioni. Le uniche due vittorie nelle partite d’andata degli ottavi sono state quelle del Fluminense (detentore della coppa) contro l’Atletico Mineiro e del sorprendente Peñarol in casa del Flamengo. In attesa di sapere cosa farà il Peñarol in casa contro il Flamengo, L’Atletico Mineiro ha superato 2 a 0 la Fluminense nel ritorno degli ottavi e giocherà la semifinale contro il River Plate.

Il 23 e il 30 ottobre ci saranno l’andata e il ritorno delle semifinali mentre il 30 novembre ci sarà la finalissima a Buenos Aires.

Proprio dalla coppa più prestigiosa del Sud America andremo a vedere cinque talenti che meritano l’attenzione dei calciofili di tutto il mondo.

Il primo talento di oggi si chiama Sergio Damián García Graña 21 anni,nato a Canelones ad un’ora di auto da Montevideo.

E’ cresciuto calcisticamente nelle giovanili del Peñarol in cui ha fatto tutta la trafila delle giovanili per poi esordire in prima squadra a marzo del 2023 nel match di Apertura contro il Deportivo Maldonado terminato 2 a 1 per il Peñarol.

Tatticamente è un mediano che si adatta molto bene a giocare davanti alla difesa per far ripartire l’azione. Tecnicamente è dotato di un ottimo destro preciso nei passaggi e accurato nel tiro da fuori. Decisivo nei tackle e arcigno nell’interdizione.

Fisicamente non è molto alto (178 centimentri) ma ha tanta “garra” e fosforo: materiali essenziali se si vuole giocare a calcio.

Il 2023 è stato l’anno della sua esplosione anche in nazionale: E’ arrivato secondo dietro al Brasile vincendo la medaglia d’argento nel campionato sudamericano under 20 per nazioni. Poi ha conquistato l’oro contro l’Italia nel mondiale under 20.

Titolarissimo in questo 2024 nel centrocampo giallonero creato da Diego Aguirre totalizzando 27 presenze e 1 gol giocando 2.282 minuti tra Primera Division e Libertadores.

Ha un valore di mercato tra i 2,5 e i 3 milioni di euro, cresciuto del 150% rispetto alla passata stagione e un contratto in scadenza nel 2026.

Insomma un giocatore veramente predestinato che ora sta guidando il Peñarol verso un incredibile semifinale dalla quale manca dal lontano 2011 quando perse poi in finale contro i brasiliani del Santos.

La Copa Libertadores invece manca agli uruguagi dal lontano 1987, ma quella era un’altra squadra allenata dal grande Oscar Washington Tabarez.

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Il secondo talento di oggi si chiama anche lui Damian ma di cognome fa Pizarro e come ogni sudamericano ha il doppio nome e il doppio cognome: Damián Nicolás Pizarro Huenuqueo.

E’ nato a Santiago del Cile nel 2005 (19 anni compiuti a Marzo) e di ruolo fa l’attaccante.

In patria lo chiamano La Maquina per via della sua capacità realizzativa.

Si è appena trasferito dal Colo Colo all’Udinese nonostante i due club avessero perfezionato l’accordo già a gennaio di quest’anno. I friulani l’hanno tenuto d’occhio per tutta la stagione e a luglio l’hanno portato ad Udine.

Andrea Carnevali capo scouting dell’Udinese, non si è lasciato sfuggire il talento cileno affascinato anche dal quel cognome che in terra friulano rievoca il periodo d’oro dell’Udinese di Guidolin con il Pek Pizarro in campo.

Damian Pizarro non è parente del più famoso Claudio rimasto nei cuori anche dei tifosi giallorossi ma con lui condivide il cognome e l’esperienza calcistica di aver iniziato a giocare a calcio nell’Universitad de Chile.

Solo nel 2019 si è trasferito nelle giovanili del Colo Colo: l’allora allenatore Ariel Paolorossi rimase impressionato da questo quattordicenne che in un torneo amichevole realizzò una doppietta proprio contro il Colo Colo.

Fisicamente è un giocatore molto ben strutturato con 187 centimetri per 83 kg; Molto potente e allo stesso tempo rapidissimo. Abile nel gioco aereo e nel gioco di squadra: denota una buona capacità nella difesa del pallone ed è bravo a cercare la profondità o ad aprire spazi per i compagni di squadra.

Tecnicamente è un destro naturale con una buona capacità di calcio e con discrete doti di palleggio e dribbling.

Quest’anno ha totalizzato 20 presenze tra Copa Libertadores e Primera Division cilena realizzando 5 gol e 1 assist in appena 760’ giocati.

In Libertadores non è stato determinante sotto il profilo realizzativo ma ha saputo mettersi in mostra con giocate importanti che hanno permesso al Colo Colo di giungere fino al doppio confronto con il River Plate. 

In nazionale invece Pizarro ha esordito a 18 anni e 233 giorni contro il Paraguay, diventando il secondo calciatore più giovane ad avere esordito con la selezione cilena nella storia.

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Il terzo talento di oggi è Luiz Henrique André Rosa da Silva 23 anni, nato a Petropolis nello stato di Rio de Janeiro.

Ha mosso i primi passi nel mondo del calcio nella Fluminense facendo tutta la trafila delle giovanili per poi esordire a 19 anni nel Brasilerao nell’incontro Fluminense Palmeiras terminato 1 a 1.

Dopo sole due stagioni con i Tricolores è arrivata l’offerta del Betis Siviglia che per 14 milioni di euro l’ha acquistato e portato al Benito Villamarin.

In terra andalusa ha trovato fortuna ma anche una certa difficoltà legata ai rigidi dettami tecnici di Manuel Pellegrini. Nonostante questo però la sua prima stagione è stata più che positiva realizzando 7 assist e 3 gol in 43 partite tra Liga, Copa del Re, Europa League e Supercopa giocando complessivamente 2.475 minuti.

A febbraio di quest’anno però è arrivata la svolta per la sua carriera: un contratto economicamente più vantaggioso e la possibilità di tornare a giocare in patria.

Il presidente John Textor plenipotenziario del Botafogo lo ha acquistato per 106,6 milioni di real brasiliani (al cambio sono 17 milioni e 500 mila euro circa) realizzando di fatto l’acquisto più costoso nella storia dei bianconeri.

L’esterno destro brasiliano dopo una prima parte di stagione giocata con il Betis in cui aveva confermato quanto di buono fatto l’anno prima ha cambiato le sorti del club carioca proiettandolo verso la vetta del Brasilerao.

Ad oggi Luiz Henrique ha realizzato infatti 6 gol e 3 assist in 27 partite del Brasilerao, 2 gol e 1 assist in Copa Libertadores in 9 presenze oltre a 3 presenze nella Copa Carioca.

Una cuiosità: Al primo gol realizzato nello stadio di casa Nilton Santos, Luiz Henrique indossò la maschera di Batman per festeggiare la realizzazione.

Tecnicamente Luiz Henrique è un talento molto estroso che ama i dribbling, i tunnel e i colpi ad effetto; rientra col suo sinistro verso il centro dell’area per poi calciare in porta.

Nel 4-2-3-1 disegnato da Artur Jorge tecnico del Botafogo, Luiz Henrique gioca da esterno destro con compiti prettamente offensivi.

La sua velocità e la sua prestanza fisica (182 centimetri) gli permettono di essere rapido e decisivo sulla fascia e soprattutto letale in contropiede.

Nella sontuosa campagna acquisti di questa stagione Luiz Henrique è sicuramente il colpo migliore che il Botafogo potesse fare; il capocannoniere della squadra sta giocando la migliore stagione della sua carriera e soprattutto il Botafogo è in semifinale di Copa Libertadores.

Nell’agosto di quest’anno è stato convocato per la prima volta nella Seleçao contro l’Ecuador.

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Il quarto talento di oggi è William Gomes Carvalho Santos 18 anni, nato a Aracaju nello stato di Sergipe dove l’oceano Atlantico bagna il Brasile.

E’ entrato a far parte delle giovanili del San Paolo solo nel 2021 e non appena vi è entrato è stato subito convocato nelle selezioni under 15 e poi under 17 della nazionale brasiliana.

Carlos Belmonte direttore sportivo del club paulista, ha dichiarato a Globo Esporte: “William Gomes è un gioiello di assicuro valore e il San Paolo lo vuole far crescere con molta cura e attenzione”.

William Gomes ha firmato il suo primo contratto da professionista nel marzo 2023 con scadenza 2028 e con una clausola rescissoria di 440 milioni di real brasiliani. (72 milioni di euro circa)

Lo scorso anno ha iniziato ad affacciarsi nella prima squadra grazie alla convocazione dell’ex allenatore Dorival Junior, oggi diventato allenatore della Seleçao; quest’anno con Luis Zubeldia si sta ritagliando lo spazio che merita: 14 presenze e 3 gol in totale tra Brasilerao, Copa do Brasil, Copinha, Libertadores e Paulistao.

Sicuramente il gol che ha catturato l’attenzione dei media brasiliani è stato quello contro il Cruzeiro nel match dello scorso 15 settembre: sinistro all’angolino mentre scivolava in area di rigore.

Ma tutta la partita è stata giocata all’altezza del talento che possiede; Le sue qualità migliorano di partita in partita.

Tecnicamente è un giocatore che ama il dribbling, puntare l’avversario e crossare dal fondo per l’attaccante che segue l’azione. Nel San Paolo gioca sul versante sinistro obbligandolo di fatto ad avere meno chances di calciare verso la porta avversaria.

Nelle rotazioni della squadra è il sostituto di Lucas Moura ma l’imprevedibilità e le ottime prestazioni che sta collezionando stanno minando la titolarità di quest’ultimo.

Il 4-2-3-1 con cui gioca il San Paolo potrebbe non essere il modulo che valorizzi al meglio le sue caratteristiche di gioco; le sue capacità di attaccare gli spazi e la sua rapidità potrebbero rendere meglio nel 4-3-3 giocando ovviamente da esterno d’attacco.

Intanto il suo valore cresce dopo ogni partita e ad oggi è già triplicato rispetto a marzo 2023.

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L’ultimo talento di oggi è Matheus Martinelli Lima 22 anni, nato a Presidente Prudente la città della micro regione omonima che è la più piccola del Brasile.

Di chiare origini italiane da parte di padre come il più famoso Martinelli che gioca nei Gunners.

Cresciuto calcisticamente in club minori quali Marília Atlético Clube, Osvaldo Cruz Futebol Clube e Grêmio Desportivo Prudente, è approdato nelle giovanili della Fluminense solo nel 2017.

In pianta stabile nella Fluminense dal 2021 vanta già una Libertadores e una Super Copa nella sua bacheca personale.

Lo scorso anno è stato l’anno della sua consacrazione con 49 presenze 3 gol e 3 assist; in questa stagione ha totalizzato già 46 presenze con 1 gol e 1 assist giocando 3674 minuti rispetto ai 3385 della stagione scorsa.

La stagione della Fluminense sta complicando costringendolo ad aspettare ancora una convocazione nella Seleçao.

In nazionale infatti la concorrenza è tantissima e non sarà facile per lui ritagliarsi uno spazio in quel ruolo.

Tecnicamente è un centrocampista centrale, può fare anche il mediano e non disdegna le sortite offensive; destro naturale, bravo sulle seconde palle, efficiente nella fase difensiva molto abile in quella offensiva. E’ quello che si definisce da un punto di vista tattico un “tuttocampista”; Ha la capacità di fare il direttore d’orchestra e dirigere il gioco della squadra ma anche di fare il gregario, macinando tanti chilometri in partita ed essere sempre aggressivo sull’avversario.

Ha una discreta proprietà di palleggio e la sua intelligenza tattica gli ha permesso in due anni di prendersi le chiavi del centrocampo Tricolor diventando uno dei migliori centrocampisti in Brasile nel suo ruolo.

Attualmente ha un valore di 9 milioni di euro e un contratto in scadenza a dicembre 2026.

Al momento non si parla di rinnovo o quantomeno il discorso è rimandato alla fine della stagione calcistica in corso ma il suo obiettivo è quello di sbarcare in Europa e dimostrare anche da noi il suo valore.

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Gianni C. – Roma Club Parma