L’attesa spasmodica per il big match dell’Olimpico viene attutita alla lettura delle formazioni; mentre in casa Napoli le scelte sono tutte confermate, Mr. Ranieri decide ancora una volta di ribaltare i cliché e presenta a sorpresa Dybala, Saelemakers, Dovbyk, Paredes, Hummels e Pellegrini…in panchina. Per la prima volta nella stagione Soulé e Shomurodov titolari, Cristante a fare da raccordo tra difesa e centrocampo.
Primo tempo che ha visto il Napoli dominare dal punto di vista del possesso palla anche senza spingere più di tanto; la Roma ha provato a mettere in difficoltà la capolista con qualche contropiede e cercando di sfruttare le palle da fermo. Al 20’ Soulé al limite dell’area anziché servire El Shaarawy liberissimo sulla sinistra cerca un’improbabile tiro a giro che viene respinto dalla difesa; l’argentino ha ancora una buona occasione al 27’ ma la conclusione da buona posizione è da dimenticare.
Il Napoli che fino a quel momento si era fatto vivo solo con un tiro del solito McTominay va in vantaggio alla mezz’ora con un gol “buffo” e che ancora una volta evidenzia le disattenzione della difesa romanista; lungo lancio dalle retrovie di Jesus per Spinazzola, Mancini guarda la palla che lo scavalca mentre la linea del fuorigioco è posizionata male, Svilar sbaglia l’uscita e l’ex giallorosso che non segnava da tempi immemori realizza la rete dello 0-1 con un preciso pallonetto. Non solo gol dell’ex ma anche assist dell’ex!!!
La reazione della Roma è tutta nella conclusione di testa di Ndicka al 45’ che impegna Meret in una respinta a terra importante, per il resto si è vista forse tanta buona volontà ma pochissima qualità nelle giocate dei suoi interpreti.
Una squadra che entra in campo timorosa difficilmente viene aiutata dalla fortuna; succede così che dopo pochi minuti del secondo tempo la Roma è obbligata ad un doppio cambio per gli infortuni di El Shaarawy e Koné, al loro posto Saelemakers e Paredes. Ranieri decide che forse vale la pena provarci poiché il Napoli concede l’iniziativa ai giallorossi e al 63’ inserisce anche Dovbyk per un fischiatissimo Cristante.
Come per magia il baricentro si alza di 20 metri, la Roma pressa e spinge anche se fatica a creare vere occasioni da gol; Paredes ci prova con una punizione dai 30 metri ma la palla sbatte sul palo esterno alla sinistra di Meret. Ci vuole qualcuno che accenda la lampada magica e così Ranieri regala a Dybala gli ultimi 10’ di partita togliendo Shomurodov.
Roma che si sbilancia lasciando ovvi spazi al contropiede del Napoli, ma gli uomini di Conte stasera non hanno mai dato l’impressione di essere la capolista ammirata in altre occasioni, una squadra che ha una media di 12 tiri a partita chiuderà la serata con appena 5 tiri di cui solo 2 in porta.
E mentre iniziano a scorrere i titoli di coda ecco che il coraggio viene premiato con un nuovo bellissimo gol di Angeliño; Saelemakers scambia sulla destra con Soulé lasciando partire uno splendido cross per la parte opposta, l’inesauribile motorino spagnolo si fa trovare puntuale all’appuntamento con la gioia e calcia al volo il pallone con un mancino degno del miglior Roberto Carlos, palla a filo d’erba che si insacca in diagonale nella rete napoletana lasciando immobile Meret.
Pareggio meritato per quanto fatto vedere nel secondo tempo anzi, probabilmente se ci fossero stati altri 10’ ci poteva scappare il colpaccio perchè il Napoli era veramente sulle gambe. A livello personale però resta il rammarico di non essersi giocati fin dall’inizio questa partita, la formazione iniziale non trova giustificazioni comprensibili e credo che tutti siamo rimasti molto spiazzati dalle scelte di Ranieri.
Da tempo diciamo che diversi giocatori hanno bisogno di rifiatare ma credo non fosse questa la partita giusta in cui inserire dal primo minuto Soulé, Shomurodov e contemporaneamente Cristante; sei titolari in panchina contro la prima in classifica sono anche un brutto segnale per i giocatori che scendono in campo, quasi un segno di resa perchè la testa è tutta sulla partita di mercoledì sera.
Si dirà che alla fine le scelte sono state giuste, che questo era il piano gara e che più di così non si poteva fare; sarà, ma preferisco perdere e giocarmela per 95’ anziché avere il pensiero o il rimpianto che si poteva fare di più. Neanche a farlo apposta proprio a Milano con il Milan era successa una cosa analoga e adesso tra tre giorni arriverà il verdetto finale, perché quando decidi di fare all-in su una sola partita il rischio di fallire è sempre molto alto.
Nota a margine: le scelte obbligate sono anche frutto di una campagna acquisti estiva pessima e di una invernale vergognosa dove si sono ceduti giocatori senza sostituirli.
Forza Roma Sempre!!!
Luca Panno – Roma Club Parma
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