La squadra capitolina sarà impegnata nella trasferta valevole per il quarto turno di UEFA Europa League giovedì 7 Novembre alle ore 18:45 allo stadio Re Baldovino di Bruxelles. I nostri rivali sono una delle più antiche formazioni europee, nati nel 1897 ed hanno un palmares di tutto rispetto: 11 titoli nazionali, 3 coppe del Belgio e una Super Coppa belga. La Royale disputa le partite casalinghe di campionato nel piccolo Joseph Marrien Stadium, fondato nel 1919, ma per via della capienza limitata (9.400 posti) nelle partite internazionali si trasferisce in uno più capiente: lo stadio Re Baldovino.
Il FAN MEETING POINT è l’O’Really Irish Pub, vicino alla stazione e a 30 minuti a piedi dallo stadio. Per chi volesse è possibile anche riunirsi al Pub dove è la sede del RC Bruxelles (Pub PH12), i cancelli dello stadio apriranno alle 17.00.
In questo articolo siamo lieti di ospitare Vito Olivieri, presidente del Roma Club Bruxelles che ha risposto alle nostre domande:
Ciao Vito, grazie per averci concesso l’intervista, per prima cosa ovviamente vorremmo sapere quando è nato il vostro RC
Il Club è nato nel 2004 e quest’anno festeggiamo il ventennale, inizialmente ci riunivamo per vedere le partite assieme e poi abbiamo deciso di fondare questo RC che oggi conta 85 iscritti in cui ci sono italiani, romani e anche belgi che amano la Roma
Essendo in una posizione geografica privilegiata in Europa potete assistere a molte partite europee, venite qualche volta anche a Roma?
In Europa siamo sempre presenti, almeno una volta al mese io ed alcuni del club veniamo a Roma per vedere la partita, domani allo stadio saremo quasi al completo: circa 60 soci hanno preso il biglietto.
In Belgio ci sono moltissimi italiani, per chi tifa la maggior parte di loro e che rapporti avete con i nostri connazionali?
Ci sono molti tifosi, ovviamente molti tifano Juve, Inter e Milan, ma abbiamo anche incontrato genoani, sampdoriani e napoletani che hanno fondato dei club come il nostro.
Avete una sede dove riunirvi e organizzare le trasferte o altre iniziative?
Nella nostra sede, il Pub PH12, che si trova a due passi dal palazzo dalla Commissione Europea ospitiamo anche i ragazzi del RC Genova che vivono in Belgio, organizziamo un torneo di calcio a 5 ogni anno che vede la partecipazione di molti altri tifosi italiani. Nel Pub vediamo tutte le partite della Roma, l’affluenza è sempre massiccia: durante la finale di Europa League eravamo più di 200. Molti sono anche i romanisti che vengono a Bruxelles per lavoro o impegni politici presso il Parlamento Europeo, consolati o presso la sede Nato, parecchi di loro ci vengono a trovare per assistere alle partite perchè la porta è aperta a tutti e appena possono tornano a trovarci.
Siete in contatto o avete stretto delle amicizie con altri RC europei o italiani
Si, abbiamo stretto amicizia con i RC Lussemburgo, Amsterdam, Lille, Parigi e anche con altri tifosi che sono in Germania, personalmente frequento, durante le mie vacanze, il RC Malaga che saluto per la loro ospitalità.
Avete rapporti con gli abitanti di Bruxelles?
Tutti i giorni parliamo di calcio con i belgi che stimano la nostra tifoseria per la passione, le coreografie ma sopratutto abbiamo la fama di fare trasferte oceaniche e di non smettere mai di cantare comunque vada.
Io ho visitato tre volte il Belgio, puoi consigliare ai tifosi romanisti dei posti da visitare assolutamente a Bruxelles?
Io sono in Belgio per lavoro, sono italiano di Trapani, qui mi sono trovato subito bene ma il mio futuro non sarà qui. Da visitare consiglio l’Atomium, che è un po’ il simbolo della città, la Grand Place con il Mannachen Piss, i numerosi musei intorno al Palazzo Reale. Vicino ci sono bellissime città, io amo Bruges che è chiamata la Venezia del Nord.
La nostra Roma sta vivendo un periodo difficile, pensi che magari in coppa si possa ambire a risultati più soddisfacenti?
Purtroppo sono più di 5 anni che la squadra non va oltre il quinto posto, ci siamo esaltati per le finali nelle coppe ma la squadra non è minimamente paragonabile a quella di un tempo dove militavano veri fuoriclasse come Nainggolan, Strootman, Dzeko, senza pensare a Totti e De Rossi. Ai giocatori attuali manca lo spirito romanista come del resto alla società, io tifo i colori e sarò sempre al fianco della Roma ma per i giocatori nutro pochissima stima.
Per finire puoi dirci qualcosa in merito ai nostri avversari?
Non sono più la squadra delle stagioni precedenti in quanto hanno venduto i top player che avevano in rosa, hanno cambiato allenatore e sono decimi in campionato. Secondo me sono al livello del Verona o delle nostre squadre del campionato italiano che lottano per la salvezza: tutto dipenderà dalla Roma, sono alla nostra portata. Attenzione al clima perchè qui a Bruxelles sta facendo freddo, il termometro scende spesso sotto lo zero.
Da oggi aspettiamo tutti i tifosi romanisti al nostro Pub e domani ci muoveremo tutti assieme in direzione dello stadio. Un’ultima cosa, il 16 Novembre festeggiamo in grande stile il ventennale del nostro club, la festa sarà sulla Grand Place, con un lauto pranzo e una tombola che coinvolgerà tutta la cittadinanza.
Stadio Re Baldovino
Matasalaan Str. 135, l’impianto calcistico è raggiungibile dalla stazione cittadina Gare Central in 30 minuti con i bus 1 e 5, in treno dall’aeroporto ci si impiega un’ora circa ma con il taxi bastano 20 minuti. Lo stadio, che fu intitolato al re del Belgio Baldovino nel 1995 (incoronato nel 1951 e scomparso nel 1993) è stato tutto coperto dopo il restauro del 1998 e può ospitare 50.122 spettatori. Costruito nel 1930 aveva un altro nome: Hysel, divenuto tristemente famoso quello sciagurato 29 maggio del 1985 in occasione della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool. Morirono a causa dei disordini provocati dai supporters inglesi 39 persone, di cui 32 italiane e si riscontrarono più di 600 feriti. Le responsabilità della “tragedia” ricaddero, oltre che sulla furia degli hooligans, sulla UEFA che aveva scelto uno stadio fatiscente, sulla polizia belga esigua nel numero, e su un servizio di pronto soccorso inesistente, nonché sulla quasi mancanza di pompieri che sarebbero stati preziosissimi durante la catastrofe del crollo della tribuna. E pensare che l’Hysel ha ospitato ben 4 finali di Coppa dei Campioni (1958, ’66, ’74 e ’85), 4 di Coppa delle Coppe (1964, ’76, ’80, ’96) e nel 1972 la finale del Campionato Europeo di Calcio tra l’URSS e la Germania Ovest. Denominato Re Baldovino, nell’estate del 2000, lo stadio ospitò le gare degli Europei di calcio che si disputarono in Olanda e Belgio. Il 14 giugno nella seconda giornata valevole per il gruppo B l’Italia sconfisse il Belgio per 2 a 0, a firmare il primo gol per gli azzurri ci pensò Francesco Totti al 6′ minuto. Stadio fortunato per “il capitano” che il 26 giugno nei quarti di finale contro la Romania segnò il gol che permise agli azzurri di qualificarsi alla semifinale “del cucchiaio” contro la favorita Olanda.
Bruxelles
La capitale belga, 2.708.766 abitanti, è considerata, per la sua posizione centrale nel continente, la capitale dell’Unione Europea. Sede, insieme a Strasburgo, del Parlamento europeo, del Consiglio europeo, della Commissione europea e quartier generale della Nato. Da Roma è collegata con numerosi voli della durata di 2 ore e 15 minuti.
Storia di Bruxelles
I primi documenti che la riguardano risalgono all’VIII secolo d.c., ma gli archeologi hanno scoperto, intorno alla metà del 1900, nel quartiere di Anderlecht, resti di ville e insediamenti romani costruiti a seguito della conquista di Giulio Cesare avvenuta intorno al 60 a.c. Dal IX secolo passò sotto il controllo dell’impero carolingio, dopo l’anno 1000 si sviluppò la redditizia industria manifatturiera che vide la Regione delle Fiandre primeggiare nella confezione di tessuti e tappeti esportati in tutta Europa. Le sue ricchezze fecero gola all’imperatore del Sacro Romano Impero Carlo V, nato a Gand nel 1500 e ivi incoronato Duca delle Fiandre nel 1519, che la scelse come una delle sue sedi ufficiali.
Per la sua posizione centrale e le sue ricche fabbriche di tessuti il Re Sole Luigi XIV di Francia l’assediò nel 1695, senza riuscire ad espugnare le sue munite difese. Nel 1713, in seguito al Trattato di Utrecht, passò agli Asburgo per essere occupata nel 1803 da Napoleone che il 18 giugno 1815, non lontano da qui, venne sconfitto nella famosissima Battaglia di Waterloo che tarpò gli ultimi sogni di gloria al famoso generale corso. Nel 1830 il Belgio divenne indipendente e Bruxelles fu lo scenario dell’incoronazione reale di Leopoldo I il 26 Giugno 1831 in quanto era divenuta capitale del nuovo regno. La città, in breve tempo, crebbe a dismisura e la popolazione passò da 80.000 a 650.000 abitanti arricchendosi di palazzi e infrastrutture modernissime. Il 21 agosto 1914 venne occupata dai tedeschi durante la loro avanzata agli albori della Prima Guerra Mondiale così come fu il 28 Maggio 1940 nella Seconda Guerra. Devastata dall’ultimo conflitto fu totalmente restaurata e ricostruita e oggi si presenta come una città moderna, ricca di grattacieli, musei, parchi e storiche birrerie che ancora producono la loro birra alla spina come nel medioevo.
Cosa vedere
In città ci sono molti musei:
MUSEO di SCIENZE NATURALI, fu istituito nel 1846 dopo la scoperta di numerosi scheletri di animali preistorici tra i quali balene, mammut e uccelli.
AUTOWORLD, museo dei veicoli a locomozione privata: sono esposti 350 esemplari di carrozze, motociclette e automobili.
MUSEO REALE DELLE BELLE ARTI, istituito nel 1806 da Napoleone Bonaparte, durante l’800 si è arricchito di oltre 20.000 dipinti. Qui gli amanti dell’arte possono ammirare i dipinti dei pittori fiamminghi, di Bosh e Bruegel, di Barth D’Eyck, il famoso quadro del francese David, dipinto nel 1793 “La morte di Marat”. Un intero settore del museo è dedicato ai pittori italiani del 400 e del 500, un altro all’arte contemporanea e una sala al grande Piter Paul Rubens che visse e lavorò in Belgio molti anni.
CENTRO BELGA DEL FUMETTO, importante testimonianza della produzione belga di fumetti, nella sala di lettura sono disponibili 30.000 fumetti tradotti in 15 lingue.
MUSEO MAGRITTE il famoso pittore belga del ‘900 è celebrato in un museo totalmente a lui dedicato, sicuramente meriterebbe una visita.
Visitare il centro di Bruxelles a piedi è molto piacevole, la città ostenta la sua eleganza lungo le gallerie reali Saint Hubert; interamente dedicate allo shopping e non solo, a numerosi e antichi Caffè nonché le prelibate cioccolaterie dove si può degustare uno dei migliori cioccolati del mondo.
Una sosta merita anche la famosa Grand Place, circondata dalle antiche case delle corporazioni, dal quattrocentesco Municipio (1405) e vicino vi è anche il Mannachen Piss. Sulla collina, circondato dai parchi e da splendidi viali che ricordano la Parigi del ‘900 c’è il Palazzo Reale, a pochi passi dalla sede del Parlamento Europeo.
Non lontano da Bruxelles, facilmente raggiungibili in breve tempo con il treno, ci sono le città di Bruges, Mechelen, Gand e Anversa, a mio avviso più autentiche della metropoli belga e ricche di storia, musei e fascino medievale, con i loro canali e i mulini a vento.
Riccardo Rizzo – Roma Club Florida
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