a cura di Lorenzo Avenali – Roma Club Lupi di Londra
L’ultima partita della “regular season” 2023/24 vede la Roma in trasferta al Viola Park, contro l’ottima Fiorentina di questa stagione.
Spettacolare cornice di pubblico, con un manipolo di tifosi romanisti sugli spalti che sosterranno le proprie beniamine con passione e generosità. Per lunghi tratti si sentiranno cantare solo loro, sostenitori toscani non pervenuti per tutto il primo tempo.
Dato il buon vantaggio della Roma (+8) sulla Juve seconda, il timore è che possa venir sottovalutato l’impegno contro una Fiorentina in uno sfavillante momento di forma e che infatti è terza in campionato, insidiando il secondo posto, e che ha finora perso solo due volte: a Roma e con la Juve.
Come ha dichiarato alla vigilia il nostro Mister Spugna, “La Fiorentina sta facendo molto bene, […] ha molto equilibrio e calciatrici di livello alto soprattutto nel reparto offensivo e questo potrebbe causarci qualche problema. Sta facendo un campionato di alto livello, sta lottando per le posizioni più alte, quindi dovremo prestare grande attenzione“.
In realtà questi timori sembrano fugati dall’approccio alla partita da parte delle Campionesse d’Italia, che vanno in campo con 10/11 della squadra che ha battuto il Sassuolo martedì (solo Di Guglielmo per Bartoli, Feiersinger invece nemmeno in panchina) e partono subito fortissimo: Haavi ara la fascia sinistra affondando come una lama calda nel burro, e le malcapitate avversarie possono solo vederla passare, Giada Greggi recupera la solita mole di palloni e prova anche a tirare da fuori, Giacinti si porta via sempre almeno due avversarie, ma è soprattutto Manuela Giugliano a spaventare la difesa della Fiorentina, con una serie di conclusioni pericolose.
Il tanto temuto attacco viola, guidato dalla capocannoniera del campionato Vero Boquete, risulta non pervenuto per tutti i primi 45 minuti. Solo un affondo del numero 9 Hammarlund al 10’ serve per regalare al pubblico giallorosso un sontuoso recupero dell’immensa Linari: velocità, potenza nello sradicare il pallone dai piedi dell’avversaria, ed eleganza nel dribblarla. La numero 32 della Roma si conferma di un altro livello, sta crescendo in maniera impressionante. “Noi vogliamo undici Linari”, canta intanto il settore dei nostri tifosi, e a buona ragione.
Continua il monologo giallorosso sulla trequarti delle padrone di casa, con le nostre ragazze che “flirtano” con il gol a più riprese. Gol che finalmente arriva in chiusura primo tempo, al termine di un’azione letteralmente fotocopia di almeno un paio già viste negli ultimi dieci minuti, con Haavi che affonda a sinistra travolgendo qualsiasi tentativo di opposizione, e mette poi al centro un pallone rasoterra su cui Giugliano arriva per prima, stavolta incredibilmente dimenticata dalla difesa della Fiorentina. Manuela ha tutto il tempo di mirare e lanciare una stoccata che porta la Roma in vantaggio!
Primo tempo totalmente di marca giallorossa, che termina con un possesso di palla schiacciante e dodici tiri da parte delle Campionesse d’Italia.
Il secondo tempo comincia com’era finito il primo, con la Roma a chiudere le toscane nella loro trequarti, almeno fino al 55’: Miriam Longo, numero 7 viola, si accentra dalla fascia sinistra, entra in area e viene abbattuta da Di Guglielmo che tocca la gamba prima del pallone. Il rigore sarebbe netto, ma l’arbitro non lo vede – e ricordiamo che non c’è il VAR nella Serie A femminile.
Roma quindi graziata dalla buona sorte, ma che accusa il colpo. E anche la Fiorentina, indispettita per il torto arbitrale, trova rinnovata grinta e inizia sempre più a macinare gioco. Fortunatamente per noi, la neo-entrata Janogy spara alto da pochissimi metri davanti a Ceasar.
Pilgrim e Troelsgaard rilevano Giacinti e Giugliano, nel frattempo prima Haavi (66’) e poi Viens (72’) si procurano due splendide occasioni al termine di discese in solitaria, che purtroppo non riescono a finalizzare. Pilgrim ha ancora la chance di chiuderla al 92’, ma è troppo generosa nel cercare Troelsgaard invece di tirare in porta, e l’azione sfuma.
Arriviamo così al 94’, ultimo minuto di recupero: Vero Boquete inventa un assist al bacio per Johansdottir, che gira abilmente al volo ad un metro dalla porta; la risposta di Camelia Ceasar è una vera e propria magia, specie in quanto primo intervento dopo 90’ minuti di completa inattività. Il portiere della Roma mette in mostra le qualità che ne hanno fatta una delle migliori di Europa nel suo ruolo, e disinnesca un gol che sembrava ormai fatto. E si ripete anche un minuto dopo su Toniolo, gioiellino della Nazionale Under 23, che la chiama a rispondere sul primo palo.
Il triplice fischio fa calare il sipario sulla regular season di queste due ottime compagini, lasciando negli occhi i due spettacolari interventi dell’estremo difensore giallorosso: potremmo dire che Camelia batte la Viola!
Ora il campionato si prende un mese di pausa, e in queste settimane avranno luogo gli impegni delle Nazionali e soprattutto le doppie semifinali di Coppa Italia, che vedono la Roma contrapposta al Milan e la Fiorentina contro la Juventus.
Si riprenderà nel fine settimana del 16-17 marzo, con la “poule scudetto”: il mini-torneo tra le prime cinque classificate nella prima parte, che mantengono comunque i punti guadagnati in classifica.
Si incontreranno quindi Roma, Juventus, Fiorentina, Inter e il sorprendente Sassuolo, in due gironi di andata e ritorno (con una squadra che riposa ogni giornata). La prima in classifica sarà la nuova squadra Campione d’Italia.
Sorprendentemente fuori dai giochi per il titolo il Milan, che disputerà quindi la “poule salvezza” con Como, Sampdoria e le deludenti campane di Napoli e Pomigliano. L’ultima di questo raggruppamento viene retrocessa in B, la penultima gioca dei play-off con la seconda del campionato cadetto.
Come sempre vi salutiamo con un “Forza ragazze, daje Roma!”.
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