A cura di Gianni C. – Roma Club Parma
Il nostro giro in Europa oggi pone l’attenzione su tre calciatori dal futuro luminosissimo.
Stanno continuando a stupire nei rispettivi campionati e nell’Europa che conta ed è impossibile non averli notati.
Cos’hanno in comune? Hanno tutti un valore di 50 milioni di euro nonostante la giovane età.
Il primo calciatore di oggi gioca nel campionato francese e ha tolto il posto in squadra all’ex campione d’Europa, Marco Verratti, spedendolo in Qatar.
Luis Enrique è innamorato pazzo di lui tanto da avergli dato le chiavi del centrocampo del PSG, ma a breve potrebbe prendersi anche quelle della nazionale maggiore francese.
Stiamo parlando di Warren Zaire-Emery.
Il campioncino francese è cresciuto a Camp des Loges ed è un talento fatto in casa.
Ha esordito a 16 anni 4 mesi e 19 giorni nel campionato francese diventando così il giocatore più giovane del club parigino ad averlo fatto.
A Parigi lo coccolano consapevoli che sarà lui la stella su cui puntare dopo il quasi certo addio di Mbappè la prossima estate.
Centrocampista con una grandissima visione di gioco che abbina doti tecniche interessanti e buona capacità di recupero della palla.
Con il gol di domenica al Montpellier è già al secondo consecutivo in Ligue 1 che, insieme ai 5 assists stagionali, di cui 3 in Champions League, fanno un discreto bottino per uno che ha soli 17 anni.
Potrebbe tranquillamente giocare per l’under 19 francese visto che è un sotto età invece ha già 3 presenze in under 21 di cui è anche capitano.
L’under 21 francese è in questo momento la nazionale giovanile più ricca di talenti e probabilmente anche la più forte in Europa.
Dalla Francia facciamo un salto in Spagna e precisamente alla Masia, in casa Barcellona.
Perché l’altro prezzo pregiato di oggi porta il nome di Lamine Yamal.
Esterno d’attacco di destra, ma che può giocare anche a sinistra, ha fatto sedere in panchina prima Raphinha e poi ha costretto il club a cedere Ousmane Dembelè al PSG per fargli posto.
Ha esordito in Liga a 15 anni 9 mesi e 16 giorni divenendo anche lui il più giovane calciatore del club blaugrana e in virtù di quella presenza contro il Betis ha contribuito anche lui alla vittoria del campionato spagnolo del Barcellona la scorsa stagione.
Xavi ne è rimasto stregato già al suo primo anno da tecnico del Barcellona chiamandolo in prima squadra per farlo allenare con i grandi, pur non avendo ancora firmato il suo primo contratto da professionista perché non aveva ancora maturato l’età per farlo.
Le sue doti principali sono la velocità e un’ottima tecnica tale da poter usare indistintamente entrambi i piedi. Ovviamente non disdegna il dribbling con la quale salta facilmente il suo marcatore.
Quest’anno ha messo a referto già 15 presenze di cui 12 in Liga con 1 gol e 3 assists e 3 presenze in Champions League.
Il giorno del suo esordio in nazionale maggiore, a 16 anni, con un sinistro all’angolino ha realizzato il 7 a 1 della Spagna contro la Georgia nella partita valida per le qualificazioni all’Europeo 2024.
Dopo Gavi e Pedro è sicuramente il talento più cristallino cresciuto nella Masia negli ultimi anni.
Compirà 17 anni a luglio.
L’ultimo giocatore di oggi invece è un attaccante e gioca di Bundesliga.
Cresce all’ombra di Harry Kane e sicuramente l’inglese sarà che tra qualche anno dovrà fargli posto in prima squadra se continua così.
I numeri parlano da soli quest’anno: 15 partite, 6 gol di cui 2 in Champions League e 1 assists.
Sto parlando di Mathys Tel, 18 anni appena compiuti e nazionale under 21 francese.
Cresciuto nelle giovanili del Rennes ma con un passaggio intermedio nel centro federale francese di Clairfontaine, il Bayern Monaco lo ha peso per 28 milioni due estati fa e in terra bavarese si sta facendo apprezzare per le doti nonostante sia l’attaccante di scorta avendo davanti Mr. Kane.
Tuchel continua a dargli fiducia e lui alla sua seconda stagione con il Bayern Monaco ha già maturato 433 minuti di gioco con un ritmo gol ogni 67 minuti, mentre l’anno scorso ne aveva giocati solo 600.
Ha iniziato la sua carriera come difensore centrale per poi trasformarsi in giocatore di movimento e infine in centravanti.
Abbina un’ottima tecnica ad una grande capacità di inserimento e nonostante non abbia il fisico da numero 9 classico riesce a piazzare il gol con gran facilità visto che sa calciare con entrambi i piedi.
Gioca stabilmente nella under 21 francese ed era già compagno di squadra di Zaire-Emery nel 2022 quando insieme hanno vinto l’Europeo U17 dove era capitano.
A Monaco hanno sempre giocato famosissimi “panzer” ma questa volta hanno capito di aver tra le mani un centravanti super moderno.
Continuate a seguirci alla scoperta dei campioni del futuro.
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