Roma-Galatasaray 3-0: chiuso il 2024 con una vittoria.

UNICA SQUADRA AD USCIRE DALLA CHAMPIONS CON NOVE PUNTI, LA ROMA REGALA UN ESORDIO DA SOGNO AD UNA GIOVANE PRIMAVERA

Dopo la brutta batosta di Wolfsburg, la Roma femminile torna al Tre Fontane per congedarsi di fronte ai suoi tifosi dalla Champions e dal 2024 calcistico.

La partita vede di fronte le due eliminate del girone A di UWCL, Roma e Galatasaray; in palio quindi non c’è praticamente nulla – se non il premio partita, pare di 50.000 € che nel calcio femminile sono una cifra interessante. Si tratta praticamente di una passarella per entrambe le compagini, che scendono in campo con l’amaro in bocca.

Va però contestualizzata la situazione del girone, e anzi dell’intera manifestazione. E’ vero che le due squadre giallorosse sono entrambe già eliminate, ma il Galatasaray (esordiente totale nelle manifestazioni europee, prima squadra turca di sempre alla fase a gironi) arriva con tutte sconfitte, e 25 gol subiti a fronte di uno solo fatto (a noi, nella nostra vittoria a İstanbul per 6 a 1).
La Roma, d’altra parte, chiuderà il girone con nove punti, esattamente come il Wolfsburg che però ci arriverà davanti per gli scontri diretti.

Attenzione, in tutta la Women’s Champions League 2024-25 soltanto la Roma verrà eliminata con un criterio oltre i punti fatti, insomma chiudendo al livello di una delle squadre top in Europa; le classifiche degli altri tre gironi sono molto più spaccate, ognuno con due squadre altissime e due squadre praticamente a zero punti (e tra questa la Juve che chiude a 3 punti dietro Bayern a 13 e Arsenal a 12).
Usciamo, sì, ma a testa alta.

Come detto, Roma-Galatasaray è una partita quasi senza storia. Lo si vede anche da un Tre Fontane poco affollato e abbastanza sottotono, complice anche la serata gelida. Il vostro scrivente invece non ci avrebbe rinunciato per nulla al mondo, visto che la società giallorossa sul Bosforo è la seconda squadra del suo cuore, dopo i tanti anni di vita a İstanbul, e infatti si è recato anche a salutare la sparuta rappresentanza dei tifosi turchi.

Date queste premesse Mister Spugna ha colto l’occasione per dare spazio a qualche seconda linea, purtroppo di “seconde linee” non ce ne sono molte, visti gli infortuni. Dentro però alcune novità, come Kresche tra i pali, Aigbogun sulla fascia mancina, Corelli titolare dal primo minuto a sinistra nel tridente d’attacco. Del resto, il nostro coach aveva dichiarato alla vigilia che non avrebbe certo forzato il recupero delle tante infortunate per questo match, quindi rivedremo (speriamo presto) nel 2025 le varie Viens, Haavi, Pilgrim, Di Guglielmo.

La partita è a senso unico, un lungo monologo romanista, con le padrone di casa sempre accampate nella metà del Galatasaray. Il possesso palla risulterà poi 71% a 29 per la Roma. Solo l’ormai cronica mancanza di precisione sottoporta impedisce la goleada.

Così, le nostre ragazze si divertono un po’ – tranne la solita Giacinti, sempre grintosissima in campo, che infatti già al terzo minuto polemizza con l’arbitra per un mancato rigore ai suoi danni.

Al 9’ siamo già 1 a 0: lancio perfetto al millimetro di capitan Giugliano per Corelli sulla sinistra dell’area di rigore, stop di petto della numero 16 e tiro al volo imparabile per Yaman.

A questo punto inizia la fiera delle occasioni da gol: al 15’ Thøgersen viene lanciata da Dragoni con un filtrante al bacio ma lo scavino sottoporta non le riesce; al 16’ Giacinti batte praticamente un rigore in movimento, ma tira alto. Al 45’ si vede finalmente il Galatsaray, con una galoppata dell’ex-Milan Andrea Stašková, il cui tiro reso insidioso da una deviazione di Minami rischia di beffare Kresche, ma per fortuna termina alto. Nel recupero del primo tempo Greggi strappa gli applausi con una discesa libera sulla fascia in cui salta le avversarie come paletti, palla al centro per Giugliano che si libera in dribbling di due difensore e calcia, trovando però la bella parata plastica di Yaman. Prima dell’intervallo (48’) c’è ancora tempo per un bel cross da sinistra di Aigbogun per Corelli, che da sola a un metro dalla porta non riesce nella deviazione di testa.

Secondo tempo, cambiano le interpreti con gli ingressi di Pandini e Henshaw ma la musica resta la stessa; è proprio l’austriaca che va al tiro già al 47’, ribattuto.
Al 61’ una sliding door: Mister Spugna richiama Kumagai e Corelli, per far entrare Troelsgaard e la giovanissima Ventriglia, che ha esordito in prima squadra sabato scorso in Napoli-Roma e che fa la sua prima apparizione in Champions League.

La partita inizia a calare di ritmo, anche se la Roma cerca ancora il gol della sicurezza con ostinazione ma sempre con poca precisione. Al 69’ un cross da sinistra di Pandini trova la deviazione prima di Giacinti e poi di Henshaw, ma Yaman si salva in qualche modo.
Al 72’ tocca a Troelsgaard con un bel diagonale su calcio d’angolo, di poco alto.
76’ ci prova anche Greggi, con un “tiro a giro” sul secondo palo che sfiora l’incrocio.

Ma è all’81’ che arriva la favola di Natale che vi vogliamo raccontare: dopo un buon tentativo di Glionna, la palla torna a Henshaw sulla sinistra; la 19 finta il cross ma poi la mette rasoterra all’indietro. Al limite dell’area c’è Rossella Ventriglia, la numero 35, che stoppa, avanza, e appena entrata nell’area piccola fulmina Yaman sul suo palo. 2 a 0.
L’esultanza di questa giovane ragazza che segna nella sua prima partita europea è incontenibile, e tutta la squadra la circonda per abbracciarla e festeggiarla. Un quadretto bellissimo.

C’è tempo ancora per una grande parata d’istinto di Yaman su Giugliano all’83’(dopo il rigore paratole all’andata), e si arriva al 93’: cross di Giugliano in area, Ventriglia tiene il pallone tra tre avversarie e serve ottimamente l’accorrente Linari, la quale insacca per il 3 a 0 definitivo.

Roma almeno per una sera sugli scudi, ma le luci sono tutte su Rossella Ventriglia. Questa promettentissima attaccante ha colpito per le sue doti tecniche e anche mentali, rimanendo così concentrata in un’occasione simile.
Vorrei quindi personalmente riassumere quanto accadutole nell’ultima settimana, anzi negli ultimi QUATTRO GIORNI:

* 13 dicembre: ha compiuto 17 anni;

* 14 dicembre: esordisce in serie A contro il Napoli, autrice di una bellissima azione con tiro in porta deviato in angolo. Dall’angolo abbiamo poi segnato il gol vittoria;

* 15 dicembre: gioca con la Primavera sempre a Napoli (beh, già che stava lì e che non era troppo stanca…), segnando una doppietta nella nostra vittoria 5 a 2;

* 17 dicembre: esordisce in Champions al 61′, segna il 2 a 0, e fa l’assist del 3 a 0.


Il giorno seguente la partita la giovane atleta romanista andrà anche a scuola…ma secondo voi, dopo la stupenda prestazione avrà preso dormito??

Bene, chiudiamo così questo 2024 che ha portato tantissime soddisfazioni alla nostra amata Magica Roma femminile: la gloriosa cavalcata Scudetto che ha ammazzato il campionato con mesi di anticipo, il cammino di quasi solo vittorie, la Coppa Italia conquistata con la finale al cardiopalma, all’ultimo rigore.

Ora è tempo di fermarsi per ricaricarsi, ritrovare le forze e soprattutto recuperare le tante giocatrici infortunate. Perché l’inizio 2025 è di quelli da brividi: il 6 gennaio ci aspetta la Supercoppa Italiana contro la Fiorentina.
Poi il campionato ricomincia con due scontri da cuori forti: il 12 gennaio al Tre Fontane arriva l’Inter, e il 19 gennaio ospitiamo la Juventus (in mezzo, il 15 gennaio, si va a Napoli per la Coppa Italia).
E nel frattempo, il calciomercato di gennaio… che speriamo sia fruttuoso.

Piccolo bilancio di fine anno personale: questa rubrica è iniziata lo scorso gennaio, e ha resistito finora. Il prezzo delle notti insonni per scrivere questi articoli è stato ampiamente ripagato dal vostro seguito. Non posso quindi che ringraziare di cuore tutti voi che leggete delle nostre meravigliose calciatrici della AS Roma Femminile.

Non mi resta quindi che augurare a voi tutti


BUON NATALE, BUON ANNO, E DAJE ROMA!

Lorenzo Avenali – Roma Club Lupi di Londra