La Roma è un disastro

ROME, ITALY - AUGUST 25: Paulo Dybala of Roma reacts during the Serie match between Roma and Empoli at Stadio Olimpico on August 25, 2024 in Rome, Italy. (Photo by Image Photo Agency/Getty Images)

a cura di Gianni C. – Roma Club Parma

Dopo il pareggio di Cagliari e la buona notizia (anticipata dalla nostra redazione nella puntata di Mercato Giallorosso di martedì scorso https://shorturl.at/1YjqR) su Dybala, lo Stadio Olimpico era pronto a festeggiare la prima vittoria in casa della stagione.

Troppo bello per essere vero e soprattutto nessuno aveva fatto i conti con un Empoli mai così volenteroso “in casa nostra” e una Roma mai così non in partita come quella vista ieri.

I più cattivi hanno persino rievocato “il santone di Setubal” definendo De Rossi incapace di allenare in Serie A dopo averlo già definito incapace di gestire il caso Dybala.

Su quest’ultimo punto avevamo già spiegato che l’allenatore di Ostia non ha mai potuto farci niente e che le responsabilità di tutto il “tran tran mediatico” erano da ricercare altrove e non in casa Roma.

La stragrande maggioranza dei tifosi però ha accolto la Roma per la prima all’Olimpico nei migliori dei modi con striscioni di incitamento e cori destinati anche a Dybala per essere restato.

Anche ieri erano quasi 70.000 sugli spalti.

La partita però è stata tutt’altro che divertente: il primo tempo è parso come un incubo dalla quale ci si voleva svegliare il più presto possibile o quanto meno che il tempo scorresse velocemente per andare in fretta all’intervallo.

Fazzini è sembrato il Dybala versione giovane dell’Empoli e Gyasi l’esterno tutto campo che ci farebbe tanto comodo se la società avesse budget per investire sul mercato.

Il ghanese alla prima occasione ha gelato l’Olimpico dopo 9’ ma fortunatamente ha spedito fuori di testa.

La difesa giallorosso sull’azione era schierata come un gruppo di buoni amici al bar in attesa del caffè.

Pochi minuti dopo ancora l’Empoli si è reso protagonista con una splendida azione 3 contro 3 in cui Fazzini ha tirato in porta e la successiva deviazione di Svilar finiva sulla testa di Colombo che solo davanti alla porta di testa, spediva sulla traversa tra lo stupore generale.

Sul finire del primo tempo è arrivata la doccia gelata con una splendida azione partita dalla sinistra e conclusa da Gyasi in rete dimenticato da Angeliño e Soulé.

Roma Empoli 0 a 1 e primo tempo in archivio con la Roma non pervenuta.

La ripresa si apre con la sostituzione di Celik con Zalewski e passaggio al 3-4-2-1.

De Rossi negli spogliatoi deve aver fatto riflettere la squadra sulla necessità di avere più brillantezza e più incisività in area empolese per vincere la partita.

Dopo pochi minuti dall’avvio della ripresa nella stessa azione, prima Pellegrini con una gran bordata e poi Mancini di testa colpiscono prima la traversa e poi il palo alla sinistra di Vasquez.

Roma sfortunata e Empoli stordito dall’avvio giallorossa ma mai domo.

Paredes infatti perde un palla ingenuamente sulla pressione di Esposito a metà campo e il napoletano si invola verso l’area di rigore; l’argentino gli tira un calcione sul gioco di gambe del giocatore dell’Empoli e l’arbitro Zufferli indica giustamente il dischetto.

Dagli undici metri va Colombo che spiazza Svilar: Roma 0 Empoli 2.

De Rossi corre ai ripari togliendo Cristante (non pervenuto durante il match) e Paredes per Baldanzi e Le Feé. Fuori anche Soulè per Shomurodov.

Proprio l’uzbeko su cross di Baldanzi (bravo l’ex empolese a recuperare il pallone in pressing) trova la zuccata giusta all’80’ per riaprire la partita.

La Roma si getta in avanti per il forcing finale e Dybala al 93’ trova il secondo palo di giornata ma sulla ribattuta Shomurodov si getta sul pallone e una leggera trattenuta di Gyasi gli impedisce di calciare bene in porta. Rigore?! No.

L’arbitro Zufferli valuta correttamente e sull’Olimpico cala il triplice fischio dell’arbitro udinese oltre ai fischi di tutto lo stadio.

La Roma si raduna sotto la Sud per scusarsi ma ci sarà da impegnarsi molto per cambiare la rotta intrapresa da questa squadra a cominciare già da domenica a Torino contro la Juve.

Juventus che per la seconda giornata di fila gioca di lunedì: il riposo non è mai abbastanza.

De Rossi non ha in mano le redini della Roma e soprattutto la condizione fisica di alcuni giocatori è apparsa approssimativa. Su tutti Cristante e Paredes.

Ghisolfi al momento non ha trovato il sostituto di Bryan e i risultati si vedono. Una Roma molle nelle idee e nel fraseggio ha lasciato praterie all’Empoli dove fare ciò che voleva.

C’è da dire che entrambi gli episodi dei gol sono frutto di disattenzioni individuali ma comunque questo non giustifica la prestazione di una squadra che per l’ennesimo anno deve puntare alla zona Champions contro una squadra che lotterà per la salvezza fino all’ultima giornata come ha fatto l’anno scorso (I tifosi ricorderanno Empoli Roma all’ultima giornata).

La prestazione di Shomurodov insieme a quella di Baldanzi sono l’unica nota lieta della serata insieme alla verve di Dybala il quale avrebbe voluto suggellare la prestazione con un gol davanti al suo pubblico.

Gli altri aspetti negativi della serata provengono dalle fasce: Se Angeliño finisce a fare il terzo di difesa nella ripresa, di cross non ne arrivano più. Né Celik nel primo tempo e né Zalewski nel secondo hanno apportato pericoli dalle fasce e soprattutto palle al centro area per Dovbyk.

L’ucraino è apparso lento e soprattutto mal servito in profondità dai fantasisti giallorossi.

Il lento fraseggio non ha fatto altro che agevolare il pressing empolese almeno fino al gol del 1 a 2.

Ci vorrà ben altro contro la Juventus domenica a Torino che dal mercato estivo invece ha tratto forza, coraggio, idee e uomini nuovi: proprio quello che serviva anche a noi.

Noi tifosi saremo sempre lì a sostenere la Roma.

Forza Roma!