Roma-Genoa 3-1: Dybala e El Shaarawy trascinano i giallorossi, Pellegrini sotto esame

ROME, ITALY - JANUARY 12: Paulo Dybala of AS Roma celebrates after scoring the team's first goal during the Coppa Italia match between AS Roma and Genoa CFC at Stadio Olimpico on January 12, 2023 in Rome, Italy. (Photo by Luciano Rossi/AS Roma via Getty Images)

Prima partita della 21ª giornata di campionato: Roma e Genoa si ritrovano dopo la partita di andata e con tanti cambiamenti rispetto a cinque mesi fa.
Formazione confermata in casa Roma, mentre Vieira decide a sorpresa di lanciare dal primo minuto il giovane Masini, al debutto in prima squadra.

I padroni di casa partono forte, gestendo a lungo il pallone, svariando da una fascia all’altra e chiamando in causa tutti i suoi effettivi. Il Genoa aspetta, mantenendo comunque una linea alta e cercando il momento giusto per ripartire in velocità.

Punizione per la Roma all’8′ da 25 metri: la distanza sembra proibitiva per il mancino di Dybala, ma la sua parabola è così perfetta che centra in pieno l’incrocio dei pali alla sinistra di Leali. Undicesimo legno per i giallorossi in campionato.

La partita è vivace, ma serve un episodio per farla esplodere.

Dybala riceve palla nel cerchio di centrocampo, controllo di destro e apertura di punta esterna sulla sinistra per Mancini, che si appoggia sul solito Saelemakers. Cross perfetto a scavalcare tutta la difesa genoana e palla che arriva sul mancino di Pellegrini. Respinta miracolosa di Leali, ma sulla ribattuta è lesto Dovbyk a gonfiare la rete. Al 24′, 1-0 per la Roma e 11° gol stagionale per il bomber ucraino.

Cambio obbligato per il Genoa al 29′, quando Bani è costretto a lasciare il campo per problemi muscolari. Al suo posto Vieira manda in campo Sabelli.

Sembra il preludio per una partita in discesa per la Roma, e invece a sorpresa arriva il pareggio rossoblù dopo pochi minuti. Calcio d’angolo di Miretti che trova il debuttante Masini pronto all’appuntamento con la storia. Da sottolineare, purtroppo, la disattenzione di Pellegrini, che si lascia anticipare con troppa facilità dal numero 73.

Primo tempo che si chiude con un’altra punizione dalla distanza di Paredes, ma senza troppe ambizioni. Roma un po’ contratta e con fatica a centrocampo; Pellegrini non si è quasi visto e anche Koné non è riuscito a dare la giusta spinta alla squadra.

Ripresa che si apre con l’ingresso in campo di El Shaarawy al posto del capitano, uscito dolorante dopo uno scontro subito nel primo tempo. Non sappiamo se sia questa la motivazione, resta il fatto che ancora una volta la sua prestazione è stata veramente incolore.

Ritmi più lenti che vengono scossi da un incredibile fallo di mano non rilevato né dall’arbitro né, soprattutto, dalla sala VAR. I replay mostrano chiaramente ciò che si era visto anche in presa diretta, ma Zufferli non viene richiamato al monitor. I fischi dello stadio sono assordanti, ma la squadra non si disunisce e continua a giocare. Angeliño va via sulla sinistra e serve Dybala in area di rigore. Appoggio per El Shaarawy che, dal limite, lascia partire un destro a giro che si infila alle spalle di Leali. 2-1 e grande gioia per il giocatore romanista che festeggia nel migliore dei modi la sua 300ª partita con la maglia giallorossa.

Al 72′ si ripete la stessa scena: l’arbitro non concede un altro rigore per fallo su El Shaarawy. L’azione continua con la Roma che recupera palla in difesa. Il pubblico fischia mentre Paredes innesca Koné, che per la prima volta decide di fare il Koné e si porta a spasso tutta la retroguardia avversaria, arrivando sul fondo. Cross in mezzo all’area respinto malamente, su cui si avventa Dybala, che tra un rimpallo e l’altro riesce a depositare il pallone in rete (le statistiche alla fine diranno autogol di Leali).

Ranieri approfitta del doppio vantaggio per dare subito respiro e nuova linfa alla squadra: dentro Çelik e Pisilli per Saelemakers e Hummels.

La Roma è finalmente sciolta e gioca con leggerezza, mettendo in mostra la qualità e i piedi dei suoi uomini migliori, deliziando il pubblico. Grandi applausi per l’uscita di Dybala: dopo l’opaca partita di Bologna, l’argentino ha nuovamente dato spettacolo per 83 minuti.

Finisce 3-1 la sfida dell’Olimpico. Gli ultimi minuti hanno regalato ancora qualche bella azione che ha portato la Roma alla conclusione più volte. Tre punti importanti per i ragazzi di Ranieri, che portano la striscia di risultati positivi a sei partite senza sconfitte. Il Genoa targato Vieira non aveva mai perso in trasferta e anche questo dato va sottolineato per dare ulteriore importanza alla vittoria.

Diverse le indicazioni che questa partita può dare, due su tutte: ancora una grande prestazione di Angeliño, che da quando è stato restituito al suo ruolo naturale ha dimostrato una continuità di rendimento incredibile, una spinta costante sulla fascia e tanti bei cross per i compagni. La seconda indicazione è una nota stonata, ma non nuova, e si chiama Lorenzo Pellegrini: dispiace dirlo nuovamente, ma la squadra ha due velocità diverse con o senza di lui in campo. Lo stesso Koné ha avuto un rendimento molto diverso dopo l’uscita del capitano, recuperando più palloni e trovando più spazio in avanti.

Mr. Ranieri ha meglio di tutti noi il polso della situazione. L’impressione, però, è che non si possa giocare sempre un tempo con un uomo in meno.
Il tempo per riflettere non è molto, mentre è già il momento di rimettersi in viaggio con una doppia trasferta tra Europa League e campionato. Chissà se finalmente è arrivato il momento di ritrovare i tre punti anche lontano dalle mura amiche.

FORZA ROMA!

Luca Panno – Roma Club Parma