LA ROMA GIOCA FORSE LA SUA PEGGIOR PARTITA DI QUESTO CAMPIONATO, E TROVA I TRE PUNTI SOLO NEL RECUPERO.
Sabato 14 dicembre, ultima giornata di Serie A nel 2024; alle 15 sono scese in campo nel bell’impianto di Cercola proprio sotto l’iconico massiccio del Vesuvio. Quello che un tempo era noto come “Derby del Sole” comincia sotto una pioggia gelida e sferzante, non certo sotto i migliori auspici.
Ma poco importa la situazione climatica partenopea, perché la verità è che la Roma è rimasta negli spogliatoi dell’AOK Stadion di Wolfsburg. Le giocatrici che entrano sul rettangolo verde contro il Napoli hanno infatti ancora negli occhi sbarrati le immagini della disfatta totale di mercoledì, e le gambe molli della resa incondizionata concessa alle tedesche.
Mister Spugna lo sa, e tenta di operare un turn-over, ma le scelte sono pochissime dati gli infortuni – ancora non recupera Viens, Pilgrim ha una ricaduta, Haavi ancora con i punti, e all’ultimo perdiamo anche Di Guglielmo!
Ecco così Kresche in porta, poi Henshaw-Minami-Linari-Thøgersen come linea di difesa, Greggi-Kumagai-Giugliano in mediana, Dragoni e Glionna esterne con Giacinti al centro dell’attacco. In panchina anche le baby Galli e Ventriglia.
E sulla “linea giovane” risponde Mister Mango, con un attacco composto dalla talentuosa Sciabica ad agire dietro le punte Moretti e Jelčić – 18, 19 e 20 anni, un tridente da 57 anni!
La Roma prova ad imporsi subito, sapendo che le fatiche di coppa si faranno sentire sulla lunga distanza; già al 4’ Giugliano trova un tiro potente che -complice il terreno bagnato- impensierisce il portiere azzurro, la croata Bačić, costretta ad un intervento scomposto in due tempi. Otto minuti più tardi è sempre la numero 10 a cercare la porta con un bel tiro a giro dal limite, di poco fuori.
Il Napoli fin qui ha giocato solo per contenere la Roma, ma al 17’ pesca il jolly: Lundorf crossa dalla destra e pesca a centro area Moretti, perfetto terzo tempo della ragazza di proprietà Juve, che insacca di testa alle spalle di Kresche. Gravissimo errore difensivo di Thøgersen, che legge male il movimento dell’avversaria e si sposta lasciandole campo libero per saltare. 1 a 0 per le padrone di casa.
Roma che va quindi sotto nei primi minuti del match per la terza partita consecutiva in campionato, come venerdì scorso in casa contro il Como o la giornata precedente a Sassuolo (in entrambi i casi al 10’). Una situazione praticamente mai vista nello scorso anno, che sta diventando un preoccupante leitmotiv.
La cosa più preoccupante è che non si assista nemmeno a una reazione d’orgoglio: come detto prima, molte giocatrici sembrano spente, svuotate dai postumi della brutta serata di Champions di mercoledì scorso.
Una che invece non molla mai un centimetro e continua a correre e lottare su ogni pallone è Giada Greggi: per la centrocampista con il record di presenze in maglia giallorossa questa è forse la migliore stagione; sta inanellando una serie di prestazioni generose e di altissimo livello. È lei che al 30’ trova un tiro potente che mette in difficoltà la portiera del Napoli, complice una deviazione di Giacinti in area; sul riflesso di piede di Bačić, Giacinti prova anche la ribattuta, ma troppo centrale.
Sempre la numero 9 ha un’altra occasione ghiotta al 43’: su una punizione battuta da Glionna dal vertice destro dell’area la barriera azzurra si apre, e la palla arriva alla “Vale nazionale” che la sfiora, senza riuscire ad indirizzarla verso lo specchio della porta. Anche Giugliano un minuto dopo tira tra le braccia dell’estrema napoletana.
Ad un minuto dall’intervallo la Roma rischia la beffa: grande azione di Sciabica che entra in area con uno slalom stretto e veloce, mette letteralmente a sedere Minami e tira a botta sicura; è prodigiosa la deviazione con la punta delle dita di Kresche, che manda la palla sulla traversa.
Squadre al riposo con il Napoli in vantaggio, nemmeno troppo immeritato. La Roma fa più possesso palla, ma non sembra riuscire a pungere. Almeno però sta smettendo di piovere.
Il secondo tempo è a tratti surreale: c’è solo la Roma in campo, e si gioca praticamente soltanto sulla tre-quarti napoletana. Eppure, le Campionesse d’Italia continuano a sbattere sul muro azzurro, sull’ottima Bačić, e soprattutto sulla loro imprecisione (e stanchezza). Un tifoso caro a questa rubrica commenta la brutta Roma in campo in questa maniera estremamente calzante: “Sembra la Roma di Juric.”. Ineccepibile.
Mister Spugna prova ad intervenire: dentro Corelli, che conosce bene la piazza avendo giocato qui fino a giugno, per una spenta Kumagai. Poi Pandini per Dragoni, Aigbogun per Glionna, ma soprattutto a sostituire Thøgersen c’è l’emozionante esordio con la maglia della prima squadra della giocatrice primavera Rosanna Ventriglia, 17 anni compiuti ieri!
Nemmeno però l’espulsione della mediana statunitense del Napoli Muth per doppia ammonizione (due bruttissimi falli in meno di dieci minuti entrambi su Greggi!) sembra cambiare l’inerzia del match. E neppure il fatto che Mister Mango non faccia alcuna sostituzione delle sue giocatrici, nonostante siano rimaste in dieci, almeno fino al 95’.
La Roma continua a giocare palla, ma lo fa con una manovra lenta e prevedibile, e ad attaccare senza successo.
Solo all’87 arriva finalmente il pareggio: l’inesauribile Greggi finta il tiro da fuori e trova invece un delizioso filtrante in area proprio sui piedi di Giugliano, che si gira benissimo in un fazzoletto e piazza la palla nell’angolo basso a sinistra della portiera. Stavolta la palla entra, e finalmente pareggiamo 1 a 1!
Al 92’ Giugliano pesca in area Ventriglia; la giovanissima giallorossa lascia intravedere numeri da grande giocatrice: si gira benissimo, e con un dribbling stretto salta ben tre avversarie, per concludere di sinistro con una botta impressionante, che Bačić devia sopra la traversa.
Sull’angolo che ne deriva va alla bandierina Giugliano, il cui assist in area viene provvidenzialmente deviato da Minami nello stesso angolo basso del primo gol: è 1 a 2 per noi!
La giapponese Moeka festeggia così nel modo migliore la sua centesima presenza in maglia giallorossa in tutte le competizioni.
Non succede più nulla, per fortuna. La Roma porta a casa tre punti che potremmo definire anche poco meritati, ma sicuramente pesantissimi, specie nella giornata che vede affrontarsi la prima contro la seconda della classifica (domani alle 15:30 Fiorentina-Juventus).
Sono evidenti però i limiti di questa squadra, ormai solo lontana parente di quella schiacciassi delle scorse due stagioni. Non torniamo in questa sede su quanto raccontato già mercoledì scorso, ma è evidente la necessità che si debba investire – pesantemente e con urgenza – per migliorare e integrare questa rosa.
Va inoltre operato un lavoro anche sulla testa delle ragazze, che sembrano ormai troppo rinunciatarie.
Confidiamo in Mister Spugna e in Betty Bavagnoli, speriamo nella proprietà che operi come merita questa Roma con lo Scudetto e la Coppa Italia sul petto.
Intanto saluteremo la squadra martedì 17 alle 21:00, nell’ultimo incontro del girone di Women’s Champions League, Roma-Galatasaray. Ultimo appuntamento del 2024, anche se ormai senza più nulla in palio, ma perfetta occasione per un ultimo giro al Tre Fontane per far sentire la nostra vicinanza alla squadra (biglietti in vendita sul sito ufficiale).
FORZA RAGAZZE, DAJE ROMA!
Lorenzo Avenali – Roma Club Lupi di Londra
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