a cura di Gianni C. – Roma Club Parma
Dopo la meraviglia apparsa ieri sera negli occhi di milioni di appassionati di calcio, Real Madrid Manchester City rischia di diventare il manifesto calcistico per eccellenza, in attesa del ritorno.
Parlare di talenti quest’oggi risulta difficile perché ieri sera in campo ne abbiamo visti veramente tanti.
Ma il nostro viaggio in giro per il mondo non si ferma mai e anzi proprio perché in campo ieri sera c’erano le squadre forse più forti d’Europa piene di talenti è doveroso insistere per scovarne degli altri, i quali un giorno, anche loro potranno giocare un match intenso di Champions League come quello di ieri sera.
Il primo talento di oggi sta crescendo veramente in fretta e gioca a Manchester ma sponda Red Devils.
Kobbie Mainoo, 18 anni nato a Stockport, sobborgo di Manchester da genitori ghanesi, doppia nazionalità inglese e ghanese ma con le idee chiare, ha già deciso per chi giocare avendo esordito lo scorso 19 marzo 2024 nell’amichevole Inghilterra Brasile, persa dagli inglesi.
Un futuro da predestinato quello di Mainoo che ha saputo scalare le gerarchie all’interno del club passando rapidamente dalle giovanili del club alla prima squadra in pochissimo tempo.
Il primo contratto professionistico l’ha firmato a Maggio del 2022 e lo scorso anno lo ha già rinnovato fino al 2027 con opzione di rinnovo di un anno in favore del Manchester United.
Tatticamente è un mediano polivalente. Bravo nell’interdizione e nel recuperare palloni ma poi è velocissimo nella fase di transizione, soprattutto palla al piede, e con l’eleganza di una mezz’ala crea e propone gioco per i compagni.
Gli apprezzamenti all’Old Trafford si sprecano per questo ragazzino che a Gennaio 2023 giocava ancora nell’under 21 del Manchester United.
In quattro mesi il suo valore è aumentato del 600% e sicuramente sarà destinato ad aumentare ancora.
Quest’anno sta giocando con grande continuità avendo di fatto tolto il posto ad Amrabat e totalizzando complessivamente 26 presenze, 3 goals e 2 assist tra Premier League, FA Cup, Champions League, Efl Trophy e Youth League.
Con molta probabilità giocherà gli Europei in Germania con la nazionale maggiore quest’estate a meno che non si decida di farlo partecipare all’Europeo under 19.
Il secondo talento di oggi è un pilastro del nuovo Tottenham targato Ange Postecoglu.
Il suo è un percorso di crescita graduale che lo ha portato prima in Germania, nel Wolsfburg e poi alla corte degli Spurs in Premier League.
Ma calcisticamente nasce in Olanda nel Volendam dove fa tutte le giovanili prima di approdare in prima squadra.
Sto parlando di Micky van de Ven, 22 anni nato a Wormer nel nord dell’Olanda, nazionale olandese.
La sua struttura fisica è di quelle imponenti, 193 centimetri per 81 kg di peso ma ciò che colpisce è la capacità di saper giocare sia difensore centrale che terzino sinistro.
Infatti van de Ven è di piede mancino, merce rara nel mondo del calcio, e soprattutto è veloce: detiene il record di giocatore più veloce mai registrato in Premier League, avendo toccato i 37.38 Km/h nella partita contro il Brentford.
Siamo al cospetto di un difensore moderno, atletico e soprattutto tecnico perché tra le sue doti vi è anche la capacità di crossare e di impostare l’azione oltre ad un tiro fortissimo.
L’olandese contro il Nottingham Forest lo scorso 7 aprile ha realizzato il gol del 2 a 1 con un sinistro violentissimo sotto la traversa lasciando il portiere immobile.
Ma non è l’unico gol realizzato dal difensore olandese, l’altro lo ha realizzato contro il Luton Town ad Ottobre mentre le presenze totali in questa stagione sono state finora 22.
Purtroppo in questa stagione è stato fermo a causa di un problema muscolare che lo ha tenuto fermo da Novembre a Dicembre.
In nazionale ha esordito lo scorso Ottobre nel match perso dagli Orange contro la Francia ma era già presente nella lista dei pre convocati per il mondiale di Qatar 2022.
Su di lui ci sono già diversi club di Premier League, su tutti il Liverpool deciso a rifondare il reparto arretrato in caso di addio di Virgil Van Dijk.
Il terzo talento di oggi gioca nel Crystal Palace di Oliver Glasner subentrato alla guida degli Eagles a febbraio di quest’anno al posto di Roy Hodgson.
Sto parlando di Adam Wharton, 20 anni nato a Blackburn, nazionale inglese.
Arrivato nell’ultimo mercato di Gennaio, Wharton si è subito imposto nel centrocampo del Crystal Palace divenendone un titolare inamovibile.
Nel 3-4-3 di Glasner che in fase difensiva diventa un 5-4-1, gioca da centrocampista centrale con licenza di impostazione. Fisico solido con tanta grinta, tipica inglese, a cui abbina una buona corsa e ottima tecnica. Col piede sinistro dà il meglio di sé ma ha la stessa capacità di calciare anche con il piede destro.
I suoi punti di forza sono il lancio millimetrico con cui sa servire i compagni e la sua percentuale di passaggi riusciti vicino al 90%.
Può giocare anche da mezz’ala avendo tutte le caratteristiche per farlo oppure in una linea mediana in interdizione.
Non male per un ragazzo che arriva dalla Championship avendo giocato praticamente da sempre nei Blackburn Rovers in cui è cresciuto calcisticamente.
Nel febbraio 2022 a 18 anni ha firmato il suo primo contratto professionistico ma nemmeno sei mesi dopo il manager dei Rovers, gli fa firmare il rinnovo del contratto.
Lo scorso anno infine ha nuovamente prolungato il contratto con gli Eagles ma non è bastato a resistere alle tentazioni della Premier League.
Troppo forte il desiderio di fare il salto di qualità per un centrocampista che in patria lo definiscono il nuovo Esteban Cambiasso.
Negli Eagles in questa stagione, aveva già disputato 26 partite con 2 goals e 3 assits prima del passaggio al Crystal Palace in cui ha giocato 9 partite e 1 assists da Febbraio ad oggi.
Ovviamente fa parte della nazionale under 21 dei Tre Leoni già dallo scorso anno ma per vederlo in quella maggiore ci vorrà ancora un po’ di tempo.
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