La nostra rubrica questa settimana entra nel vivo di uno dei tornei giovanili più belli che il calcio europeo abbia mai visto.
Mai come quest’anno la Uefa Youth League sta appassionando migliaia di persone con partite ricche di gol ed emozioni indescrivibili
Il nuovo format ha stravolto completamente le cose portando numerose novità: La prima è senza dubbio il percorso “Champions League” ovvero tutte le squadre qualificate alla competizione dei grandi hanno la propria formazione giovanile giocando però solo sei partite (tre in casa e tre fuori) e non otto con relativa classifica generale.
La seconda novità è il percorso “Campioni” ovvero tutte le squadre che hanno vinto un campionato nazionale “primavera o under 19” nel proprio paese e non partecipano nell’altro percorso, giocano partite di andata e ritorno in un tabellone a parte suddiviso in tre turni dalla quale usciranno solo dieci formazioni vincenti.
Le formazioni rimaste si uniranno alle ventidue del percorso “Champions League” andando a formare un terzo tabellone che parte dai sedicesimi di finale; da qui in poi le partite sono “secche” fino alla finale.
Un totale di 100 squadre che lotteranno per contendersi la coppa giovanile più importante d’Europa.
Su un potenziale di 2200 giocatori non potevamo sceglierne solo 3: abbiamo visionato centinaia di video (ed ecco il motivo della nostra assenza) e selezionato ben 30 talenti di cui presto sentiremo parlare.
Ovviamente anche di questi 30 faremo la nostra personale ed ulteriore selezione.
Il primo talento di oggi si chiama Max Dowman, 14 anni nato in Inghilterra (il luogo esatto non è stato diffuso dalla società per cui gioca).
Cresciuto calcisticamente nelle giovanili dei Gunners, a 13 anni ha esordito nell’Under 18 registrando un autentico record. Nel 2023 infatti giocava ancora nell’under 15 ma Jack Wilshere (ex tecnico dell’Under 18 ed ex giocatore proprio dell’Arsenal) lo vide giocare e se ne innamorò. Il resto è storia: Dowman quest’anno è sceso in campo a soli 14 anni contro ragazzi di quattro anni più grandi di lui.
Stiamo parlando di un autentico prodigio che ha spinto i tecnici di Hale End a promuoverlo in maniera incondizionata e non è detto che a breve sia Arteta in persona a promuoverlo per un posto in campo direttamente all’Emirates Stadium.
Tecnicamente è un centrocampista-trequartista che spazia su tutto il fronte d’attacco. Abilissimo con il piede sinistro è in grado di superare facilmente il diretto avversario in corsa o in dribbling. Ha notevoli mezzi tecnici importanti e una buona tecnica di base il che lo rendono un centrocampista offensivo moderno in grado di attaccare lo spazio e difendere la posizione.
I numeri stagionali parlano di 5 presenze e 2 assist nel campionato under 18 inglese e 3 presenze e 1 gol in Youth League. Nella scorsa stagione a 13 anni giocò qualche partita nel campionato under 18 realizzando 5 assist e 2 gol in 7 presenze.
Vederlo giocare è un puro piacere per gli occhi e le sue movenze ricordano un mix tra quelle di Harvertz con la classe di Odegaard. Gioca con il numero 10 sulle spalle.
Il secondo talento di oggi è Mussa Kuba nato in Germania nel 2008! A 15 anni è alto 194 centimetri e da lassù domina il centrocampo del Borussia Dortmund per qualità, forza fisica e visione di gioco.
Proviene da una famiglia di origine guineana ma ha optato di giocare per la Deutsche Nationalmannschaft esordendo a settembre di quest’anno nell’under 17 e realizzando anche un gol. La nazionale tedesca under 17 è campione del mondo in carica.
Al momento però cresce e gioca per le giovanili del Borussia Dortmund e con l’under 19 sta giocando la Youth League.
La scorsa stagione a 14 anni si è portato a casa il titolo di campione di Germania under 17 con la formazione del Borussia Dortmund realizzando 1 gol e 2 assist in 22 partite di campionato.
Quest’anno invece in 15 partite ha già messo a segno 3 gol e 2 assist tra campionato under 19, coppa nazionale under 19 e Youth League.
Tecnicamente è un centrocampista forte fisicamente dalle lunghe leve che ama giocare davanti alla difesa o in mezzo al campo. Possiede un buon bagaglio tecnico e un’ottima visione di gioco. Ha un’alta percentuale di tackle riusciti e la sua fisicità è predominante e soprattutto vincente in campo risultando un fattore determinante per la sua squadra.
Ovviamente nel gioco aereo è un maestro potendo contare sui suoi centimetri e su un discreto stacco di testa.
Insomma in casa Dortmund sanno di avere un tesoro da crescere e anche da coccolare in attesa che scenda in campo al Signal Iduna Park.
In questa under 19 che sta disputando la Youth League meritano una menzione anche altri due compagni di squadra di Mussa Kuba: Ousmane Diallo spagnolo di 17 anni, incredibili mezzi fisici e fiuto del gol. Gioca esterno sinistro o destro d’attacco; Diego Ngambia attaccante belga di 16 anni che segna gol a valanga, fisico già strutturato e pronto per la Bundesliga.
Restando sempre in Germania, il terzo talento di questa rubrica è Adam Aznou 18 anni nato a Barcellona ma di nazionalità marocchina.
Quest’anno è il suo anno d’oro perché sta giocando praticamente ovunque: campionato under 19, nel Bayern 2, in Bundesliga con esordio il 2 novembre contro l’Herta Berlino e ovviamente in Youth League. Ha fatto anche una panchina in Champions League.
Non appena il Bayern ha appreso la decisione di Alphonso Davies che a fine anno andrà via a parametro zero per accasarsi al Real Madrid, ha deciso di dar fiducia a questo talento e di costruirsi il futuro con le proprie mani.
Calcisticamente è cresciuto alla Masia in Catalunia e non appena ha potuto il Bayern lo ha scippato a zero euro. Ovviamente agli spagnoli gli andrò riconosciuto il contributo di solidarietà qualora fosse ceduto ad un’altra squadra ma in casa bavarese al momento non ci pensano e se lo tengono stretto.
Dopo aver fatto tutta la trafila delle giovanili bavaresi quest’anno è approdato in Bundesliga con un ottimo esordio qualche giorno fa.
Tecnicamente è un esterno sinistro di centrocampo che può giocare sia a cinque oppure in una difesa a quattro. Colpisce di lui la facilità di corsa palla al piede e la capacità di cambiare rapidamente la direzione sia nella parte esterna del campo che venendo a giocare dentro al campo.
Quest’ultima è una caratteristica tipica di Theo Hernandez e non volendo scomodare paragoni inopportuni perché Aznou ha ancora 18 anni, nelle movenze di gioco lo ricorda moltissimo.
In nazionale inizialmente aveva optato per giocare con le “Furie Rosse” scendendo in campo nella under 16 e nella under 17; successivamente però ha cambiato idea e ha deciso di giocare per la nazionale marocchina anche per il suo idolo Hackimi. Proprio con quest’ultimo in campo ha debuttato anche nella nazionale maggiore il 9 settembre 2024 nell’incontro di qualificazione per la Coppa d’Africa 2025 contro il Lesotho.
Il Marocco ha una nuova freccia nel suo arco e si chiama Adam Aznou.
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