Roma-Napoli (Coppa Italia) 2-2: Linari all’ultimo respiro evita i supplementari

LA ROMA PASSA IL TURNO DI COPPA E VA IN SEMIFINALE, MA QUANTA FATICA CONTRO QUESTO NAPOLI!

Coppa Italia “Ferrovie dello Stato” (il nome completo per la sponsorizzazione) di calcio femminile, ritorno dei quarti di finale: va in scena al Tre Fontane Roma-Napoli, dopo che l’andata aveva visto le giallorosse vincere sotto il Vesuvio con una rete di Dragoni, due settimane fa.
L’occasione è ghiotta, perché nell’altro quarto di finale di questa parte del tabellone è accaduto l’impensabile: il Sassuolo la sera prima ha eliminato l’Inter, subendo un gol nei primi minuti del match ma pareggiandolo nel recupero, e segnando (autorete dell’Inter) il gol vittoria nel secondo tempo supplementare.
Chi passa nella sfida di Roma troverà dunque le neroverdi come avversaria da battere in semifinale (nell’altro incontro di ieri la Fiorentina ha eliminato il Milan, e se la vedrà con chi prevarrà tra Juve e Lazio, con le bianconere che hanno comunque vinto l’andata a Formello per 3 a 1).

Il compito non sembra proibitivo per la squadra detentrice del Titolo: il Napoli è in crisi nera e viene da ben SETTE sconfitte consecutive, due delle quali inflitte dalla Roma stessa ed entrambe in trasferta; questo ha portato nei giorni scorsi all’esonero di Mister Salvatore Mango, e alla sua sostituzione con David Sassarini, onesto professionista con esperienze nelle categorie minori – finora solo maschili. Il cambio non ha dato subito lo scossone sperato, avendo le partenopee perso domenica scorsa il fondamentale spareggio salvezza contro la Samp, che le ha quindi ora scavalcate relegandole all’ultimo posto di Serie A.

Forte di queste considerazioni, Mister Spugna prova così a dare minutaggio a qualche seconda linea: in difesa vediamo Cissoko centrale e Aigbogun sulla sinistra, centrocampo “danese” con Troelsgaard e la nuova arrivata Kathrine Kühl, mentre nel tridente torna Giacinti dopo la sosta forzata (tra squalifica ridotta a due giornate e infortunio per il fallo da lei subito, ma che le era costato il rosso… misteri degli arbitri italiani!) con Glionna e Pandini ai lati, che si alterneranno per tutto il match scambiandosi fascia continuamente.

Si parte, ed è subito un lungo monologo romanista.
Nel primo tempo si giocherà praticamente in una metà campo sola, ma la grave colpa della squadra di casa sarà di non riuscire a finalizzare la grande mole di gioco espressa, per azzannare e chiudere subito la partita e la pratica qualificazione.
Nota positiva, la prestazione tutto sommato buona di Kühl in mezzo al campo: ha dimostrato personalità e intraprendenza, giocando bene al netto di qualche imprecisione nei passaggi.

La cronaca dal campo vede al 16’ l’atterramento di Giacinti mentre era lanciata in rete da un sapiente filtrante di Kühl; quando l’arbitro si è avvicinato con la mano in tasca il pubblico era sicuro del rosso a Slišković per fallo da “ultima giocatrice”, ma si sa, quando il fallo è su Giacinti le autrici non vengono mai punite adeguatamente, e l’arbitro ha estratto soltanto un giallo.

Al 20’ c’è praticamente l’unica azione del Napoli del primo tempo, fermata però per fuorigioco.

Torna quindi l’ormai rinomata sfortuna della Roma con i legni: al 22’ Pettenuzzo tenta di uscire in dribbling dalla sua area e perde palla, Troelsgaard si ritrova il pallone e lo schianta verso la porta ma sulla traversa. Tre minuti dopo, è una bella girata di destro di Giacinti a scheggiare lo stesso legno.
Per la cronaca, ricordiamo che con quindici pali presi in campionato (quindi non contano i due di stasera) la Roma è prima in questa simpatica classifica a livello europeo, insieme al Barcellona. Statistiche di cui vantarsi…

Al 29’ è Linari a provarci da fuori, con Beretta in facile presa.

Si va al riposo sullo 0 a 0, con la Roma che sfiora il 70% di possesso palla ma che sembra non riuscire a scrollarsi di dosso questa difficoltà nel finalizzare che ha caratterizzato la sua stagione fin qui.

Inizia la seconda frazione con il Napoli che cambia tre giocatrici, evidente l’intenzione di invertire l’inerzia del match.
La Roma riparte come nel primo tempo a giocare palla sulla tre quarti con occasionali passaggi alle esterne, che risulteranno infatti le migliori in campo. Giacinti è poco servita, anche se al 53’ si libera bene dal limite ma con la palla sul sinistro, e il tiro con il piede debole va alto.

Al 59’ va segnalata per onestà la mano di Giugliano in area, che a noi è apparsa netta: fortunatamente non sanzionata dalla terna arbitrale (nessuna protesta delle azzurre, comunque).

Intorno al 60’ Spugna inserisce forze fresche per aumentare il ritmo del gioco, e così Greggi rileva Kühl per dare più spessore in mezzo al campo, ma soprattutto vediamo l’esordio di Mia Pante (finalmente ripresasi dall’infortunio) per Pandini. Scopriamo quindi il ruolo in cui il Mister vede la nuova canadese: esterna alta di destra. Farà uno scorcio di partita interessante, mostrandosi molto dinamica.

Finalmente al 62’ finalizziamo la mole di passaggi: bella apertura a sinistra di Troelsgaard sulla corsa di Glionna che riceve, si accentra sul destro entrando in area, poi tira e segna (con la deviazione di Lundorf)! Roma-Napoli 1 a 0.

La semifinale sembra ormai già raggiunta, e forse è pensando a questo che le due centrali di difesa letteralmente si addormentano al 69’, scordandosi la svedese Andrup che scatta indisturbata, e a tu per tu con Ceasar mette facilmente in rete. Portiera giallorossa rivedibile, ma difesa imperdonabile! Siamo tornati in parità, 1 a 1, e ora il Napoli tenta l’impresa.

Al 73’ un altro bel tiro da fuori di Troelsgaard finisce di poco alto. A quel punto Mister Spugna capisce che è meglio chiuderla con una rete, e si gioca delle carte decisive. Triplo cambio nelle fila giallorosse: Dragoni per Giugliano (per impostare il gioco), Viens per Giacinti (aggiungiamo centimetri all’attacco) e finalmente dopo tanti mesi e tanti infortuni, Pilgrim per Glionna (più forza sulla sinistra del fronte d’attacco).
Ed è subito l’ala sinistra svizzera che ci prova all’81’, ma il tiro è strozzato.
Tre minuti dopo invece è Thøgersen (decisamente una delle migliori stasera) a provare il tiro una volta entrata in area, ma lo manda alto – con due giocatrici libere davanti alla porta.

Al netto degli errori, sembra che ormai la qualificazione sia avviata come da pronostico, quando vengono chiamati i 5 minuti di recupero, al 90’.

E invece, da un angolo di Banusic il pallone spiove in area dove la giovane e talentuosa Sciabica (dimenticata da Thøgersen) trova la deviazione di testa sotto la traversa, e la beffa alle illusioni romaniste: il Napoli è incredibilmente in vantaggio 2 a 1 a Roma, e i supplementari sono a soli cinque minuti di distanza.
Sembra di rivedere il film di ieri tra Inter e Sassuolo.

La Roma finalmente si scuote e cerca di evitare questa umiliazione, ci prova al 92’ Dragoni con un bel tiro da fuori, su cui Beretta è comunque pronta.

Ma è proprio all’ultimo respiro, sul filo di lana, che si concretizza l’insperato: al 95’ Troelsgaard va a battere l’ultimo angolo della partita; lo mette potente in mezzo all’area, dove chi arriva di corsa? La nostra grandissima Elena Linari, che stacca e insacca all’angolino basso.
È 2 a 2, è finita, la Roma è passata!! Il Tre Fontane esulta come per una vittoria!

Alla fine, si è ottenuta la tanto agognata qualificazione, ma questa squadra ha fatto troppa fatica contro un Napoli almeno sulla carta molto meno forte.

Ora testa nuovamente al campionato: sabato 1° febbraio (ore 15:45) al Tre Fontane arriva la Samp, come detto in un momento di crisi.
La Coppa Italia invece tornerà nei fine settimana 15-16 febbraio e 15-16 marzo, appunto con le sfide di andata e ritorno delle semifinali tra Roma e Sassuolo.


FORZA RAGAZZE, DAJE ROMA! 

Lorenzo Avenali – Lupi di Londra