a cura di Riccardo Rizzo
“La vittoria comincia ad Alkmaar”
Giovedì 23 Gennaio alle 18.45 la Roma è attesa all’AFAS Stadion di Almaar per disputare la VII giornata valevole per la competizione di U.E.F.A Europa League 2024/’25. La città olandese, insieme alle vicine Harleem e Amsterdam, è situata nella Provincia dei Paesi Bassi Settentrionali ed ha una popolazione di 94.000 abitanti. Ottimamente collegata con l’aeroporto di Amsterdam è raggiungibile in treno con soli 30 minuti mentre in automobile in meno di un ora siete allo stadio.
AFAS STADION
Così è chiamata la tana, 19.550 spettatori, dei nostri rivali olandesi dell’Alkmaar Zaanstreek meglio nota come AZ Alkmaar. Lo stadio è stato completato nel 2006 e prende il nome dallo sponsor AFAS Software, è totalmente al coperto e facilmente raggiungibile dal centro cittadino in pochi minuti. Il vecchio stadio (Alkmaar Derhout) costruito nel 1948, ospitava le squadre dell’Alkmaar ’54 e dell’F.C Zaanstreek le quali nel 1967 si fusero (come fecero l’Alba, la Roman e la Fortitudo 40 anni prima a Roma) dando vita all’AZ Alkmaar ’67. Al Derhot l’AZ ha vinto 2 campionati Eredivise: nel 1980/’81, anno in cui perse la finale di Coppa UEFA contro l’Ipswich Town e nel 2008/’09. Attualmente l’AZ, dopo 19 giornate, è sesta in classifica a 34 punti ed è reduce da una convincente vittoria in campionato per 2a0 sull’Ajax
STORIA DI ALKMAAR
Della città o almeno di un centro abitato non abbiamo notizie fino alla metà dell’XI secolo quando le cronache ricordano il saccheggio furibondo delle bande vichinghe giunte dalla Scandinavia e la devastazione del contado. Alkmaar torna ad essere protagonista delle cronache solo dopo la metà del’500 durante le guerre di religione che insanguinarono l’Europa per un secolo. Nel 1568 le Provincie Unite (più o meno l’attuale Olanda) si ribellarono agli spagnoli che nel 1506, guidati dall’imperatore Carlo V, le avevano occupate manu militari. L’Imperatore, nato a Gand, spagnolo di famiglia e con sangue austriaco, regnò dal 1519 al 1556 e accentrò tra le sue mani innumerevoli territori e titoli nobiliari. Eletto Imperatore del Sacro Romano Impero, re d’Italia, arciduca d’Austria, re di Spagna e Indie, Duca di Borgogna e Fiandre, Re di Napoli, Torino, Germania e Sicilia, comandava l’Europa dalla Spagna alla Polonia e dalla Germania a Lampedusa. Nel 1556, 2 anni prima di morire, abdicò in favore del figlio primogenito Filippo II e si rinchiuse nel monastero spagnolo di Yuste aspettando la morte in pace e serenità. Subito dopo la sua morte, complice anche l’inadeguatezza del suo successore, la pace finì. Nei Paesi Bassi scoppiò la Guerra degli 80 anni (1568-1648): le Province Unite si ribellarono al nuovo imperatore e a queste si unirono l’Inghilterra, la Francia, la Boemia, la Danimarca e i principi protestanti tedeschi. Fu un ecatombe, morirono circa 2 milioni di esseri umani tra militari e civili. Finalmente il 15 Maggio 1648 si giunse alla Pace di Vestfalia che sancì l’indipendenza delle Provincie Unite e l’inizio del loro impero coloniale che fu alla base del secolo d’oro degli Orange e della marina olandese. Durante la Guerra degli 80 anni Alkmaar fu il punto nevralgico di numerose azioni militari. L’espressione “Bij Alkmaar begint de victorie” (La vittoria comincia ad Alkmaar) attribuita a Guglielmo d’Orange, ricorda la sanguinosa battaglia vinta dai ribelli contro le truppe imperiali l’8 Ottobre 1573 nei pressi della città assediata che determinò una svolta significativa per l’esito finale della guerra. Successivamente fu sempre grazie ad una famosa e decisiva battaglia che il nome di Alkmaar verrà ricordato ai posteri; questa volta iscritto sul marmo dell’Arco di Trionfo di Parigi come “Vittoria di Alcmaer”. L’iscrizione si riferisce alla battaglia svoltasi il 6 Ottobre 1799 tra le truppe della neonata Repubblica Francese e quelle della Coalizione Anglo Russa che avevano occupato i Paesi Bassi. L’esito arrise ai transalpini guidati dal trentaseienne generale Guillaime Marie-Anne Brune. I francesi lasciarono sul terreno 1.400 soldati ma assai più consistenti furono le perdite di vite umane tra lo schieramento nemico: 2.600. Questo scontro rappresentò l’ultima decisiva battaglia della coalizione antifrancese che sconfitta dovette accettare gli accordi della Conferenza di Alkmaar che imponeva la smobilitazione delle truppe russe e inglesi dal territorio olandese.
COSA VEDERE
La città si presta per una visita a piedi: strade pedonali e pianeggianti dove si affacciano le tipiche case colorate che fanno da sfondo ai pittoreschi canali dove consiglio un’escursione usando i numerosi battelli turistici. A pochi passi dal centro città si possono ammirare gli edifici tipici della campagna olandese: i mulini a vento, alcuni di loro sono anche aperti al pubblico e visitabili.
PIAZZA WAAGPLEIN
Famosa anche come Piazza del Mercato del Formaggio, è uno dei 4 mercati storici nazionali del rinomato formaggio olandese. La città è ovviamente famosa per la produzione del formaggio Gouda, apprezzato in tutto il mondo con la sua inconfondibile forma rotonda, crosta arancione, che pesa circa 15 kg. La stagionatura può variare da 4 mesi fino a 15 anni. Gli ingredienti: latte vaccino intero e caglio di vitello. Il luogo d’origine di questo formaggio è la città di Gouda, sita a pochi km a sud di Alkmaar. Dal 1593, in questa piazza si svolge il mercato caseario ogni martedì e venerdì da aprile a ottobre, dalle 9:30 alle 13:30, e i venditori devono seguire le stesse regole redatte dalla Corporazione dei venditori, produttori e trasportatori di formaggi nel 1620. Questo mercato è ancora visitato da centinaia di migliaia di persone ogni anno. La piazza è anche l’epicentro della vita notturna cittadina, con i suoi ristoranti, pub e locali per il dopo cena.
STADHUIS, il palazzo comunale, eretto tra il 1509 e il 1520, è un tipico esempio del tardo gotico olandese con una scenografica doppia scalinata che conduce all’entrata principale ed un elegante torretta coronata successivamente da maestranze “barocche”. Il palazzo si affaccia sull’omonima piazza che è la più ampia della città.
LA CHIESA GRANDE, l’edificio religioso più importante della città, costruita dal maestro delle Fiandre Antoon il Vecchio, uno dei maggiori esponenti del gotico barbantino, tra il 1470 e il 1518. La chiesa è dedicata a San Lorenzo, nel 1572 venne convertita al culto protestante, è considerata uno dei maggiori esempi di gotico olandese ed è visitata ogni anno da migliaia di turisti e fedeli. L’interno è luminosissimo grazie alle sue vetrate: ognuna alta 23 metri e larga 6, le più grandi d’Europa in una chiesa. Lungo le navate laterali le tombe dei cittadini illustri e dei banchieri ricordano il glorioso passato della ricca città. Giunti all’altare centrale possiamo ammirare, sulla volta lignea del coro, i pregevoli pannelli del Giudizio Universale dipinti dal pittore fiammingo Jacob Van Oostganen.
MUSEO DEI BEATLES, collezione privata aperta al pubblico con numerosi cimeli e filmati originali del gruppo musicale più famoso al mondo
NEDERLANDS BIERMUSEUM DE BOOM, museo interamente dedicato alla birra prodotta nella zona di Alkmaar, oltre a visitare le fasi della preparazione, gli strumenti e le tecniche che durante gli anni si sono evolute, il visitatore potrà anche assaggiare e comprare le birre prodotte nel contado cittadino e nel nord dei Paesi Bassi.
MUSEO CITTADINO, per approfondire ulteriormente la storia della città dal X secolo ai nostri giorni.
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