L’IMPORTANTE ERA VINCERE

La Roma esce dal Penzo con i tre punti ed è l’unica cosa che conta.

Da ieri le radio romane e le migliaia di chat organizzate ad hoc per parlare male della Roma sono inondate di messaggi contro la squadra giallorossa.

Ma alla fine l’unica cosa che resterà impressa nella memoria e nella statistica è la vittoria della Roma sul campo del Venezia; per la cronaca la “corazzata Inter” lo scorso 12 gennaio ha vinto con lo stesso punteggio e nessuno ha detto mezza parola contro i nerazzurri.

Nella settimana che precede l’andata di uno spareggio importantissimo contro il Porto in Portogallo, avere tre punti in più in classifica è un risultato ottimale sia dal punto di vista del morale che tecnico.

Ranieri in settimana ha parlato delle difficoltà in cui la Roma verte ad operare sul mercato ricordando a tutti l’accordo stretto con la Uefa, che riportiamo di seguito:

“L’AS Roma non ha soddisfatto il requisito del pareggio di bilancio previsto dal Fair Play Finanziario nella stagione 2021/22 ed ha concordato un accordo transattivo di 4 anni”. Iniziava così il comunicato dell’Uefa nel settembre 2022 sul settlement agreement a cui sarebbe stata da allora sottoposta la Roma. Da quella data, la società ha iniziato a fare i conti con diverse limitazioni e paletti, che per anni hanno stravolto le sessioni di mercato e che ancora oggi sono di stretta attualità. Il principale ostacolo è stato quello del “Transfer balance” sul costo della rosa, decaduto al termine della passata stagione. Ma quello era soltanto uno dei paletti che la società dei Friedkin doveva rispettare. “Il regime transattivo copre i cinque periodi di riferimento che terminano nel 2022, 2023, 2024, 2025 e 2026 e le cinque stagioni 2022/23, 2023/24, 2024/25, 2025/26 e 2026/27”.

Monsieur Ghisolfi ha operato sul mercato in punta di fioretto, facendo uscire 5 giocatori e portandone a Trigoria altri 5 con soli 10 milioni di euro spesi (circa).

La rosa è stata rinforzata là dove serviva anche se in attacco qualcosa in più andava fatta visto che ancora una volta, ci è voluto il miglior Dybala per realizzare l’unico gol della partita di ieri (17 rigori su 17 per l’argentino da quando è a Roma).

La partita è stata dominata dalla Roma per larghi tratti con un primo tempo in cui i giallorossi hanno avuto tre occasioni grandissime con Dovbyk (2) e Mancini.

Il Venezia ha recriminato al 13’ per un tocco di mano di Mancini in area giallorossa, ma il giocatore giallorosso era troppo vicino al giocatore veneziano al momento del tiro ed era inevitabile che il pallone colpisse la mano di Mancini: l’arbitro ha valutato attentamente coordinato dal Var.

Nella ripresa invece alla Roma è stato fischiato il più classico dei rigori per uno “step on foot” ai danni di Angeliño. Come detto in precedenza, dal dischetto Dybala ha trasformato.

Sotto una pioggia battente la Roma ha chiuso la pratica arroccandosi dietro e tentando delle timide ripartenze; il timido forcing del Venezia e il campo pesante hanno consegnato ai giallorossi i tre punti, correndo di fatti un solo pericolo all’85’ minuto in cui Mancini è stato lesto ad anticipare l’attaccante del Venezia.

Sarà una settimana impegnativa quella che sta per iniziare perché Porto e Parma non saranno due trasferte facili ma potrebbero donare alla Roma un sollievo enorme in caso di doppia vittoria, riconsegnando ai giallorossi la gloria europea e il posto in classifica in campionato che merita, vista la stagione disputata.

Tre punti in più non determineranno un piazzamento migliore in classifica ma permetteranno ai giallorossi di avvicinarsi al Bologna in attesa che i felsinei recuperino la partita con il Milan.

La Roma vista con Ranieri però non è una squadra da ottavo posto ma meriterebbe almeno due posizioni più su; il tecnico di Testaccio sta lavorando tantissimo per trovare soluzioni tattiche e soprattutto recuperare tutti i giocatori da un punto di vista mentale per portare i giallorossi in un piazzamento europeo a fine campionato.

La scelta di dare una settimana di riposo ad Hummels e Paredes dopo la sfortunata partita di Milano ne è la dimostrazione ma anche questa scelta è stata presa malissimo da una parte della tifoseria accusando i giocatori di essere dei milionari viziati.

Se i due dovessero giocare contro il Porto (ce lo auguriamo) e disputare un’ottima partita bisognerà presentare una bella lettera di scuse a Mr. Ranieri; il tecnico si è lamentato molto in settimana di questo modo di fare dei tanti tifosi e delle radio romane: “Una volta si diceva la Roma si ama e non si discute oggi invece la Roma si discute e poi si ama”.

La passione spesso ci porta a far prevaricare le nostre competenze trasformandoci di fatto in allenatori e direttori sportivi e talvolta anche presidenti “della domenica”. La realtà è un’altra, fatta di tante difficoltà che spesso non comprendiamo perché non facciamo parte di quel contesto lavorativo.

Diamo fiducia e sostegno a mister Ranieri e qualche volta facciamo silenzio perché ce n’è bisogno in questo mondo ipertecnologico.

Forza Roma!!!

Gianni C. – Roma Club Parma