MLS Talents – Prima parte

Il campionato americano ha accresciuto la propria popolarità a suon di dollari, usati per convincere le star del calcio europeo a giocare negli Stati Uniti un po’ come fecero prima i russi, poi i cinesi e infine gli arabi.

La differenza tra americani, russi, cinesi e arabi l’ha fatta lo stile e la qualità della vita: vita occidentale “versus” vita orientale.

La grande intuizione di David Beckham di portare a Miami Lionel Messi e i suoi eterni amici ha fatto il resto donando alla MLS molta più popolarità e visibilità di quanto ne avesse prima.

Da quando il campione di Rosario ha messo i piedi in America il “soccer” ha iniziato a spostare l’interesse degli americani dal football, dal baseball e dall’hockey.

Il basket vive in un mondo a parte che non approfondiremo in questa rubrica.

La regular season in MLS è quasi al termine: nella Western Division dominano gli LA Galaxy (ex squadra di Beckham quando giocava) detentori del record di vittorie del campionato a stelle e strisce mentre nella Eastern Division in testa c’è proprio l’International Miami di Lionel Messi.

Al termine della stagione regolare le prime sette di ogni raggruppamento accederanno ai playoff ad eliminazione diretta mentre l’ottava e la nona classificata di ogni girone si sfideranno per raggiungere le altre sette in modo da formare le sedici finaliste della fase finale.

Un paio di curiosità: nel campionato americano sono presenti anche tre squadre canadesi (Vancouver, Toronto e Montreal) nonostante da diversi anni esista la Canadian Premier League; mentre nel 2025 dovrebbe entrare nella Major League Soccer anche il San Diego FC per giocare nella Western Division equilibrando così il numero di squadre rispetto all’altra divisione.

La MLS non è proprio un campionato come gli altri; infatti non prevede retrocessioni in altre leghe ma solo iscrizioni su invito e soprattutto dietro disponibilità economica anche se in America esistono altri campionati come l’USL Championship considerato un campionato minore.

Ma ora passiamo ai giovani talenti che giocano in MLS.

Il primo talento di oggi gioca nell’International Miami e si chiama Benjamin Cremaschi 19 anni nato a Miami.

Di origini argentine è cresciuto in una famiglia di sportivi: il papà è stato un discreto giocatore professionistico di rugby mentre la mamma di hockey sul prato.

Il fatto di aver la possibilità di giocare sia per l’Argentina che per gli USA non ha aiutato il suo processo di decisione: Nel 2022 è stato convocato dagli Stati Uniti Under-19 e nell’ottobre dello stesso anno ha partecipato a uno stage con l’Under-20; il 7 dicembre 2022 è stato convocato dall’Argentina Under-20 per uno stage in preparazione del Mondiale Under-20.

Alla fine la scelta è ricaduta sugli Stati Uniti e il 30 agosto 2023 ha ricevuto la prima convocazione con la Nazionale statunitense esordendo il 13 settembre, entrando in campo nella ripresa dell’amichevole contro l’Oman.

Forse alla fine sulla sua scelta deve aver influito l’essere nato a Miami e l’essere cresciuto dalle parti di Key Biscane.

Calcisticamente è cresciuto nella Weston Academy per poi trasferirsi nel 2021 nelle giovanili dell’Inter Miami con cui l’anno successivo ha debuttato in MLS Next Pro (il nostro campionato primavera).

Il “Tata” Martino che di talenti se ne intende, l’ha portato in prima squadra già nella scorsa stagione dove ha totalizzato 6 assist e 3 gol in 41 presenze tra MLS, Leagues Cup e US Open Cup.

Quest’anno le cose stanno diventando più serie perché il “Tata” gli ha dato un tutore in campo che si chiama Lionel Messi e quando si studia presso l’accademia del calcio bisogna stare molto attenti.

Solo 3 gol e 1 assist in 23 presenze con in mezzo la partecipazione ai Giochi Olimpici di Parigi con gli USA e una panchina nella Champions della Concacaf.

Gerardo Martino tecnico dell’Inter Miami gli ha cambiato posizione in campo spostandolo venti metri più avanti, facendolo giocare anche da trequartista con la conseguenza di godere di maggiori attenzioni da parte dei difensori avversari.

Insomma non è facile per lui imparare da uno dei più grandi giocatori della storia del calcio ma sicuramente averlo accanto in partita e allenamento lo aiuterà. Nel frattempo però lo shock ha contagiato un po’ tutta la famiglia come rivelato dai genitori Pablo e Jimena: “Non riusciamo a capacitarci completamente dell’idea che Benjamin segni un gol e Messi venga a congratularsi con lui”.

Il numero 30 dell’Inter Miami ha il futuro assicurato, parola di Lionel Messi.

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Il secondo talento di oggi si chiama Mateusz Bogusz 23 anni nato in Polonia a Ruda Śląska vicino Katowice.

E’ cresciuto calcisticamente nel suo paese avendo militato prima nel Gwiazda Ruda Śląska fino al 2011 e poi nel Ruch Chorzów fino al 2018. Successivamente è stato acquistato dal Leeds per cento mila euro per poi essere girato in prestito in un tourbillon senza fine tra Logroñés ed Ibiza con successivo ritorno al Leeds. 

A marzo dello scorso anno è stato ceduto al Los Angeles FC per la cifra di 1 milione di euro con un contratto di tre anni e opzione per il rinnovo di un anno in favore della società californiana.

A nulla era valsa la fortissima corte del Celtic di Glasgow.

Nella prima stagione in MLS non ha inciso particolarmente nonostante abbia giocato ben 41 partite tra campionato e playoff, Leagues Cup, Us Open Cup e Champions Concacaf, totalizzando 4 gol e 6 assist.

Quest’anno invece le cose si sono fatte molto serie catturando l’attenzione degli addetti ai lavori: 18 gol e 9 assist in 42 presenze tra campionato, Leagues Cup e Us Open Cup.

Ovviamente primo titolo in bacheca per lui poiché i LAFC hanno conquistato la Us Open Cup battendo in finale lo Sporting Kansas City realizzando anche un assist.

Numeri impressionanti che stanno proiettando il polacco verso il titolo di MVP della stagione per i Los Angeles FC.

Dai campi innevati polacchi al sole e all’erba sintetica della California. Il salto è grandissimo ma non per Bogusz che in soli sei anni è arrivato là dove si realizza il sogno americano.

Ma l’opera non è ancora compiuta perché i Los Angeles FC sono ancora in corsa per il titolo di campioni della MLS.

In questa stagione Bogusz ha dimostrato di saperci fare con i piedi facendo vedere in campo numeri da Playstation a tratti quasi irrisori per l’avversario di turno.

Forse il campionato americano inizia già a stargli stretto e chissà che il Leeds non si stia mordendo le mani.

Bogusz tatticamente è un centrocampista centrale che nel corso della stagione ha giocato spesso trequartista o “falso nueve” nel 3-4-3 di Steven Cherundolo.

Nonostante l’arrivo di un pezzo da novanta come Olivier Giroud, il giocatore polacco ha saputo ritagliarsi il proprio spazio anche in attacco perché con il piede destro fa veramente quello che vuole.

Davvero tanti i gol da fuori area piazzati alle spalle del portiere o gli assist disegnati per i compagni.

Ad agosto di quest’anno è stato convocato per la prima volta in nazionale maggiore, con cui ha esordito l’8 settembre seguente nella sfida persa 1-0 in Nations League, in trasferta, contro la Croazia

Insomma se queste sono le premesse è facile che al termine della stagione americana attraversi nuovamente l’Atlantico per giocare dove merita di stare.

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Il terzo e ultimo talento di questa prima parte della rubrica dedicata ai talenti del campionato MLS, si chiama Gabriel Fortes Chaves meglio noto come Gabriel Pec nato a Petropolis in Brasile 23 anni fa.

Come quasi tutti i giocatori carioca Pec non è il cognome ma un “appellido”; nelle giovanili del Vasco da Gama erano presenti tantissimi giocatori con il nome Gabriel ma lui proveniva da Petropolis e in quella città vi era una squadra di futsal fortissima il Petropolis Esporting Club.

In realtà però i primi calci li ha dati nel Carangola, club poverissimo di un quartiere di Rio con cui ha però vinto la Copa Zico under 13 davanti a centinaia di persone e naturalmente gli osservatori del Vasco da Gama.

Il trasferimento nel Vasco da Gama è immediato e con il club di Rio de Janeiro fa tutta la trafila delle giovanili esordendo in prima squadra il 7 settembre 2019 disputando l’incontro di Série A perso 2-0 contro il Bahia.

Nelle stagioni successive le cose vanno sempre meglio fino alla passata stagione dove realizza 14 gol e 5 assist in 50 partite tra Brasileirão, Copa Carioca, Copa do Brasil e Campeonato Carioca.

A gennaio del 2024 si trasferisce al Los Angeles Galaxy per la cifra di 9,3 milioni di dollari sfruttando la norma del Young Designated Player Rule, o come è stata ribattezzata norma Beckham, in quanto lui fu il primo giocatore ad essere ingaggiato con questa regola.

La regola prevede la possibilità di ingaggiare fino a tre giocatori che sarebbero considerati al di fuori del “salary cap” della squadra della MLS (offrendo al giocatore individuato uno stipendio più alto o pagando una quota di trasferimento per il giocatore). La regola, adottata per la prima volta nella stagione 2007/2008, consente alle squadre americane di competere economicamente per giocatori di punta nel mercato calcistico internazionale.

Tecnicamente è un esterno destro di piede sinistro che ama rientrare verso l’area per poi trafiggere il portiere avversario. Molto veloce, abilissimo nell’uno contro uno, grande dribbling e ottima visione di gioco fanno di lui un giocatore molto maturo calcisticamente nonostante la giovane età.

I dati parlano chiaro: 17 gol e 15 assist in 35 partite tra campionato e Leagues One da gennaio ad oggi.

Grazie anche alle sue prestazioni i LA Galaxy viaggiano solitari verso la vetta della classifica della regular division e si candidano ad essere una delle franchigie designate per la vittoria finale.

Il giovane brasiliano invece si candida ad essere l’MVP della Major League Soccer.

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Gianni C. – Roma Club Parma