In occasione della trasferta che l’A.S Roma affronterà Sabato 29 Marzo alle 20:45 allo Stadio Ettore Giardiniero-Via del Mare di Lecce abbiamo avuto il piacere di intervistare Guglielmo De Feis del ROMA CLUB TARANTO che ringraziamo per la sua disponibilità.
Ciao Guglielmo, ti chiedo subito, visto che Lecce dista poco più di un ora di macchina da Taranto, sarete presenti in gran numero al Via del Mare Sabato sera dietro al vostro striscione.
Personalmente non sarò presente a Lecce per motivi personali ma sicuramente saremo numerosi anche se dipende sempre da quanti biglietti rilascerà il Lecce Calcio a noi tifosi romanisti.
Riguardo alle trasferte: vivendo nel sud della Puglia siete abbastanza penalizzati geograficamente, dopo Lecce la città più vicina è Napoli che ha la squadra di calcio che milita in Serie A. Immagino quanti sacrifici dovete fare per seguire la Roma in trasferta o all’Olimpico. Ci puoi raccontare come vi organizzate per questi eventi e se ricordi qualche trasferta in particolare che non scorderai mai?
E’ un problema, quello delle trasferte, più che altro di risorse umane che spesso vengono a mancare per motivi di costi molto alti, spesso non siamo riusciti ad organizzare il bus proprio per questo motivo. Ricordo comunque che prima del Covid riuscivamo ad andare anche all’estero molto spesso, poi dopo la pandemia è diventato tutto più complicato e spesso abbiamo rinunciato ad organizzare la trasferta per mancanza di adesioni. In questa stagione siamo riusciti ad organizzare solo 2 volte il pullman per venire a Roma, in Coppa contro il Porto e il prossimo 6 Aprile in occasione della gara contro la Juventus ma io non potrò essere presente. Il nostro problema è anche il fatto che molti iscritti al RC sono militari di professione, a Taranto c’è il porto militare più grande del Mediterraneo, e spesso non hanno la possibilità di muoversi come potrebbero fare i “civili”.
Sicuramente le trasferte sono momenti piacevoli ma non ne ricordo una in particolare.
Ho notato che in Puglia è presente un buon numero di Roma Club, quando avete fondato il RC Taranto ? E come vi siete evoluti nel corso degli anni?
Il Roma Club Taranto nasce nel 2012, durante gli anni siamo cresciuti di numero, attualmente siamo 80 iscritti
Avete una sede fissa per incontrarvi o fare attività anche con gli abitanti del quartiere o della città?
No, non abbiamo una sede fissa per motivi squisitamente economici, ci incontriamo in qualche ristorante 3 volte l’anno e facciamo delle grandi riunioni come quella dello scorso Luglio che ricordo con molto piacere tranne per il fatto che faceva un caldo soffocante.
Siete tutti tarantini o ci sono anche pugliesi o romani?
Quasi tutti sono della città di Taranto, ci sono alcuni iscritti che vengono dalla provincia e un romano che è un militare in pensione che si è accasato a Taranto e si è unito a noi per condividere la passione giallorossa.
In Puglia ci sono molte squadre di calcio che hanno militato in Serie A e Serie B e molti sono i pugliesi che tifano per le squadre del nord con la maglia a strisce; mentre tu, Guglielmo, come sei diventato tifoso romanista?
Sono diventato romanista perchè amavo lo stile di Bruno Conti e la “flemma” del Barone Liedholm. Ho anche vissuto 18 anni nella Capitale ed ho ancora casa che però abbiamo affittato. Inoltre come vicino di casa a Roma avevo uno storico dirigente romanista: Fernando Fabbri, ex autista di tram, che nel 1983 divenne accompagnatore ufficiale della prima squadra dopo 4 anni nel settore giovanile. Di lui il Presidente Dino Viola diceva: “Quello che dice Fabbri è come se lo dicessi io”. Lo conobbi quando passò alle giovanili, persona eccezionale e considerato dai giocatori come un vero padre.
Come Roma Club avete stretto delle amicizie particolari con altri club giallorossi in Italia o nel mondo? Magari in occasione di qualche trasferta o raduno?
Noi siamo amici di tutti e spesso siamo in viaggio con il Lucania R.C di Matera e quelli di Trani, Andria oltre che Casarano e Castellaneta che saluto con grande affetto.
Mi ricordo quando il Taranto militava in Serie B e dai filmati di “A Tutta B” si vedeva lo Stadio Erasmo Jacovone (27.000 posti) gremito e sempre imbandierato, i tifosi tarantini devono essere molto appassionati; voi che rapporti avete con loro?
Non abbiamo rapporti con i tifosi del Taranto.
Dopo l’eliminazione dalla Coppa UEFA la Roma ha reagito egregiamente sconfiggendo il Cagliari, ora c’è il Lecce. Tu che conosci meglio di noi l’ambiente, che squadra incontreremo sabato sera? Di che cosa dovremo maggiormente preoccuparci e come dovremo giocare al Via del Mare per portare a casa il bottino pieno contro una squadra che lotta per la salvezza?
Avendo 51 anni ed una grossa conoscenza del calcio in generale dico che ogni partita è sempre a sé stante e va giocata con la massima concentrazione. Non bisogna mai abbassare la guardia qualunque sia l’avversario. Partite come questa sono a mio parere minate e irte di difficoltà, stante il fatto che in casi del genere escono fuori situazioni molto delicate, sia ambientali che di tensione nervosa che durante la gara possono incidere. Come dice il mio amico Walter Mazzarri: queste sono le partite più ostiche in assoluto, se uno pensasse il contrario non conosce la Serie A. Sicuramente la sosta può essere un fattore che incide da ambo le parti per via di molti “nazionali” in giro per il mondo che rientreranno a ridosso della gara.
L’infortunio di Dybala è una brutta tegola per Ranieri, l’argentino mancherà a tutti, credi che il Mister riuscirà a mantenere la rotta e portarci in Europa la prossima stagione?
Come ho già detto ogni partita fa storia a sé. La squadra è forte e sa cosa vuole. Fare proclami o previsioni ora non ha alcun senso. E’ chiaro che l’assenza di Dybala peserà moltissimo, questa assenza è determinata dal fatto che si gioca troppo e gli infortuni sono la risultante di troppo stress ed altrettante partite ravvicinate. Con questa domanda sfondi non una ma dieci porte aperte perchè è da una vita che dico che bisogna riportare la Serie A a 18 squadre.
Per finire vorrei chiederti se tu ritieni la trasferta di Lecce, come si suol dire, “tranquilla” e se puoi consigliarci due o tre ristoranti dove assaggiare la rinomata cucina salentina.
Tranquilla ma relativamente; i tifosi leccesi sono un po’ “figli dì n’drocchia”! Bisogna stare attenti perchè non sopportano assolutamente i tifosi avversari specialmente se tifano per le grandi squadre. Di ristoranti ce ne sono molti e di buonissimi anche se non ricordo i nomi, la qualità culinaria è sempre ottima. Però attenzione, perchè come in ogni trasferta si potrebbe incontrare qualche demente in cerca di guai che potrebbe creare problemi.
Grazie per la tua generosa disponibilità, vuoi aggiungere qualche altro pensiero a questa intervista?
Come molti altri appassionati di calcio da molto tempo critico le scelte della FIFA e della UEFA, come quella di far giocare la Copa America ogni 2 anni dispari ed ora finalmente si tiene a scadenza quadriennale come gli Europei di calcio. Così come dico che bisogna tassativamente ridurre le squadre di Serie A a 18, il che significherebbe un mese in meno di campionato e maggior spazio alle coppe a alla Nazionale. In alcuni campionati europei si gioca a 20 squadre e in alcuni a 18 squadre; mi chiedo dove sia l’uniformità comunitaria europea che tanto si sbandiera ai quattro venti. Inoltre non bisogna sempre dire “signor sì” alle piattaforme televisive che erogano denaro a grossa gittata ma che non vogliono diminuire le partite poichè saranno sempre contrarie alla riforma che diventa a mio parere categorica e non da ora.
Riccardo Rizzo – Roma Club Florida
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