L’Olimpico di Roma ospita la partita più importante dell’ottava giornata di campionato, sul prato verde del campo del CONI si affrontano Roma ed Inter.
Entrambe le squadre si presentano con le formazioni annunciate alla vigilia, anche la Roma dopo le parole di Juric in conferenza stampa, non presenta sorprese tra gli 11 titolari.
Continua la protesta dei tifosi giallorossi che come ampiamente anticipato, sono entrati in curva Sud con 15’ di ritardo; prima dell’inizio appare uno striscione con parole chiare: “15 minuti di assenza perchè siamo schifati da questa dirigenza”
Primo minuto e prima conclusione verso la porta di Pellegrini, imbeccato da Angeliño il Capitano spara alto sopra la traversa.
l’Inter però prende subito in mano il controllo della partita e risponde dopo pochi minuti con un tiro dal limite di Lautaro che si perde sul fondo.
Al 6’ è Thuram a mettersi in evidenza, riceve palla al limite dell’area e calcia violentemente verso la porta di Svilar, il portiere giallorosso con una grande parata in tuffo sventa il pericolo.
Ancora Pellegrini è protagonista dell’azione che lo porta a sfiorare il gol all’11’ con la complicità di Sommer, il suo cross dal fondo del campo viene controllato dal portiere nerazzurro con l’aiuto del palo.
Al 12’ l’Inter è costretta al primo cambio, Çalhanoğlu deve lasciare il campo per una contrattura, al suo posto Frattesi.
Subito dopo Mkhitaryan servito da un bel passaggio scarica una botta dalla distanza, il pallone scheggia la traversa!!!
Al 23’ colpo di testa di Ndicka su calcio d’angolo di Dybala, la sfera però finisce lontana dalla porta difesa da Sommer
L’Inter continua a manovrare con un palleggio insistito della difesa cercando di attirare la Roma verso di se per liberare gli spazi davanti per le proprie punte.
Incredibilmente al 26’ Inzaghi è obbligato ad effettuare una seconda sostituzione, questa volta è Acerbi ad avvertire un problema muscolare e a lasciare il campo per De Vrij.
La Roma con coraggio inizia a gestire meglio il pallone e ad esercitare una pressione maggiore nella metà campo interista senza tuttavia creare occasioni importanti.
Ammonizione al 35’ per Mr. Inzaghi innervosito evidentemente da alcune scelte dell’arbitro Massa.
Bella azione della Roma al 40’, Dovbyk gestisce un ottimo pallone in profondità servendo Dybala che sulla corsa innesca ancora Pellegrini; il Capitano si libera di un avversario e lascia partire un fendente sul lato sinistro di Sommer chiamandolo alla respinta laterale.
Il primo tempo si chiude con un colpo di testa di Celik su cross di Angeliño che termina a lato.
I primi 45’ ci hanno regalato una partita a tratti divertente che ha vissuto di fiammate alternate da parte delle due squadre. Koné si conferma un monumento del centrocampo, sa fare veramente di tutto.
Si confermano anche le occasioni che questa squadra spreca, su tre occasioni importanti avute almeno una si sarebbe dovuta trasformare in gol.
L’Inter invece è la stessa quadra vista fino ad ora in campionato, squadra solida ma che concede molto in difesa rispetto alla scorsa stagione.
Il secondo tempo si apre con l’ammonizione per proteste di Barella dopo un duro intervento di Bastoni su Dybala; tempo un minuto e anche Cristante finisce sul taccuino dell’arbitro per un fallo speso per rimediare ad un proprio errore a centrocampo.
Juric decide di cambiare e al 52’ inserisce Pisilli richiamando a sorpresa Koné.
Al 55’ un bel cross di Angeliño porta al colpo di testa di Celik in piena area di rigore avversaria, il pallone però viene respinto involontariamente da Dovbyk.
Palla magica di Dybala che fa passare la sfera tra quattro giocatori e serve in velocità Zalewski che però non riesce a servire bene Dovbyk e palla,in calcio d’angolo.
Niente di fatto dalla bandierina e sulla ripartenza è lo stesso Zalewski a perdere palla ed innescare un contropiede micidiale che porta al gol Lautaro, Inter in vantaggio.
Film già visto infinite volte.
La Roma sbanda e i Campioni d’Italia provano a chiudere il conto.
Celik riesce a mettere in angolo un istante prima che Di Marco possa concludere a rete indisturbato dopo un ottimo passaggio di Thuram.
67’ ammonito Darmian per un fallo su Zalewski.
La susseguente punizione vede Dybala al tiro dopo una respinta della difesa, pallone ancora in calcio d’angolo. Dalla bandierina Pellegrini trova Dovbyk che sovrasta tutti di testa ma la palla esce sfiorando il palo alla destra di Sommer.
Triplo cambio Inter al 70’: Bisseck, Dumfries e Correa prendono il posto di Bastoni, Darmian e Lautaro.
Cambio anche per la Roma, Baldanzi prende il posto di un frastornato Zalewski.
Ancora una ripartenza dell’Inter al 75’ con Dumfries che indisturbato sulla fascia sinistra impegna in tuffo Svilar.
Ci vuole ancora un’uscita bassa del portiere giallorosso per impedire il raddoppio a Thuram lanciato a rete.
Juric effettua gli ultimi tre cambi inserendo Le Fée, Soulé ed Hermoso al 79’.
83 minuto ed è ancora Svilar a negare il secondo gol all’Inter fermando ancora una volta Dumfries
Tiro senza grandi pretese all’85’ di Soulé da 30 metri che non impensierisce Sommer
La Roma si riassume nella punizione conquistata da Pellegrini al 91’ nei pressi del limite dell’area…la palla non è riuscita ad entrare in area!!!!
L’ultimo sussulto lo regala Soulé con tiro dal limite che chiama Sommer a salvare il risultato.
E mentre l’Inter torna a casa con tre punti pesantissimi, in casa giallorossa si spalancano le porte dell’inferno.
10 punti in 8 partite e una confusione che sta dilagando in ogni angolo, dalla Società ai giocatori, dal Mister ai tifosi.
La partita è finita dopo il gol di Lautaro Martinez, ma la Roma aveva già smesso di giocare quando Juric ha deciso di togliere dal campo Koné, l’unico in grado in mezzo al campo di far viaggiare la palla, di dare ordine e di provare a guardare in avanti anziché sempre indietro.
Quanto tempo dovrà passare ancora per capire che Cristante e Pellegrini insieme non vanno più bene? Entrambi scomparsi nel secondo tempo quando avrebbero dovuto dare qualcosa in più.
Ancora una volta errori individuali e disattenzioni condannano la squadra oltre i propri demeriti. L’Inter non ruba nulla, ha giocato sulle debolezze del suo avversario e ha dimostrato il divario qualitativo tra le due rose.
In casa giallorossa il tempo delle riflessioni non finisce mai, e mentre la classifica ancora regala qualche scampolo di speranza, è già tempo di pensare alla partita di giovedì in Europa League che non si può sbagliare e alla sfida di domenica prossima a Firenze.
Curiosità finale: dopo ben 24 partite la Roma non segna giocando in casa, anche questo non è un bel segnale.
Luca Panno – Roma Club Parma
Lascia una risposta