La prima parte della nostra rubrica si è svolta praticamente tutta in Germania, tra Dortmund e Monaco di Baviera, oltre a citare un ragazzino di 14 anni che gioca nell’Arsenal e che presto vedremo scendere in campo all’Emirates.
Oltre a loro il torneo continentale riservato agli under 19 sta mettendo in mostra perle di assoluto splendore e pregio che valgono il prezzo fatto dal mercato.
Stabilirne il reale valore in questo momento però è assai difficile perché l’evoluzione emotiva, l’ambientamento e il fattore crescita in questa fase della loro carriera è difficile da calcolare.
E allora andiamo a scoprire i tre nuovi talenti di questa settimana.
Il primo di oggi è Jesus Fortea Tejedo nato nel 2007 ad Albal, comune tristemente noto per l’alluvione che in questi giorni ha colpito la Comunidad Valenciana.
Cresciuto calcisticamente nel Levante, si è trasferito giovanissimo nelle giovanili dell’Atletico di Madrid dove ha trascorso 3 anni della sua carriera. Come spesso accade però le due squadre di Madrid si scambiano decine di talenti e Fortea è stato uno di essi. Approdato alla “cantera” del Real Madrid si è subito messo in mostra conquistando le prime convocazioni per la nazionale spagnola con l’under 15, under 16 e under 17 ed esordio con l’under 19 qualche giorno fa contro il Kosovo.
Gioca terzino destro ma sulla fascia è veramente un tuttofare. Esterno, fluidificante, braccetto, difensore o centrocampista aggiunto: può fare ciò che vuole perché le sue doti tecniche e quelle fisiche sono da primo della classe.
Forza, corsa, dribbling, visione di gioco e un piede destro che sembra quello di un numero dieci.
Nel Real Madrid Castilla batte i rigori e le punizioni: non a caso in Youth League in 4 presenze ha realizzato 1 gol (su rigore) e 2 assist.
Alvaro Arbeloa, tecnico della giovanile dei Blancos, sta centellinando il suo utilizzo per favorire maggiormente la sua crescita fisica rispetto a quella tattica. Fortea nel frattempo tra una panchina e un’eccellente prestazione sta studiando su come mettere in difficoltà il tecnico madridista.
Chissà se anche il sopracciglio di “Re Carlo” non si sia già alzato per vedere giocare da vicino questo autentico talento di soli 17 anni.
Il secondo talento di oggi gioca nel Paris Saint Germain ed è nato a Trappes a pochi chilometri dalla Reggia di Versailles.
Stiamo parlando di Ibrahim Mbaye classe 2008, autentica stellina delle giovanili della formazione parigina.
Cresciuto calcisticamente nel Versailles, nel 2018 si è trasferito nel club più famoso di Francia dove ha scalato le giovanili arrivando direttamente in prima squadra e debuttando il 16 agosto 2024.
Nello specifico il tecnico Luis Enrique lo fece partire titolare nell’incontro di Ligue 1 vinto 4-1 contro il Le Havre.
Dopo quella apparizione sono seguiti anche altri scampoli di partita nel campionato francese contro Montpellier, Brest, Rennes e Strasburgo oltre ad una panchina in Champions contro l’Arsenal.
A Parigi sanno benissimo che è un predestinato e che non appena Dembelé verrà ceduto, lui e Barcolà formeranno una coppia di esterni che faranno invidia un po’ a tutti in Europa.
Il PSG ci punta tantissimo ma ovviamente non bisogna far montare la testa ad un ragazzo di soli 16 anni ed ecco perché gioca ancora sotto età e titolare nell’under 19 in Youth League.
L’under 19 parigina senza di lui è un’altra squadra, non a caso nelle prime due partite della competizione continentale riservata ai ragazzi ha subito due sconfitte.
A 16 anni cambia già le partite con le sue prestazioni fatte di dribbling, strappi e finte ubriacanti.
Gioca prevalentemente esterno destro ma può giocare anche sull’altro lato e rientrare con il piede destro e calciare verso la porta avversaria.
Insomma è un giocatore prezioso e talentuoso e non a caso il suo valore si aggira già sui 2 milioni di euro! A Parigi al civico 24 di rue Commandant-Guilbaud c’è già la fila di direttori sportivi per accaparrarselo.
Le statistiche stagionali parlano di 10 presenze tra campionato giovanile, Youth League e Ligue 1 condite da 3 assist e 0 gol in soli 512 minuti giocati.
In nazionale è stato già convocato nell’under 16 (6 gol in 14 presenze) e nell’under 18 (3 presenze e 0 gol).
Nient’altro da aggiungere su questo fenomeno di soli 16 anni che sta facendo ri-innamorare Parigi di un talento cresciuto all’ombra della Tour Eiffel dopo il doloroso divorzio di quest’estate da Kylian Mbappé.
Oltre al fenomeno di Mbaye nel PSG stanno crescendo altri due giocatori che meritano di essere menzionati: Axel Tape centrocampista di 17 anni nato a Bondy e perno centrale della formazione parigina e Mahamadou Sangaré attaccante di 17 anni nato in Mali a Dionkoulané ma divenuto cittadino francese. Nella scorsa stagione si è laureato capocannoniere del campionato under 19 francese segnando 27 gol in 27 partite oltre ad 1 assist e ovviamente ha vinto il titolo a soli 16 anni.
L’ultimo talento di oggi si chiama Gabriele Cataldo Biancheri nato in Galles a Cardiff nel 2006 da genitori italiani e in possesso della doppia cittadinanza.
Al momento però ha debuttato solo nelle selezioni gallesi under 17 e under 19 realizzando 5 gol in 17 presenze.
Qualora dovesse arrivare una convocazione da Coverciano, farebbe ancora in tempo a debuttare non avendo ancora giocato per nessuna nazionale maggiore.
Dal Galles a Manchester il passo è stato breve: I Red Devils lo hanno scovato nell’Academy del Cardiff City e nel febbraio del 2023 lo hanno portato all’Old Trafford.
Nello stadio dei sogni non ha ancora debuttato ma nelle giovanili sta facendo i fuochi d’artificio quest’anno: 13 gol in 12 presenze tra campionato under 18, Youth League, EFL Trophy e Premier League 2.
I giornali locali a Manchester lo descrivono come un attaccante veloce, acuto e dinamico in grado di giocare nel ruolo di numero 10; ma Biancheri è anche un attaccante a suo agio nel tridente d’attacco potendo giocare sia come esterno che come punta centrale.
Rapidità, anticipo, protezione della palla, dribbling e tiro con entrambi i piedi sono solo alcune delle qualità di questo ragazzo che promette benissimo e che si sta affermando in Inghilterra e in Europa con la maglia dello United.
Se dovesse continuare così, quel sogno di debuttare nello stadio dei sogni diverrà presto realtà.
Anche in questo caso oltre all’italo gallese Biancheri meritano una menzione anche due giovanissimi talenti: Ashton Missin, esterno sinistro d’attacco diciottenne dello United under 19 e Ethan Wheatley, attaccante diciottenne. Quest’ultimo all’Old Trafford c’è già stato in panchina ma non ha ancora avuto la fortuna di debuttare in Premier League.
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