BILBAO

Bilbo (in basco), conosciuta con il nome spagnolo di Bilbao, è la più grande città dei Paesi Baschi spagnoli ed è il capoluogo della Provincia di Biscaglia (Vizcaya in lingua basca), ha una popolazione di 350.000 abitanti che sommati al distretto metropolitano raggiungono la cifra di 1 milione.

STADIO SAN MAMES

L’impianto calcistico cittadino è raggiungibile dall’aeroporto in 40 minuti tramite bus e metro al prezzo di 3 euro. Dalla stazione ferroviaria di Bilbao con la metro sono 10 minuti, in tram ci mettete 20 minuti, prezzo del biglietto €1,50. Lo stadio è vicino al centro storico ed è servito da numerosi mezzi pubblici ma anche il taxi è conveniente, i prezzi delle corse sono più basse che a Roma. Lo stadio originale, chiamato da tutti La Cattedrale, fu fondato nel 1913, era totalmente “coperto” e poteva ospitare 40.000 spettatori. Il nome deriva dal fatto che fu costruito su un terreno dove era stata eretta la chiesetta in onore del protomartire S. Mamete (Mames) di Cappadocia, il cui culto, importato dai pellegrini, ebbe vasta risonanza nella Spagna settentrionale a partire dal basso medioevo. Dopo 100 anni di storia gloriosa in cui l’Athletic Bilbao vinse 8 campionati e 24 coppe nazionali, il vecchio stato fu demolito e ricostruito totalmente. La partita inaugurale fu giocata nella seconda giornata di Liga 2013/14, il 16 Settembre 2013; i biancorossi si imposero sul Celta Vigo (allenata da Luis Enrique) per 3 a 2. Oggi lo stadio conta 63.000 spettatori, ospita le partite casalinghe dell’Athletic e della Euskal Selekzio: la nazionale di calcio della Euskal Herria ovvero i paesi baschi. Sapevo già di questa compagine calcistica non riconosciuta dalla UEFA e ricordavo quanti grandi calciatori che hanno indossato questa maglia: Julio Salinas, Xabi Alonso, Zubizzarreta, Lizarazù, Fermino, Llorente, Etxeberria, Aranzabal, Bakero e tanti altri. Tuttavia non sapevo che questa “nazionale di calcio” fu fondata nel lontanissimo 1915, ben 110 anni fa.

MEETING POINT TIFOSI ROMANISTI BILBAO

L’appuntamento è a Iparraguirre Kalea, vicino al museo Guggenhaim e il centro città, in questa area sono a disposizione ristoranti, pub e bar. Da qui si raggiungerà lo stadio tramite un percorso  pedonale pre definito dalle forze dell’ordine.

Riporto questa frase dal sito della As Roma: “Sarà garantito l’ingresso all’impianto ai soli tifosi che arriveranno dal Meeting Point”

STORIA DI BILBAO

Le prime notizie certe che abbiamo della città risalgono al 1300 esatto. A fondarla fu il nobile castigliano Diego Lopez V d’Haro che con le sue truppe occupò il piccolo Regno di Biscaglia rimasto senza erede maschio per la successione al trono. Il primo insediamento si sviluppò lungo il fiume Nervion a circa 11 km dalla costa dell’Oceano Atlantico. Nel 1301, a Burgos, re Ferdinando IV di Castiglia conferma con un documento, datato 4 Gennaio 1301, la legittimità della fondazione della città basca. Il sovrano concesse numerose franchigie commerciali alla città che inaugurò un fiorente commercio laniero con la Francia, l’Olanda e la Gran Bretagna. All’epoca di questi fatti la Spagna non era quella nazione che abbiamo imparato a conoscere dal ‘500 in poi. Madrid non esisteva ancora, il re viveva a Burgos e regnava su un piccolo territorio che si estendeva dal nord della Castiglia alle coste settentrionali della penisola. Il resto della Spagna, escluso il regno di Portogallo, era sotto la dominazione araba. I musulmani invasero la Spagna nel 711, nel 718 avevano sottomesso i ¾ della nazione, nel corso di 700 anni di dominazione lasciarono un segno tangibile della loro presenza. Fiorirono numerose città: Cordoba, la capitale Granada e la metropoli Siviglia che contava, nel 1200, ben 400.000 abitanti: seconda solo a Costantinopoli e 10 volte più popolosa di Roma. Ancora oggi il meridione spagnolo fa bella mostra delle vestigia arabe, una fra tutte l’Alhambra di Granada raggiunta annualmente da milioni di visitatori. Il dominio della “mezza luna” durò fino al 1492: il 2 Gennaio di quel fatidico anno i sovrani Ferdinando d’Aragona e Isabella di Castiglia conquistarono Granada, sede del Sultano, riunendo la Spagna sotto il loro scettro. Questa settecentenaria lotta per scacciare gli “infedeli” dalla Penisola è descritta su tutti i libri di storia con il termine “Reconquista”. Ma torniamo a Bilbao; la città durante l’epoca d’oro delle imprese coloniali divenne il fulcro della cantieristica navale spagnola. L’accrescimento dei traffici con le Americhe e il lontano oriente vide la città sviluppare il suo porto che fu ampliato e dotato della Camera di Commercio trasferita qui da Burgos nel 1538. Nonostante le infinite ricchezze che giungevano in Spagna dalle colonie sparse in tutti i continenti, a causa di una gestione economica sconsiderata da parte dei suoi regnanti e amministratori, la Spagna e Bilbao soprattutto entrano in crisi. La regione di Bilbao tra il XVII e il XIX secolo fu teatro di numerosi combattimenti fino alla guerra civile spagnola che la vide arrendersi alle truppe del generalissimo Francisco Franco futuro dittatore spagnolo. Il periodo così detto del Franchismo (1937-1975) fu una pagina di storia dolorosissima per Bilbao ed il popolo basco. Il regime, ansioso di eliminare ogni forma di opposizione, si accanì ferocemente contro la popolazione basca che, amante della libertà, ribelle per natura, fiera della sua lingua e della sua millenaria tradizione, oppose un indomabile resistenza. Ondate di arresti si abbatterono sulla popolazione, in centinaia vennero reclusi in prigioni lontane, numerose persone furono giustiziate dopo processi sbrigativi. Tutto questo finì il 20 Novembre 1975, Franco morì e la Spagna si avviò felicemente sulla strada della democrazia restando una monarchia. Oggi Bilbao è il secondo polo aeroportuale e marittimo della nazione, grande centro finanziario legato all’industria del settore petrolchimico con le sue numerose raffinerie. L’area circostante spicca anche per la produzione cartieristica, del rame ed è un centro importante per l’assemblaggio delle automobili e per la siderurgia. La rivitalizzazione economica è stata il fattore di numerosi interventi urbanistici come il recupero del vecchio porto e l’ammodernamento del nuovo ed anche il centro storico è stato totalmente restaurato a partire dagli anni ’90.

COSA VEDERE

CATTEDRALE di SANTIAGO, la più grande chiesa dei Paesi Baschi spagnoli, fu ostruita tra il 1301 e il 1328, è la prima in ordine cronologico della città che fu fondata proprio nel 1300. Fu ammodernata e restaurata più volte nel corso dei secoli ed è visitata annualmente da milioni di pellegrini che si recano a Santiago di Compostela tramite il famoso “cammino” che percorre il Pais Vasco da Ovest a Est. La cattedrale si trova nel cuore del centro storico, caratterizzato dalle strette e tortuose vie tipiche di una città portuale. Imponente la facciata gotica con il suo ampio rosone che svetta sulla piazza circostante, l’ingresso è formato da 4 archi ogivali e circondato da miniature squisitamente gotiche. Al lato dell’edificio spicca il torrione campanario, alto 64 metri, che in periodo di guerra poteva fungere da torre di vedetta e difesa. L’interno a 3 navate è ampio e luminoso tipico dell’architettura gotica, vi si conservano circa 300 sepolcri appartenenti ai membri più illustri della città.

MUSEO di BELLE ARTI, Bilbao è famosa per il suo clima “oceanico”, la città detiene il record europeo per il mese con più giorni piovosi d’Europa: Marzo 1962, 26 giorni di pioggia. Oltre a consigliare a chiunque di mettere un ombrello in valigia, penso che una visita alla pinacoteca cittadina sia l’ideale durante una giornata piovosa. Questa collezione raccoglie opere realizzate dal medioevo fino ai giorni nostri. Sorprendente è il corredo di opere del XX secolo esposte: da Francis Bacon, Gaugain, Monet fino alla Pop Art. La collezione può vantare anche quadri di El Greco, Goya, Van Dick e molti altri maestri dal Manierismo fino all’800.

MUSEO GUGGENHEIM, la collezione è conservata nel modernissimo edificio progettato dall’architetto canadese Frank Gehry e fu inaugurata nel 1997. Ogni mese vi si alternano mostre temporanee di artisti contemporanei o del passato. Le opere permanenti sono tutte del XX e XXI secolo: fanno bella mostra le correnti artistiche che si sono avvicendate in Europa nel corso di più di 100 anni. Anche se non vi interessasse il museo consiglio vivamente di ammirare da fuori la splendida architettura ideata dall’architetto canadese; che gli valse numerosi riconoscimenti e fama imperitura.

Riccardo Rizzo – Roma Club Florida