a cura di Gianni C. – Roma Club Parma
La Roma rincorre la Champions League e per farlo non può permettersi di gettare via punti.
I giallorossi di scena ieri sera al Franchi di Firenze hanno messo a dura prova le coronarie dei propri tifosi riuscendo a pareggiare all’ultimo secondo una partita che si stava mettendo malissimo.
D’altronde abbiamo imparato, soprattutto in questi anni, che la Roma non si arrende mai.
De Rossi si è presentato a Firenze con diverse novità rispetto all’undici iniziale visto nell’ultima di campionato; cogliendo forse anche gli stessi giocatori di sorpresa in quanto ha riproposto la difesa a tre e spostato Angeliño sulla corsia di destra.
La partita è iniziata con il piede giusto, quello di Lukaku che dopo pochi minuti ha impensierito Terracciano, ma il portiere viola ha saputo respingere.
La Fiorentina però ha pressato molto di più ed ha alzato l’intensità del match sin da subito.
Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Ranieri è stato il più bravo di tutti ad inserirsi in mezzo all’aria di rigore ed ha bucato un incolpevole Svilar.
La Roma con Aouar, altra novità di De Rossi, ha provato a pungere Terracciano che ha visto sfilare sul fondo il pallone calciato dall’algerino.
La Fiorentina invece ha macinato gioco e con Mandragora da fuori area e poi con Sottil da due passi hanno mandato, in entrambi i casi, il pallone alto.
Primo tempo veramente poco lucido per i giallorossi e la dimostrazione sta nel fatto che Mancini, ammonito dopo pochi minuti ha rischiato il secondo giallo in un intervento su Belotti da dietro.
De Rossi, sapientemente, lo ha tolto inserendo Llorente: un cambio che si rivelerà decisivo.
Negli spogliatoi il mister di Ostia ridisegna la Roma e le restituisce sicurezza e spregiudicatezza.
La ripresa però si apre come si era chiuso il primo tempo: Fiorentina ancora vicina al raddoppio con Belotti che di testa spedisce fuori.
La Roma ci prova con Cristante da fuori, servito dalla sinistra da El Shaarawy, ma il suo tiro è parato abilmente da Terracciano.
E’ la scintilla che sblocca il match per i giallorossi.
Dybala prende palla in mezzo al campo, porta il pallone per venti metri, serve Angeliño che la mette in mezzo dalla sinistra. Aouar di testa insacca dopo una deviazione.
Il pareggio dà coraggio alla Roma che ora crede nella vittoria.
Ancora Angeliño pennella un esterno sinistro che per centimetri non premia l’inserimento di Cristante a centro area.
La Fiorentina, passata la paura, si rialza e rinizia a macinare gioco: Biraghi la mette in mezzo, Belotti fa sponda di testa, ma prima aveva commesso fallo su Llorente, e Mandragora davanti a Svilar non sbaglia.
Fiorentina in vantaggio e Roma costretta ancora ad inseguire.
Poco dopo, Paredes commette un ingenuità tirando leggermente la maglia di Belotti, quest’ultimo cade platealmente davanti all’arbitro ed è calcio di rigore.
Svilar si conferma in ottima forma e para il tiro di Biraghi: si resta sul due a uno.
La Fiesole continua a cantare così come non smettono i 4.000 romanisti accorsi per sostenere la Roma.
Quando tutto sembra volgere al termine e consegnare i tre punti alla Viola, Pellegrini, entrato nella ripresa al posto di Paredes, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, crossa in mezzo: Ndicka si toglie la maschera protettiva e di testa serve un pallone d’oro per Llorente che con un destro potente toglie le ragnatele dall’angolino della porta difesa da Terracciano.
La Roma non molla e all’ultimo secondo acciuffa un pareggio inaspettato al Franchi, facendo esplodere di gioia tutti i tifosi giallorossi presenti.
Fiorentini arrabbiatissimi che hanno inveito anche a fine partita contro una Roma che non ha mai smesso di lottare e ci ha creduto fino alla fine.
Mister De Rossi ha capito che deve dar fiducia a questa creatura che sta plasmando e che i giocatori vogliono essere liberi di poter giocare con questo nuovo modulo.
Il 3-5-2 al momento non è un opzione percorribile ma tralasciando gli schemi le partite si vincono anche con la testa e con il pragmatismo. L’obiettivo, al di là delle condizioni ambientali in cui si gioca, sono sempre i tre punti e la professionalità, in tal senso, non può mai venir meno.
Giovedì ci sarà da vincere una partita in cui il Brighton tenterà il tutto per tutto per ribaltarla.
Ma la Roma non deve mollare, mai!
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