Ad Maiora

ROME, ITALY - SEPTEMBER 22: Artem Dovbyk of AS Roma celebrates after scored the first goal for his team during the Serie match between Roma and Udinese at Stadio Olimpico on September 22, 2024 in Rome, Italy. (Photo by Fabio Rossi/AS Roma via Getty Images)

Domenica 22 settembre è una giornata molto particolare per tutti gli appassionati tifosi giallorossi, c’è la partita è vero, ma l’atmosfera che si respira in ogni angolo di Roma è di tristezza e incredulità.
E per non farsi mancare niente, a poche ore dall’inizio del match arriva il comunicato della Società in cui si annunciano le dimissioni del CEO Lina Souloukou.

Formazioni: Juric conferma le sue idee di calcio con il 3-4-2-1, Celik dall’inizio al posto dell’infortunato Saelemaekers escludendo Koné e riproponendo Cristante e Pellegrini in mezzo al campo; l’allenatore dell’Udinese invece esclude inizialmente Lovric lanciando dal primo minuto Ekkelenkamp.

La contestazione era annunciata e la contestazione c’è stata fin dall’inizio, con i primi fischi arrivati già durante il riscaldamento dei giocatori; la Curva Sud completamente vuota fa impressione, ma tanti, tantissimi sono gli spazi vuoti in ogni settore dello stadio e nessuno striscione colora gli spalti dell’Olimpico.

Primo brivido dopo neanche due minuti con El Shaarawy che non aggancia un bel pallone in area a pochi passi da Okoye su assist di Pisilli.
Al 7’ bella palla di esterno di Angeliño per Dovbyk che gira di prima intenzione impegnando il portiere a terra.
La Roma è partita forte, sa che ha molto da farsi perdonare, ma oggi alcune fratture con il pubblico sembrano essere definitive, i fischi accompagnano costantemente Pellegrini e Cristante ad ogni tocco di pallone.

Dopo 15’ l’Udinese si affaccia in area della Roma, su un cross di Thauvin il portiere giallorosso smanaccia malamente il pallone ma Lucca non è lesto ad approfittarne.
I padroni di casa tengono un ritmo alto alla ricerca costante di conclusioni verso la porta; al 18’ recupero palla sulla trequarti di El Shaarawy, imbucata per Dovbyk che incrocia di mancino sul palo opposto del portiere friulano e segna il suo primo goal all’Olimpico.

Ancora Dovbyk al 27’ ha una buona occasione nata da una rimessa laterale e da una respinta sbagliata della difesa bianconera ma non riesce ad insaccare.

Alla mezz’ora, preceduta dal botto di un petardo, entra la Curva Sud come promesso.

36’, cross dalla destra di Mancini per Pellegrini che calcia malamente al volo sopra la traversa scatenando un’altra pioggia di fischi da parte dei tifosi.
40’: scambio in velocità Pellegrini – Dybala con conclusione di destro dell’argentino che finisce a lato, e ancora al 44’ tiro dai venti metri di El Shaarawy che non impensierisce Okoye.

Finisce il primo tempo, Roma meritatamente in vantaggio ma il pubblico non dimentica e fischia impietosamente.

Considerazioni sul primo tempo: prime avvisaglie delle idee di Juric, meno possesso palla e più ricerca della verticalizzazione, difesa che accetta l’uno contro uno (scuola Gasperini 100%). Dybala libero da compiti particolari spazia a tutto campo senza risparmiarsi. Ancora tanti (troppi) errori in fase di appoggio o disimpegno.
Udinese non pervenuta.

Inizia il secondo tempo con il primo cambio della partita, l’Udinese lascia negli spogliatoi un nervoso Lucca e inserisce l’inglese Davis.
Quello che non cambia è però il film della partita con la Roma che si riversa nuovamente nella metà campo avversaria.
Al 47’ numero di Dovbyk che recupera un pallone all’altezza della bandierina del calcio d’angolo e serve Dybala che viene atterrato in area da Bijol, calcio di rigore senza nessun dubbio. Dal dischetto il mancino di Paulo non lascia scampo ad Okoye nonostante avesse intuito l’angolo.
Il raddoppio non ferma l’inerzia dei giallorossi, al 50’ festival del non goal davanti alla porta friulana con Cristante, Dovbyk e ancora Cristante che non riescono a superare il portierone dell’Udinese.

I friulani provano a scuotersi, prima Davis con un’acrobazia da posizione molto defilata (53’) e poi Brenner con un tiro dalla distanza (56’) svegliano dal torpore gli ospiti. Un minuto dopo azione insistita dell’Udinese: Thauvin con un passaggio tagliato all’interno dell’area costringe ad una respinta affannosa la difesa giallorossa, Ekkelenkamp dopo un rimpallo si ritrova la palla al limite dell’area e tenta un tiro fulmineo ma con scarsa precisione.

Gli ospiti ci provano e Juric effettua il primo cambio inserendo Paredes al posto di Pisilli.

Al 61’ ancora Davis protagonista, recupera un pallone e si infila tra le maglie della difesa giallorossa che riesce però a contenerlo senza affanno.

Doppio cambio Udinese al 63’, Lovric e Zemura subentrano a Ekkelenkamp e Kamara.

Per qualche minuto sembra di rivivere alcuni istanti della partita con il Genoa, la Roma perde qualche riferimento e concede spazi agli avversari; al 65’ contropiede dell’Udinese che nasce dopo una bella serpentina di Dybala che viene fermato al limite dell’area avversaria, Davis smarca Brenner che lancia ancora una volta Thauvin, il francese si coordina dal limite e spara verso il sette di sinistra chiamando Svilar ad un’intervento prodigioso.

Juric capisce che bisogna rimettere a posto la squadra e al 68’ manda in campo Baldanzi al posto di Pellegrini, la reazione dello stadio nei confronti del Capitano è impietosa!!!

La Roma riprende a macinare gioco: al 70’ ancora uno scambio in velocità vede Dovbyk smarcare in area Baldanzi, il centrocampista appena entrato rimane freddo davanti al portiere e realizza il 3-0 per la Roma e soprattutto il suo primo goal in giallorosso.
La partita è ormai segnata ma la squadra di Mr. Runjaic continua comunque a correre e a provarci.
Al 73’ Thauvin ci prova con un’azione personale sulla destra ma viene contenuto ottimamente da Ndicka, subito dopo viene sostituito insieme a Kabasele per Bravo e per l’esordiente Touré.
78’: Brenner sempre dal limite dell’area colpisce malamente un pallone invitante senza impensierire Svilar
La Roma rifiata ma non perde occasione per evidenziare le sue qualità; all’82’ esterno sinistro di Paredes che invola Dovbyk davanti al portiere friulano, tocco sotto di pregevole fattura e palla in rete…tutto cancellato da una posizione di partenza iniziale in fuorigioco del giocatore ucraino che ha comunque dimostrato di avere piedi morbidissimi.

Ultimi cambi anche per Mr. Juric, entrano Soulè, Koné ed Hermoso al posto di Dybala, El Shaarawy e Cristante (fischiatissimo).

Ultimi fuochi di una partita mai in discussione, al 91’ lungo giro palla della Roma da calcio d’angolo che porta ad un cross dalla destra di Celik e tiro al volo di Angeliño dalla parte opposta che viene respinto dalla difesa.
Al 93’ azione di forza di Touré che si scrolla di dosso un paio di giocatori della Roma ma arriva stremato alla conclusione con un tiraccio dalla sinistra che finisce addirittura in fallo laterale.
Triplice fischio dell’ottimo Feliciani e prima vittoria in campionato della Roma.

I giocatori sanno che non ci saranno sconti ma si recano comunque a ringraziare la Curva Sud che continua la sua protesta in modo civile e severo, poi si alzano i cori per Daniele De Rossi.

Tre punti importanti ma l’aria continua ad essere pesante, difficile trovare tifosi giallorossi felici oggi.
Dovbyk conferma la buona impressione di Genova, un goal due assist e tanti palloni toccati per i compagni. Bene la difesa e il volume di gioco creato (16 tiri di cui 8 in porta). C’è ancora tanto ma tanto lavoro da fare a centrocampo, non appena Mr. Juric capirà come utilizzare al meglio le potenzialità di Koné le cose potrebbero migliorare.

Ora la stagione entra nel vivo, giovedì arriva all’Olimpico l’Athletic Bilbao e domenica è di nuovo tempo di serie A con il ritorno di Di Francesco e il suo Venezia a Roma.
C’è bisogno di continuità di risultati, di serenità nell’ambiente e di coerenza nella Società, tutte cose che oggi sembrano lontane anni luce dall’AS Roma.

Luca Panno – Roma Club Parma