Speciale Europeo under 19

a cura di Gianni C. – Roma Club Parma

La nostra rubrica questa settimana fa tappa in Nord Irlanda dove si sta giocando il Campionato Europeo under 19 e dove sono impegnate ben 8 nazionali: sette qualificate di diritto tra cui l’Italia e l’Irlanda del Nord come paese ospitante.

L’Italia è campione in carica grazie alla vittoria contro il Portogallo in finale per 1 a 0 nella manifestazione disputata a Malta nel 2023.

Conclusa la fase a gironi che ha visto trionfare Italia e Francia nei rispettivi raggruppamenti, le due compagini nazionali dovranno affrontare in semifinale rispettivamente la Spagna e l’Ucraina.

La qualificazione alle semifinali però aggiunge un altro importante traguardo ovvero la qualificazione diretta al Mondiale under 20 del 2025 che si giocherà in Cile.

Le quattro semifinaliste hanno impressionato e meritato l’accesso alla fase finale della manifestazione. A onor di cronaca anche la Turchia avrebbe meritato qualcosa in più.

Il primo talento di oggi è uno spagnolo e si chiama Yarek Gasiorowski 19 anni nato a Polinyà de Xúquer vicino Valencia.

Ha il doppio passaporto per via delle origini polacche del papà ma sin da piccolo ha avuto le idee chiare scegliendo la nazionale spagnola.

E’ cresciuto calcisticamente nelle giovanili del Valencia e sin da subito si è messo in evidenza per le sue doti fisiche essendo alto 192 centimetri per 82 kg.

Nel 2022 ha firmato il suo primo contratto professionistico con il Valencia e nello stesso anno il The Guardian lo ha inserito nella lista dei 60 migliori calciatori al mondo nati dopo il 2005.

Dopo qualche apparizione nella seconda squadra valenciana il Valencia Mestalla, Gasiorowski si è conquistato a suon di prestazioni positive il diritto di entrare a far parte del Valencia che gioca in Liga.

Nella stagione appena conclusa infatti ha collezionato ben 14 presenze giocando titolare nella parte finale della stagione.

La sua duttilità tattica gli permette di giocare anche terzino sinistro nonostante però il suo ruolo naturale sia quello di difensore centrale.

Possiede doti di grande valore in quanto è di piede sinistro che può ricoprire sia il ruolo di difensore centrale che terzino sinistro e queste peculiarità sono prese in grande considerazione dagli addetti ai lavori del mondo del calcio.

Tecnicamente è un difensore molto agile e bravo nelle chiusure. Bravo nei colpi di testa anche in zona gol e nel corso della sua breve carriera ha dimostrato un’ottima intelligenza tattica.

Legge bene le chiusure difensive e marca molto bene a uomo aiutandosi col fisico di cui dispone.

Sicuramente in questo Europeo sta dimostrando di essere uno dei migliori difensori europei per l’età che ha complice anche il gol realizzato contro la Turchia.

La scorsa estate la Juventus era stata vicinissima al suo acquisto ma poi il talento spagnolo ha deciso di restare a Valencia e crescere con il club in cui ha sempre giocato.

Il secondo talento di oggi gioca nella nazionale italiana e no non stiamo parlando di Francesco Camarda: di lui ne abbiamo ampiamente parlato qui https://shorturl.at/39ttg

Questa volta la nostra attenzione è andata su Luca Di Maggio autentico motorino della nazionale azzurra a questo Europeo.

Nato a Segrate vicino Milano 19 anni fa la sua storia calcistica si è tinta di nerazzurro sin da piccolo.

Nell’Inter infatti è cresciuto calcisticamente e ha affrontato tutte le selezioni giovanili prima di arrivare nell’under 19 nella quale ora gioca.

Tecnicamente è un centrocampista in grado di fare tutte le fasi; Destro naturale, è in grado di svolgere con dedizione i compiti tattici, creare spazi per i compagni, inserirsi tra le linee e soprattutto ha un tiro fortissimo da fuori area.

L’Inter ha praticamente il clone di Barella in casa al quale somiglia anche fisicamente.

Bernardo Corradi, tecnico della nazionale under 19 stravede per lui tanto da avergli affidato anche la fascia di capitano durante quest’Europeo.

Di Maggio sta ripagando la fiducia del mister senese con prestazioni importanti condite anche da un gol contro la Norvegia all’esordio.

In chiave mercato sembra sia molto vicino al Cesena del direttore sportivo Fabio Artico, sempre attento ai talenti da valorizzare.

E’ un talento da tener d’occhio che ha bisogno di maturare in un campionato inferiore rispetto alla Serie A ma sicuramente è un ragazzo di cui si sentirà parlare tra qualche anno.

Al momento non ha nessuna presenza in Serie A ma nella stagione appena conclusa ha messo a referto 39 presenze, 9 gol e 4 assist tra campionato e coppa Primavera 1 e Youth League.

Alessandro Lucci, potente manager del calcio italiano è l’agente che ne cura gli interessi e a ben guardare di interesse attorno al ragazzo ce n’è già tanto.

Il terzo talento di oggi si chiama Fabio Chiarodia nato 19 anni fa ad Oldenburg in Germania da genitori italiani.

La famiglia si era trasferita nella cittadina tedesca da Cinto Caomaggiore comune nel Friuli Venezia Giulia in cerca di fortuna

Chiarodia è cresciuto calcisticamente nell’Oldenburg per poi passare nelle giovanili del Werder Brema nel 2014.

Nel 2021 dopo aver firmato il primo contratto da professionista debutta in Bundesliga 2 con il Werder, diventando così il più giovane esordiente nella storia della società tedesca, nonché il secondo più giovane nella storia della Bundesliga 2.

Nell’ottobre del 2022 esordisce anche in Bundesliga a 17 anni, quattro mesi e 17 giorni, diventando così il più giovane debuttante del Werder Brema nella massima serie tedesca.

Nel 2023 firma il secondo contratto da professionista a soli 18 anni con il Borussia Mönchengladbach della durata di quattro anni.

I Fohlen acquistano il giovane talento italiano per 2 milioni di euro inserendolo da subito in prima squadra.

Il bilancio stagionale parla di 7 presenze in Bundesliga e 3 in coppa di Germania.

Chiarodia tecnicamente è un centrale difensivo molto attento, pulito negli interventi e bravissimo ad impostare la manovra offensiva.

Spesso partecipa attivamente alla manovra offensiva poiché è dotato di una grande prestanza fisica.

Gioca sia nella difesa a quattro ma anche nella difesa a tre ed essendo un mancino naturale come già descritto per Gasiorowski, è una dote importantissima.

Quest’anno i difensori italiani vanno di moda in Germania come dimostra l’acquisto da parte del Bayer Leverkusen di Andrea Natali.

Su di lui avremo modo di approfondire soprattutto se confermerà quanto fatto vedere finora nelle giovanili del Barcellona.

Chiarodia si appresta a vivere una stagione da protagonista con il club di Mönchengladbach: nelle gerarchie di Seoane tecnico della formazione tedesca, sarà il sostituto di Elvedi oppure se confermerà quanto di buono fatto vedere a questo Europeo sarà titolare proprio accanto al nazionale svizzero.

Dopo aver parlato di talenti italiani e spagnoli non potevamo non dire nulla sulla Francia under 19.

La nazionale transalpina è da sempre una miniera di talenti pronti a sbocciare e la Ligue 1 è il campionato perfetto dove farli crescere.

Il quarto talento di oggi è Saimon Nadelia Bouabré 18 anni nato a Saint-Etienne in Francia.

E’ cresciuto calcisticamente nella squadra della sua città per poi approdare nelle giovanili del Monaco da giovanissimo.

E’ un giocatore in rampa di lancio che si sta guadagnando l’ingresso in prima squadra nel Monaco anche se nella scorsa stagione ha totalizzato solo una presenza in Ligue 1 e per giunta all’ultima giornata.

Bouabré è un numero dieci di quelli che sui campi di calcio non se ne vedono più.

Ha numeri tecnici impressionanti e skills che si vedono nei videogiochi.

La sua visione di gioco gli permette di fare passaggi trovando linee che gli altri non vedono e soprattutto ha una mira e una precisione importante per un ragazzo di 18 anni.

Ha fatto parte della selezione under 17 francese che lo scorso anno si scontrò in finale contro la Germania al Mondiale di categoria segnando il gol del momentaneo 1 a 2.

Fu protagonista in negativo sempre con la nazionale under 17 anche all’Europeo di categoria sempre contro la Germania in finale sbagliando uno dei rigori.

Per questi motivi, questo Europeo rappresenta per lui una sorta di rivincita conscio del fatto che la Germania non c’è e soprattutto i suoi mezzi tecnici sono cresciuti notevolmente.

Durante questa competizione continentale ha segnato già due gol e fornito un assist e il tecnico francese Diomède lo reputa una pedina importantissima nel suo 3-5-2-1.

Bouabré dirige il centrocampo come un maestro d’orchestra dando alla squadra la giusta imprevedibilità e la concretezza di chi sa di avere nei piedi un tasso tecnico maggiore rispetto agli altri.

Il suo difetto più grande è lo scarso utilizzo del piede sinistro; Ma con il destro crea magie fuori dal comune.

Quanto visto finora fa ben sperare e la fila di club interessati che busseranno alla porta del Monaco dopo l’Europeo sarà ancora più lunga.

L’ultimo talento di oggi invece si chiama Valentin Atangana Edoa 18 anni nato a Younde in Camerun da genitori camerunensi.

Anche se è nato in Camerun ha da sempre scelto di giocare per le nazionali giovanili francesi e con l’under 17 nel 2022 si è laureato campione d’Europa.

La sua carriera calcistica nasce nel Neuvillette-Jamin per poi prendere la direzione di Reims.

Con il club alsaziano fa tutta la trafila delle giovanili per poi esordire nel 2023 in prima squadra.

Nella stagione appena conclusa ha totalizzato ben 15 presenze in Ligue 1 trovando un grande apprezzamento trai i tifosi e soprattutto tra gli addetti ai lavori.

Tecnicamente è un centrocampista dal baricentro basso bravo in interdizione e soprattutto nella fase di transizione tra la difesa e l’attacco.

Dotato di piedi educati è in grado di far ripartire l’azione rapidamente avendo nel suo bagaglio tecnico una buona visione di gioco e soprattutto vede sempre il posizionamento dei compagni.

Non ha caratteristiche offensive e per quello cerca poco la porta ma in compenso è indispensabile in mezzo al campo.

Lo aveva capito benissimo l’allenatore del Reims Diawara nella passata stagione chissà quanto spazio gli riserverà il nuovo tecnico sloveno Elsner.

In nazionale a questo Europeo ha la fascia di capitano al braccio e soprattutto sta facendo la differenza in mezzo al campo.

Le sue prestazioni si sono arricchite dai due assist regalati ai compagni e dalla dinamicità che imprime alla manovra complice l’esperienza maturata quest’anno in Ligue 1.

Atangana è un giocatore da tener d’occhio per il prossimo futuro perché sta maturando molto in fretta e come tale anche il prezzo del cartellino potrebbe salire rapidamente.

Altra curiosità non da trascurare: nelle movenze ricorda un certo N’golo Kanté.