MILE GIORNI DI TE E DI ME

Tante sono le incognite che hanno accompagnato la Roma nella vigilia della sfida con il Cagliari; la paura principale era che le scorie derivanti dalla brutta sconfitta di Bilbao si facessero sentire nella partita di campionato e il campo ha confermato i timori iniziali. La sosta per le Nazionali arriva per una volta al momento giusto, ci sarĂ  modo per alcuni di recuperare e per il Mister di fare alcune valutazioni con piĂą calma.

Le parole di Ranieri nella conferenza stampa “extra” sembrano aver sortito l’effetto sperato per Dovbyk, l’ucraino corre e fa a spallate con tutti cercando più volte la conclusione verso la porta avversaria; la partita però fatica a decollare, il Cagliari si difende in modo ordinato mentre la Roma non riesce ad aumentare il ritmo delle giocate affidandosi a qualche singola iniziativa.

AS Roma

La catena di destra sembra bloccata, Rensch non va in sovrapposizione, Saelemaekers rimane fermo all’altezza del centrocampo e Soulé fatica tantissimo nella gestione del pallone; Koné domina inizialmente in mezzo al campo riciclando palloni su palloni ma lentamente viene risucchiato dal gioco lento del Cagliari finendo per perdersi un po’.

In un primo tempo avaro di sussulti l’occasione più pericolosa la Roma ce l’ha al 30’ con Mancini che calcia al volo su angolo di Paredes, Deiola devia in modo fortunoso ancora in angolo.

I giallorossi calano e il Cagliari prova a rendersi pericoloso con qualche veloce ripartenza, Zortea in chiusura di primo tempo riceve in area un bel passaggio ma spreca tutto calciando di poco alto sopra la traversa. Manca imprevedibilità alla Roma, la fantasia o il cambio di campo improvviso che può aprire la difesa avversaria, manca tremendamente Paulo Dybala.

Il tecnico testaccino non effettua cambi nell’intervallo e così il secondo tempo inizia sulla scia della chiusura del primo; gli ospiti hanno ormai preso coraggio e impensieriscono in un paio di occasioni la retroguardia giallorossa; dapprima Ndicka risolve una situazione difficile in area nata dal primo calcio d’angolo della partita del Cagliari e successivamente ci vuole Svilar in formato superman per fermare la conclusione ravvicinata di Piccoli; intervento a mano aperta di puro istinto per il portiere serbo.

Ancora Piccoli alla conclusione al 59’ ma Ndicka riesce a deviare in angolo il tiro del centravanti cagliaritano, centrocampo giallorosso completamente a vuoto su palla filtrante. Terza occasione importante per il Cagliari in pochi minuti sono un segnale che sembra scuotere i padroni di casa.

Dovbyk in piena area di rigore si sposta la palla sul sinistro e a tu per tu con Caprile lascia partire un tiro impossibile destinato agli spettatori della curva Nord, il pallone sbatte sulla testa di un difensore e finisce in calcio d’angolo cambiando così il corso della partita.

Dalla bandierina Paredes scodella in area il pallone che, dopo un tentativo di testa di Mancini, carambola sulla schiena di Deiola, Dovbyk al posto giusto nel momento giusto è lesto a girare di sinistro in rete superando l’incolpevole Caprile. Roma in vantaggio e tutta la squadra che si stringe intorno al suo bomber.

Artem Dovbyk

Triplo cambio immediato per Ranieri che probabilmente dal gol inaspettato cerca la spinta finale per chiudere la partita inserendo Cristante, Dybala ed El Shaarawy; sale in cattedra invece il Dott. Mile Svilar che si oppone a ripetizione alle conclusioni avversarie.
Tiro in diagonale al 67’ di Piccoli ben parato in tuffo dal numero uno giallorosso che si ripete dopo pochi minuti su un colpo di testa ravvicinato di Mina; sembra che ci sia un conto aperto tra Piccoli e Svilar, oggi super attento e reattivo su ogni tipo di pallone.

La partita di Dybala dura purtroppo poco più di dieci minuti, un tentativo di colpo di tacco gli provoca un problema muscolare che ne consiglia la sostituzione, Pisilli al suo posto mentre gli applausi accompagnano l’uscita del Campione argentino in lacrime.

Le squadre si allungano regalando ampi spazi agli attacchi opposti senza però che nessuno riesca veramente ad approfittarne; a quattro minuti dal novantesimo si infortuna anche Rensch ma la Roma ha terminato gli slot per le sostituzioni, Saelemaekers arretra occupando la posizione del compagno mentre l’olandese si sposta un po’ più in alto cercando di aiutare in qualche modo la squadra.

I sei minuti infiniti di recupero concessi da Piccinini si segnalano solo per la solita sceneggiata di Mina che provoca continuamente gli avversari, e per un colpo di testa di Pavoletti troppo “banale” per lo Svilar di oggi. La Roma vince ancora in campionato, sesta vittoria consecutiva che porta i giallorossi a soli due punti dall’Europa League e ad appena quattro punti dal quarto posto occupato dal Bologna che ha travolto 5-0 i senza patria.

Paulo Dybala

Una Roma bruttina porta a casa il massimo della posta con il marchio di fabbrica che ha caratterizzato tante delle sue ultime partite, la vittoria con un solo gol di scarto; Dovbyk arriva a 15 reti stagionali (non poche), e poichè i gol non si contano ma si pesano, quello di oggi è un nuovo gol da tre punti come quello realizzato con il Como sempre all’Olimpico.

L’uscita dalle coppe europea concede adesso un finale di stagione inaspettato ai ragazzi di Ranieri, dopo la trasferta di Lecce (non semplice) il calendario diventa difficile ma a questo punto è giusto credere a qualsiasi cosa, i risultati di quest’ultima giornata lasciano spazio anche a sogni proibiti.

Nota di merito obbligatoria per Mile Svilar, ragazzo serio e prezioso che ancora una volta ha dimostrato il suo valore contribuendo in modo deciso alla vittoria finale; anche per la prossima stagione il portiere serbo è un punto fondamentale da cui ripartire resistendo a tutte le sirene a più zeri che da tempo cercano di ammaliare il nostro eroe.

Luca Panno – Roma Club Parma