Empoli

a cura di Riccardo Rizzo – Roma Club Florida

Domenica 26 Maggio alle 20:45 i tifosi della Roma sono attesi allo Stadio Castellani di Empoli per assistere all’ultima partita della stagione. La città toscana dista da Roma meno di 300 km, è raggiungibile tramite l’automobile con l’autostrada A1 in meno di 4 ore e un’alternativa valida può essere raggiungere Empoli tramite l’Aurelia e la strada regionale Firenze-Pisa-Livorno: tragitto più lungo ma meno trafficato e più economico per l’assenza dei caselli autostradali. In treno con Freccia o Italo ci si impiega poco più di 2 ore passando per Firenze.

STADIO CARLO CASTELLANI, Computer Gross Arena Via delle Olimpiadi 65, Empoli.

Impianto costruito nel 1965, capienza 16.800 spettatori, ampio settore ospiti che comprende l’intera curva, la tifoseria di casa è stipata nella loro “Tribuna Tevere”. Intitolato alla memoria del bomber azzurro Carlo Castellani che morì, deportato nel 1944, nel campo di concentramento di Gusen, Castellani giocò con l’ Empoli 77 partite segnando 49 gol, detenne il record di reti segnate con gli azzurri fino a quando Francesco Tavano, dopo 66 anni, infranse questo record. L’impianto è facilmente raggiungibile in automobile tramite la complanare direzione impianti sportivi, dalla stazione ferroviaria dista soltanto 2 km ed è raggiungibile con il Bus 49 e a piedi in 20 minuti.

STORIA DI EMPOLI

Poche notizie si hanno della cittadina in epoca preromana, fondata dagli Etruschi nei pressi del Fiume Arno, sotto la dominazione romana prende il nome di Emporium. Luogo di scambio tra Firenze e il mare nonché tra la Val D’Arno e la Val d’Elsa. La città risente dell’influenza di Volterra, all’epoca la città più importante dell’attuale Toscana. Nel medioevo era una stazione di posta lungo la strada che da Firenze raggiungeva Pisa, l’attuale FI-PI-LI. Dalla metà del ‘400 entra nella sfera d’influenza fiorentina sviluppando il settore tessile e nel 1861 gli abitanti della città voteranno compatti al plebiscito per entrare a far parte del Regno d’Italia. Empoli, insieme al Sassuolo, è l’unica squadra del Campionato di Serie A a non “fare” Provincia ed ha una popolazione di soli 49.000 abitanti. Possiamo definirla una sotto provinciale di lusso che dal 1987 in varie occasione ha preso parte al massimo campionato italiano di calcio con molte soddisfazioni.

COSA VEDERE

La città di Empoli non possiede attrattive turistiche di rilievo, il centro storico offre la possibilità di una piacevole passeggiata alla ricerca di un posto dove fare l’aperitivo: magari nella Piazza Farinata degli Uberti dove svetta la bella Collegiata di Sant’ Andrea. Se si hanno un paio di giorni a disposizione Firenze e Pisa sono a poca distanza sia in automobile che in treno. Per chi volesse visitare i dintorni di Empoli abbiamo scelto 3 luoghi molto significativi.

PONTEDERA. Qui da circa 90 anni è ancora attiva la fabbrica della Piaggio, azienda fondata da Rinaldo Piaggio nel 1884 che inizialmente produceva arredamenti per treni, navi e carri funebri. Durante la l Guerra si specializza nella produzione di motoscafi MAS e idrovolanti. Nel 1920 negli stabilimenti Piaggio fu costruito il treno reale per Vittorio Emanuele III. Gli stabilimenti di Pontedera si sviluppano in modo massiccio dal 1924 e nel 1932 viene progettato il primo elicottero della storia manovrato effettivamente dall’uomo. Durante l’ultima guerra gli stabilimenti vengono bombardati dagli anglo americani e resi inagibili. A fine conflitto il Bel Paese è in ginocchio ma molti italiani non restano a piangere sul latte versato: la guerra è finita, inizia “l’epopea” della Ricostruzione (1945-’52) che faticosamente porterà lo Stivale al Boom Economico (1952-’62).

Piaggio intuisce uno dei fabbisogni primari degli italiani: muoversi, ma l’automobile per la maggior parte di loro era ancora troppo costosa e pochi avevano la patente di guida. Ed ecco che il 28 Marzo 1946 dagli stabilimenti di Pontedera esce il primo esemplare di motociclo ribattezzato subito Vespa per la sua forma, all’epoca, veramente singolare che esulava da tutti i precedenti motocicli. Il successo fu immediato, basta citare alcuni dati: nel 1956 viene prodotto il milionesimo esemplare e le vendite continuano a salire ancora oggi che abbiamo toccato i 17 milioni di scooter Vespa prodotti. Nella cultura di massa chi dice Vespa dice Made in Italy, questo scooter ha l’onore di essere esposto nei musei di tutto il mondo come raffinato oggetto di design. Il cinema le ha più volte reso omaggio assegnandole un ruolo da protagonista come nell’indimenticabile Vacanze Romane e non solo: appare in numerose pellicole prodotte in tutto il mondo come Quadrophoenia, American Graffiti, Scarface e American Pie. In Italia la vediamo guidata dai paparazzi de La Dolce Vita, dai Poveri ma Belli, lungo la riviera viareggina in sapore di Mare fino a Il Ragazzo di Campagna e quello del Pony Express nonché Nanni Moretti in Caro Diario.

MUSEO PIAGGIO, Viale Rinaldo Piaggio 7, in questi grandi capannoni industriali, riadibiti a spazio espositivo, si possono ammirare tutte le vespe prodotte, le macchine, motoscafi, aerei e camion. La Piaggio non è solo Vespa, chi non conosce l’altro prodotto usato in tutto il mondo che porta il nome di Ape? E poi durante l’esposizione ci sono i mitici Ciao, Si, Boxer, Bravo e i primi scooter moderni come lo Sfera fino agli attuali Liberty e Beverly.

VINCI, a 18 km da Empoli sorge il paese natale del grande Leonardo, piccolo borgo collinare sulle pendici della Val d’Arno, totalmente cinto dalle mura medievali risulta un oasi di pace ricca di edifici significativi come la Biblioteca Leonardiana, il Museo Leonardiano e la casa natale dell’artista. Molto suggestivo è anche il Castello dei Conti Guidi: con possente mastio di epoca alto medievale che ospita il Museo Leonardiano.

SAN MINIATO, per gli amanti del medioevo a 20 km da Empoli il borgo dispone intatto l’impianto urbanistico della fondazione avvenuta nell’ VIII secolo. Munito di mura possenti fu dimora di numerosi imperatori del Sacro Romano Impero come Enrico IV, Federico II, il Barbarossa e Ottone IV. Il paese si dirama su un lungo costone roccioso dove lungo il suo corso il visitatore può ammirare il Palazzo di Vicari Imperiali costruito nel XII secolo inglobando una torre dove, si dice, nacque Matilde di Canossa: protagonista durante il periodo della Lotta per le Investiture tra l’Impero e il Papato alla fine dell’XI secolo. Numerose le chiese tutte erette nel medioevo e che ancora conservano le decorazioni interne originali. Per gli amanti di Napoleone Bonaparte consigliamo una breve visita all’Accademia degli Eleuteri sita al Palazzo Migliorati: qui è conservata una copia della maschera funeraria del “Grande Corso” la cui famiglia visse alcuni anni a San Miniato. La presenza dei Napoleonidi è attestata da Palazzo Bonaparte che nel 1797 ospitò Napoleone in visita al suo parente, Canonico di San Miniato, Filippo.

DOVE MANGIARE

TRATTORIA LA PANZANELLA, Via dei Cappuccini 10, nei pressi della stazione ferroviaria, il tipico piatto toscano che viene servito in differenti varianti, la Pappa al Pomodoro e poi i ragù di cinghiale e di fassona nonchè ai fegatelli. Per secondo assaggiate la trippa alla fiorentina, il peposo alla imprinetina e ovviamente le immancabili scamerita e bistecca alla fiorentina. Ottima scelta di vini, da non sottovalutare il Sangiovese dalla casa.

UNTO LAMPREDOTTERIA GOURMET, non poteva mancare il Lampredotto, piatto toscano servito spesso in un panino che si è evoluto in numerose varianti, qui possiamo anche degustare la trippa e la porchetta all’empolese. Da provare le birre prodotte nel contado che con il lampredotto si accoppiano alla perfezione. Tozzetti toscani con il vino passito o la vernaccia di San Gimignano dolce concludono questa esperienza culinaria.

CASA DELLA BISTECCA, Via del Gelsomino 30, non poteva mancare la bisteccheria più rinomata della Val d’Arno, tartare di chianina come starter, innumerevoli tagli di bistecche, grigliate miste accompagnati dai classici contorni come le patate al rosmarino e i famosi fagioli all’uccelletto. Vasta cantina con innumerevoli scelte sia di Chianti Gallo Nero che degli altri prodotti enologici della provincia di Firenze ma anche della Costa degli Etruschi. Ottimi i dolci e il pane rigorosamente fatti in casa.