Galatasaray-Roma 1-6: Impero Romano in Oriente

LA ROMA TRAVOLGE LE GIALLOROSSE DI İSTANBUL NELLA SECONDA GIORNATA DI UWCL

Dopo l’amarezza per il risultato negativo dell’Allianz Stadium, ancorché fallato da gravissime sviste arbitrali, si torna a giocare in Europa. La partita di oggi vede una suggestiva trasferta verso una città meravigliosa, sorta su sette colli, che è stata Capitale di un Impero Romano, e la cui squadra giallorossa è la più forte della città: abbiamo detto “trasferta”, quindi non è Roma, ma è la magnifica İstanbul.
Per l’occasione, il Galatasaray gioca nella splendida cornice dello stadio Atatürk (che il vostro scrivente ha visitato per un concerto degli U2); l’enorme impianto è riempito solo in minima parte, ma il caldo e temuto tifo turco si fa comunque sentire, con i sostenitori delle padrone di casa che canteranno per tutto il match – come da loro bellissima tradizione.

La Roma scende in campo per togliersi dalla testa e dalle gambe le scorie della sconfitta di domenica, pesante per quanto riguarda la classifica, ma soprattutto fastidiosa per com’è maturata, con due gol lampantemente irregolari.
Per fortuna la Women’s Champions League arriva al momento giusto e presentandoci un avversario tutt’altro che ostico, alla loro prima partecipazione nelle coppe europee.

La partita, in effetti, è praticamente a senso unico. Anche commentarla è difficile, basterebbe citare una sola statistica: la Roma ha tirato QUARANTADUE volte (quand’è l’ultima volta che una delle nostre squadre ha tirato così tanto in una sola partita?), di cui quindici verso la porta.

Per larghi tratti della partita, soprattutto per mezz’ora buona del secondo tempo, si è giocato ad una porta sola. Gamze Yaman, la portiera delle turche, è sicuramente la giocatrice che ha toccato più palloni – e ha anche sfoggiato un’ottima prestazione al di là del pesante passivo subito parando anche un rigore, ma rovinandola sul finale con un errore che le è costato una rete (ma era ormai la sesta).

La Roma è scesa in campo con un solido 4-4-2: in difesa turno di riposo per Elena Linari, la coppia centrale è Minami-Cissoko, mentre le due esterne sono Thøgersen e Hanshaw (ma si rivede finalmente Aigbogun in panchina!). Solito centrocampo ben equilibrato Greggi-Kumagai-Giuliano, a queste si aggiunge Glionna che però ha compiti da attaccante sulla fascia destra, mentre davanti Viens parte da sinistra, e Giacinti fa da centroboa.

Pronti-via, e al 7’ la Roma è già avanti: angolo di Giugliano come sempre telecomandato, al centro dell’area di rigore svetta Cissoko il cui colpo di testa in perfetta coordinazione si insacca a fil di palo. 0 a 1.

Al 24’ azione prolungata della Roma, la palla arriva a sinistra ad Hanshaw che in un lampo mette al centro e qui trova Giacinti marcata con molta approssimazione; la numero 9 colpisce di testa in torsione, e la palla trova lo stesso angolino del primo gol. Raddoppio Roma!

Al 45’ la Roma ha l’occasione per chiuderla: sul tramonto del primo tempo, il 3 a 0 sarebbe la pietra tombale sulle speranze (molto flebili in realtà) di rimonta del Galatasaray. Angolo da destra, sulla bandierina va Glionna; il suo cross è perfetto sulla testa di Kumagai, che colpisce ma vede il suo tiro stoppato di mano da Karabulut.
È rigore netto. Sul dischetto, ormai a recupero iniziato, va la nostra MG10.
Tiro forte a incrociare, ma Yaman intuisce e para! Un grandissimo intervento dell’estrema stambuliota, che permette alla sua squadra di andare al riposo con sole due reti al passivo.

Il secondo tempo, però è un lungo e a tratti imbarazzante monologo giallorosso.
Le nostre ragazze hanno sempre il pallone, arrivano sempre prime sulle seconde palle, intercettano tutte le linee di passaggio delle più inesperte turche.

Così, al 54’ Emilie Haavi (entrata nell’intervallo per una Viens meno brillante del solito) riceve a sinistra da Giugliano e poi sfoggia il pezzo forte della casa: dribbling a rientrare sul destro dal vertice dell’area, e tiro secco e potente verso il secondo palo. Stavolta nulla può Yaman, è 0-3.

A questo punto manca solo la rivalsa di Giugliano, che sta giocando regalando perle (passaggi no-look, lanci filtranti con geometrie invisibili ai comuni mortali, e altre preziosità del suo repertorio) ma non vuole lasciare il campo con il fardello del rigore sbagliato. Così, al 59’ innesca sulla corsia di sinistra la solita Haavi, e poi effettua un inserimento da manuale, da far vedere nelle scuole calcio. E quando il lancio di Haavi arriva in area, lei è già penetrata dietro la linea delle difensore e anticipa con un tocco delizioso Yaman in uscita: è 0 a 4, e Manuela esulta con liberazione (e con la consueta Dybala-mask)!

Stavolta, la Roma sceglie il 75’ per la solita, evitabile, irritante sbavatura difensiva. Inspiegabile che in una partita letteralmente dominata, giocata a senso unico, riesca come sempre a farsi male da sola: Ecem Cumert viene servita a sinistra, riesce a mettere in mezzo un pallone che Troelsgaard (entrata pochi secondi prima per Giugliano) sbuccia apparecchiandolo per Andrea Stašková, una vecchia conoscenza giallorossa. La ceca, che l’anno scorso al Milan non ha mai segnato alla Roma, stavolta sola davanti a Ceasar non sbaglia. È un inutile 1 a 4, fastidioso più che doloroso.

Per fortuna ricomincia subito il tourbillon di azioni d’attacco romaniste. La più presente è Pilgrim, che si sta dannando per tornare finalmente al gol, ma non ci riesce limitandosi a qualche tiro alto e a sponde preziose per le compagne. Ma ormai è il festival del tiro, ci provano tutte – per lo più sparando alto o tra le braccia di Yaman.

All’84, sull’ennesimo angolo per la Roma, c’è un batti e ribatti in area con alla fine Troelsgaard che rovescia rimettendo la palla al centro, dove Pandini segna il terzo gol di testa della serata, ancora nello stesso angolo dei primi due. È “manita giallorossa”, ma non basta: all’88’ la neoentrata Alice Corelli trova il primo gol in carriera in Europa, con un tiro tutt’altro che irresistibile da fuori area ma che la portiera Yaman lascia entrare (un errore alla fine perdonabile, dopo la brutta serata passata).

Il risultato è così fissato sull’1 a 6 per la Roma Femminile.
Tre punti più che importantissimi, letteralmente FONDAMENTALI.
In serata, infatti, il Lione batterà il Wolfsburg in casa delle tedesche, delineando quindi la classifica del nostro Girone A come segue:

La Roma è quindi PRIMA dopo due giornate!
Ora però l’aspetta il doppio scontro contro le francesi, con la prima partita in casa il 13 novembre alle 21 (a proposito, proprio oggi l’AS Roma ha messo in vendita il PRIMO Pack di biglietti per la Roma femminile, per le restanti due partite del girone. Che aspettate, correte a comprarlo!).

Intanto, domenica torna il campionato con una sfida importante, nella quale ormai è vietato perdere punti: Roma-Milan si gioca al Tre Fontane alle 16.

FORZA RAGAZZE, DAJE ROMA!

Lorenzo Avenali – Roma Club Lupi di Londra